Oltre la prosa, versi e poesie

Molto simpatico ed ironico nel suo modo di fare Roberto Benigni che però ha trasmesso cos'è la poesia: Non è altro che felicità,tristezza,euforia,emozione,rabbia,calma,non è altro che vecchio e nuovo,non è altro che amore ed odio.
Mi è piaciuto molto questo video soprattutto per il contenuto che ha voluto evidenziare;i poeti vedono,non guardano,a volte ci mettono mesi altre volte giorni per comporre;i poeti devono trasmettere felicità essendo felici e tristezza essendo felici sempre. Il mondo soffre e noi non dobbiamo avere paura di farlo insieme a lui. Bè non credo ci siano migliori parole delle sue.
Per scrivere e innamorarsi della poesia,secondo me,ci vuole oltre che passione,tanta semplicità.
Buona serata a tutti!

"cos'è la poesia? èl'espressione calda, immediata dell'animo del poeta."
(appunto di mia madre sopra al libro dei promessi sposi)

Disinfinito Cinque ha scritto:

"cos'è la poesia? èl'espressione calda, immediata dell'animo del poeta."
(appunto di mia madre sopra al libro dei promessi sposi)

*_* un altro come me che scopre chicche simili tra gli appunti scolastici di un genitore risalenti a vite fa!


Comunque, tanto per restare IT, secondo me non c'è una definizione precisa per poesia. Poesia può anche non essere un testo scritto. Per esempio a me è capitato di cercare poesia in un posto divorato dal disincanto, usando una macchina fotografica. Può essere luce o buio. Può essere tutto e al contempo è soggettiva, e non sempre facile da riconoscere.


Citazioni preferite di Benigni:

non scrivete subito poesie d'amore, che sono le più difficili, aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni.

Cos'è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu...

E se non avete i mezzi non vi preoccupate... tanto per fare poesie una sola cosa è necessaria... tutto.

è da distesi che si vede il cielo...

Secondo me, se non esisterebbe la poesia non riusciremo ad esprimere il nostro ego più interno... tutti passiamo per la poesia prima o poi, ne abbiamo bisogno, perchè è l'unica dimensione che riesce veramente a tirare fuori i veri sentimenti e le lacrime anche con sole due parole.
è un'arte, forse anche l'arte più bella e nobile di tutte...

phos. ha scritto:

Disinfinito Cinque ha scritto:

"cos'è la poesia? èl'espressione calda, immediata dell'animo del poeta."
(appunto di mia madre sopra al libro dei promessi sposi)

*_* un altro come me che scopre chicche simili tra gli appunti scolastici di un genitore risalenti a vite fa!


Comunque, tanto per restare IT, secondo me non c'è una definizione precisa per poesia. Poesia può anche non essere un testo scritto. Per esempio a me è capitato di cercare poesia in un posto divorato dal disincanto, usando una macchina fotografica. Può essere luce o buio. Può essere tutto e al contempo è soggettiva, e non sempre facile da riconoscere.


Citazioni preferite di Benigni:

non scrivete subito poesie d'amore, che sono le più difficili, aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni.

Cos'è la poesia, non chiedermelo più, guardati nello specchio, la poesia sei tu...

E se non avete i mezzi non vi preoccupate... tanto per fare poesie una sola cosa è necessaria... tutto.

è da distesi che si vede il cielo...

concordo, la poesia è tutto cioò che tocca le nostre personali corde dell'anima...è qualcosa che va oltre al semplice "che bello!"

in questi giorni mi è sorta una domanda: la poesia è sopratutto spontaneità oppure c'è dietro anche molto studio???

Per me la poesia è bellezza, pura bellezza...non conta se si parli del più atroce dei delitti o del sentimento più soave; una poesia deve prima di tutto portare il lettore a viaggiare attraverso i versi, essere bella e gradevole anche nella sua malinconia..persino se è macabra

Nuanda ha ragione, sotto la luce della poesia anche il dolore sembra bello e ha qualcosa da insegnarti.
Ho sempre pensato che la poesia è l'essenza dell'animo di colui che scrive. E' intuito e preziosità e meraviglia e profondità: una sola cosa ci vuole. Tutto.
Poesia è anche metrica. Ricerca delle parole,ritmo, poesia è musica. E' anche figure retoriche.
Poesia è ardua.

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Demetra, sembra che dal tuo ultimo post tu voglia dire a Disinfinito che la poesia è anche studio. E' così?

Credo che tutto ciò che dal cuore proviene è un concentrato di sentimento e di impegno (di studio), la poesia ne è un perfetto esempio.
Il verso libero è stupendo, ma occhio ad ignorare troppo spesso e volentieri la metrica.

Secondo me la vera poesia è proprio il verso libero, così, come esce dalla testa e dal cuore...

