Aspettando Alberobello: il diario di bordo

Caro diario, quando avevo tre anni non avrei mai pensato di diventare un finalista di Scrivoanchio 2013... Chi l'avrebbe detto! (ahahah). A volte, sai, è difficile accettare certe cose per vere, inizialmente neanche io ci credevo, eppure... Si sta realizzando per me qualcosa davvero importante... speciale...

caro diario,
ho sperato fino all'ultima settimana di essere finalista, poi non so come mai improvvisamente sono diventata pessimista, dicendo "tanto non prenderanno mai me, ce ne sono di migliori"...e invece eccomi qua...a confrontarmi con altri finalisti come me, a vivere un'esperienza di crescita, che si aggiunge a tutte le cose positive capitatemi in questi primi mesi di un 2013 assai fortunato
oggi...dopo i primi giorni di euforia, come un palloncino che ha volato in cielo a lungo, sto incominciando a sgonfiarmi e a ritornare con i piedi per terra, tentando di poter rivivere la quotidianità, senza un'ossessione continua per la classifica.

Diario,
Quante emozioni questo concorso. Apprensione pre-classifica, gioia post-classifica. E alcune che non so nemmeno che nome abbiano, ma le ho provate, ed erano intense, ed erano gratificanti.
Il mio nome su quella lista, il mio nickname sul cartellino tenuto in mano da quell'uomo con la sciarpa, e i complimenti di quella donna al suo fianco. È stata euforia, eterea euforia.
Devo ringraziare quei personaggi che di notte mi hanno confidato e ispirato la loro storia, e che mi hanno dato la capacità di scriverla sul foglio. Grazie.

sabato 30 marzo 2013

Caro diario,

il 20 marzo 2013, precisamente alle 14.30 è arrivata la fatidica notizia. Da qui è cominciato un ulteriore passo della mia avventura in Scrivoanchio. Questo è il terzo anno che sono presente in questo concorso, e quest’anno, stento ancora a crederci, faccio parte dei finalisti. Non posso ancora crederci, e il solo pensarci mi scorrere un brivido lungo la schiena. Ad essere sincera, non mi aspettavo di essere in quei venti. Ricordo benissimo la notte prima della proclamazione, non facevo che sognare la classifica, e il mio non essere presente in questa, poi la mattina dalle 9 in punto sono stata sintonizzata, ad ascoltare il nome di quei ragazzi che sono i finalisti. Ricordo l’emozione e la gioia per i miei colleghi, e l’ansia che avevo nel ricaricare la pagina quando la lunghissima mezzora passava. Poi, come ho già detto prima, alle 14.30 è arrivato il mio momento, non appena Mino ha detto il mio nome ho cominciato a urlare dalla gioia, non potevo crederci, non poteva essere vero, non potevo essere io ad aver vinto, ma è stata la realtà, la realtà che, in questo caso, è stata migliore dei miei sogni. E quando Feldia, alla fine del video, ha citato la frase “A volte i sogni si avverano” tratta dal mio racconto, ho pensato a quanto veritiera fosse questa frase, a volte i sogni si avverano, e il mio sogno, quello di essere una finalista di Scrivoachio, si è avverato. E poi, dopo che l’ora era passata e l’ansia si era acquietata grazie alla certezza di essere una finalista (anche se ancora adesso non ci credo), ero sintonizzata sul forum, a vedere chi sarebbe stato il prossimo finalista, e per sapere chi avrebbe condiviso con noi quella che sarà una splendida, meravigliosa e fantastica avventura.
Adesso non mi resta che attendere il 15 luglio, e già pendo al conto alla rovescia che tutti noi faremo, quando cominceremo a scrivere “Tra dieci giorni comincia la nostra avventura”, e immagino già da ora l’emozione che avremo il 14 luglio, e posso solo immaginare quanto sarà meraviglioso stare assieme a quei venti ragazzi che, come me, hanno coronato il loro sogno.
Sono felice di essere una finalista, perché grazie a questo stage imparerò moltissime cose sulla mia passione più grande ma anche perché conoscerò delle persone meravigliose, che adesso sto conoscendo solo dietro un computer.
Cosa altro posso aggiungere, caro diario, se non che sono felicissima?

Non mi resta che concludere questa pagina con una frase: To be continued…

la tua Martina (o Amanda, come preferisci)