Riflesso ha scritto:

Secondo me la vera poesia è proprio il verso libero, così, come esce dalla testa e dal cuore...

Cosa distinguerebbe la poesia dalla prosa a questo punto? La lunghezza, gli enjambement? Non so, domando.

Demetra in Cenere ha scritto:

Riflesso ha scritto:

Secondo me la vera poesia è proprio il verso libero, così, come esce dalla testa e dal cuore...

Cosa distinguerebbe la poesia dalla prosa a questo punto? La lunghezza, gli enjambement? Non so, domando.

La poesia è esterna a definizioni, può essere libera o in metrica, non fa nulla..alla fine lo capisci se qualcosa è una poesia o altro, lo senti a pelle. Ritmo ed enumerazione sono concetti che vengono con l'evoluzione del poeta stesso..la costrizione sarebbe controproducente. Le parole inoltre hanno un ventaglio di sensi molto più ampio che nella prosa (in cui è il senso generale ad avere una serie di significati).

per me personalmente all'inizio una poesia esce spontanea, poi sono spinto a lavorarci sopra per migliorarla...

Nuanda ha scritto:

Demetra in Cenere ha scritto:

Riflesso ha scritto:

Secondo me la vera poesia è proprio il verso libero, così, come esce dalla testa e dal cuore...

Cosa distinguerebbe la poesia dalla prosa a questo punto? La lunghezza, gli enjambement? Non so, domando.

La poesia è esterna a definizioni, può essere libera o in metrica, non fa nulla..alla fine lo capisci se qualcosa è una poesia o altro, lo senti a pelle. Ritmo ed enumerazione sono concetti che vengono con l'evoluzione del poeta stesso..la costrizione sarebbe controproducente. Le parole inoltre hanno un ventaglio di sensi molto più ampio che nella prosa (in cui è il senso generale ad avere una serie di significati).

Ancora non ne sono convinta. So che è difficile concretizzare il concetto di poesia, visto che nella storia ha assunto diverse forme.
Premesso che io non sono un poeta (anche se a volte dalla penna mi sfugge qualche tentativo), ma sentire a pelle non mi basta. Se non cerco ritmo, allora perché non scrivo in prosa? E la prosa, come la poesia, può assumere diverse sfumature d'interpretazione, può avere diversi significati. Allora cosa distingue la poesia dalla prosa poetica e la prosa poetica dalla prosa? La stesura in versi? ...Allora potemmo dire che la poesia presta più attenzione alla forma che al contenuto.
Ora, il suddetto ragionamento si regge con le stampelle, ciò che davvero distingue la poesia dalla prosa è il metro, lo è sempre stato. A parer mio. Voi che ne pensate?

è abbastanza difficile definire chiaramente la poesia, però il poeta non è così vincolato nel raccontare un qualcosa di coerente ed è più libero di seguire il flusso dei suoi pensieri..

Nuanda ha scritto:

Demetra in Cenere ha scritto:

Riflesso ha scritto:

Secondo me la vera poesia è proprio il verso libero, così, come esce dalla testa e dal cuore...

Cosa distinguerebbe la poesia dalla prosa a questo punto? La lunghezza, gli enjambement? Non so, domando.

La poesia è esterna a definizioni, può essere libera o in metrica, non fa nulla..alla fine lo capisci se qualcosa è una poesia o altro, lo senti a pelle. Ritmo ed enumerazione sono concetti che vengono con l'evoluzione del poeta stesso..la costrizione sarebbe controproducente. Le parole inoltre hanno un ventaglio di sensi molto più ampio che nella prosa (in cui è il senso generale ad avere una serie di significati).

Esatto. Secondo me la poesia è come viene. Nel senso che potrebbe essere in metrica come potrebbe non esserlo, purchè sia spontanea, e, in qualche modo, vera. Purchè sia poesia, al tatto, al gusto, alla vista, se lo è la si riconosce.

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Io non sono una poetessa, ma non sono convinta di questa vostra posizione. Credo che anche inconsapevolmente chi fa poesia segua delle regole. Che ne pensate?

Poesia non è interamente come viene , la componente della metrica è posta alle fondamenta, altrimenti qualsiasi vomito di parole (cit) potrebbe essere una poesia.
Benigni nel video non ne ha fatto parola, ma conoscere le regole -poi magari, se il talento lo permette, infrangerle. Ma prima conoscerle- è importante.
Tuttavia credo che, nel cammino per diventare poeta, si debba pppeffozzadicose passare per la non-metrica sapendo che da essa ci si dovrà prima o poi scostare.

Demetra in Cenere ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Io non sono una poetessa, ma non sono convinta di questa vostra posizione. Credo che anche inconsapevolmente chi fa poesia segua delle regole. Che ne pensate?

Poesia non è interamente come viene , la componente della metrica è posta alle fondamenta, altrimenti qualsiasi vomito di parole (cit) potrebbe essere una poesia.
Benigni nel video non ne ha fatto parola, ma conoscere le regole -poi magari, se il talento lo permette, infrangerle. Ma prima conoscerle- è importante.
Tuttavia credo che, nel cammino per diventare poeta, si debba pppeffozzadicose passare per la non-metrica sapendo che da essa ci si dovrà prima o poi scostare.

Voi vedete il 'come viene' come un 'slegato da ogni metrica'? Non necessariamente è così

phos. ha scritto:

Demetra in Cenere ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Io non sono una poetessa, ma non sono convinta di questa vostra posizione. Credo che anche inconsapevolmente chi fa poesia segua delle regole. Che ne pensate?

Poesia non è interamente come viene , la componente della metrica è posta alle fondamenta, altrimenti qualsiasi vomito di parole (cit) potrebbe essere una poesia.
Benigni nel video non ne ha fatto parola, ma conoscere le regole -poi magari, se il talento lo permette, infrangerle. Ma prima conoscerle- è importante.
Tuttavia credo che, nel cammino per diventare poeta, si debba pppeffozzadicose passare per la non-metrica sapendo che da essa ci si dovrà prima o poi scostare.

Voi vedete il 'come viene' come un 'slegato da ogni metrica'? Non necessariamente è così

Aggiungerei che non è mai così, visto che anche il verso libero fa parte della metrica.

(si, mi sto inserendo un po' dappertutto..^^"..spero di non essere di troppo)
concordo sul fatto che non si possa dare una definizione esatta di poesia..credo che sia abbastanza soggettiva, specie in chi prova a scriverla..
personalmente ritengo che debba essere principalmente spontanea ed espressione di pensieri e sentimenti realmente sentiti dall'autore..ciò non significa, però, che sia scritte "come viene"..ritengo che anche nella scrittura più libera ci siano delle regole..non parlo di rispettare strettamente forme e schemi metrici, ma ci sono alcune regole, magari di scelta delle parole e della loro distribuzione o anche della lunghezza di versi e strofe che si seguono, all'inizio inconsciamente, dietro al pensiero "mi è venuta così"...quando poi ci si accorge di queste regole formali si cerca di seguirle un minimo, prima come esperimento, poi magari si scopre che una poesia secondo le regole risulta più piacevole, oppure si approda all'effetto contrario, ovvero il recupero della forma libera, ma anche in questo caso c'è l'influenza delle regole..
ok, forse ho fatto un discorso un po' contorto e privo di senso..cmq intendo dire che la poesia, per quanto spontanea ecc, non è un "vomito di parole con qualche rima su un pezzo di carta" ma, consciamente o inconsciamente, è strutturata secondo varie regole e secondo me, più si capiscono queste regole più i componimenti futuri risultano belli e ben fatti..

Irish22 ha scritto:

(si, mi sto inserendo un po' dappertutto..^^"..spero di non essere di troppo)
concordo sul fatto che non si possa dare una definizione esatta di poesia..credo che sia abbastanza soggettiva, specie in chi prova a scriverla..
personalmente ritengo che debba essere principalmente spontanea ed espressione di pensieri e sentimenti realmente sentiti dall'autore..ciò non significa, però, che sia scritte "come viene"..ritengo che anche nella scrittura più libera ci siano delle regole..non parlo di rispettare strettamente forme e schemi metrici, ma ci sono alcune regole, magari di scelta delle parole e della loro distribuzione o anche della lunghezza di versi e strofe che si seguono, all'inizio inconsciamente, dietro al pensiero "mi è venuta così"...quando poi ci si accorge di queste regole formali si cerca di seguirle un minimo, prima come esperimento, poi magari si scopre che una poesia secondo le regole risulta più piacevole, oppure si approda all'effetto contrario, ovvero il recupero della forma libera, ma anche in questo caso c'è l'influenza delle regole..
ok, forse ho fatto un discorso un po' contorto e privo di senso..cmq intendo dire che la poesia, per quanto spontanea ecc, non è un "vomito di parole con qualche rima su un pezzo di carta" ma, consciamente o inconsciamente, è strutturata secondo varie regole e secondo me, più si capiscono queste regole più i componimenti futuri risultano belli e ben fatti..

non sei di troppo, più partecipi e meglio è u.u

comunque secondo me la poesia deve essere in qualche modo spontanea, ma nel senso che deve ispirarsi a qualcosa che uno sente davvero dentro, non si può scrivere una poesia su un'emozione che è ormai secca dentro di noi ò.ò poi sono convinta che una poesia debba stare dentro ad uno schema che ci permetta di distinguerla dalla prosa, dal punto di vista della struttura, dico. Poi io potrei leggere un racconto in prosa e pensare: "questo racconto è pura poesia :3" sembra un paradosso, vero? XD