Cario diario,

Oh, tu non sei il primo diario e sai perchè? Il mio testo, quello che ho usato per questo concorso, inizialmente si chiamava Diario. Proprio non sapevo che titolo dare a quel testo tanto decantato nel percorso della mia vita, da due anni. Già, ho iniziato a scrivere quel testo molto tempo fa, pensiero per pensiero. E già, li dentro c'è tutto il mio sentimento. M'han detto che bisogna essere presuntuosi per scrivere della filosofia, ma io non sapevo di stare a scrivere filosofia: se ci si lascia andare ai meccanismi del testo si può notare la storia di un ragazzo che per metà della sua giovane vita ha vissuto solo con se stesso, tanto da affilare le sue definizioni sociali. Ora tutto è cambiato, quel ragazzo è cresciuto e l'ombra dell'uomo che sarà si fa sentire sempre più. Ogni giorno da quando sono una persona in grado di pensare non riesco a smettere di chiedermi: cosa siamo noi? cos'è questa fitta che sento al cuore?. Gli anni sono passati e ho capito quella fitta. Era la sete di conoscenza, di sensibilità che il mio corpo desiderava in grande quantità, tanto da isolarmi dal resto del mondo che ai miei occhi pareva tedioso e grigio. Ora, invece, riesco a incanalare queste sensazioni e l'essenza delle domande di un certo spessore nella penna nera che ho sempre con me e a vivere normalmente, senza essere troppo triste. Scrivoanchio, c'è anche lui. Lui, non ho sbagliato, perchè amo immaginarlo come un'unica persona che velatamente aiuta a crescere tutti noi. Molti non sanno che già c'ero in questo forum, sotto un altro nickname e osservavo tutti, così bravi e geniali. Ora sono tra voi, tra gente che apprezza il mio modo di essere, il mio modo di scrivere. Ah, vero, sono un finalista ma non è questo ciò che conta davvero! Certo pubblicheranno il mio lavoro ma ciò che conta è che con questo post e con altri riesco a pubblicare ben altro: i miei sentimenti. Grazie. Alla prossima caro diario

Cario Diario a più tastiere, diario comune, diario importante, diario intangibile.
oggi ho abbandonato il nome arancione che, a parer mio, mi donava tanto quell'appariscente tinta.
Il cambio di vestito è dovuto al colpo di scena, come spesso succede nei grandi show, e ora..
Ora che indosso questo colore slavato mi sento ugualmente me, solo mi sembra di aver fatto il bagno nella stranezza. Mi sento come se non avessi raggiunto un sogno, come se questa meta fosse itinerante. Abbracciato un sogno se ne crea un altro, diceva qualcuno.

A poi.

Marco, abbiamo scritto entrambi "CARIO Diario"!

E' bellissimo, io lo lascio così .

caro diario,
è incredibile!!!!! Per una volta ciò che immaginavo è accaduto!!! Andrò 5 giorni ad alberobello!!! Comoscerò delle persone fantastiche, o meglio incontrerò delle persone fantaastiche che nutrono una smisurata passione per la scrittura!! è incredibile che tutto ciò sia vero, mi lascio trasportare dalla mente immagginado il viaggi per arrivare, io che scendo, un gruppetto di persone che chiacchierano tranquille, io che mi sento l'ansia, la gioia, che sento di non sapere come comportarmi, che mi avvicino, saluto timidamente, che sgrano gli occhi ogni volta che mi dicono il loro nome che sicuramente confonderò per tutti i cinque giorni.
E poi i laboratori: magari tutti attorno a un grande scrittore a prendere appunti a ogni cosa che dice oppure sarò talmente incantato che non riuscirò a toccare il foglio!!!
Ho come la sensazione che ci chiederanno anche qualcosa tipo di mettere in valigia i nostri libr, cd, film, preferiti...e chissà cos'altro...
Ah che bello che bello che bello!!! L'unico dispiacere e di non poter continuare a legger i racconti dei miei compagni di viaggio... un motivo in più per acquistere l'antologia!!!
Bene vado a contare i giorni che mancano, ciao!

Lorenzo

Caro diario,
ciò che mi ha spinto a ripartecipare al concorso è stata proprio la voglia di conoscere nuove persone, avere una nuova sfida nel migliorarmi, cercando di scrivere qualcosa che potesse "prendere" il lettore, fargli capire che la frenesia non è tutto, che bisogna anche "calmarsi" un po' per godere degli affetti di cui ci circondiamo e che poi lasciamo appassire come fiori in un deserto cresciuti sulla sabbia e morti sotto il sole cocente, lambiti dalle spine dei cactus che non si possono nemmeno sfrattare, perchè in realtà quel luogo è la loro casa ed è il fiore ad essere di troppo... Insomma, tutto ciò per dire che ho scritto Aire pensando ad una persona a me cara che aveva bisogno di una spinta in più per poter affrontare le sue paure, e scommetto che ora un pensierino su come superarle lo sta facendo.
Ho iniziato a scrivere la storia per me stessa, senza la presunzione di rientrare tra i finalisti del concorso, perchè sapevo che mi sarebbe bastato crescere grazie al confronto sul forum, perchè Scrivoanchio è questo: confronto, crescita, imparare ad accettare le critiche, apprezzare i commenti positivi ma mantenedo sempre la guardia alta per contestare le troppe lusinghe, se ritenute false, formulare un commento critico dell'opera altrui, in modo tale che possa crescere ed imparare dai propri errori, assimilare consigli, tutto per poter migliorare.
Scrivoanchio è tutto questo, e anche di più.
Ore 17.30 del giorno giovedì 28 marzo 2013: sta per finire Superman IV in tv, addento un ultimo biscotto e mi accingo a tornare in cameretta per seguire gli ultimi tre finalisti, tanto ormai avevo perso le speranze. All'improvviso squilla il cellulare: Mat, un ex finalista di Scrivoanchio che ho conosciuto l'anno scorso ad Alberobello (ero Top Post), mi dice: "Simo, complimenti", con una voce seria e solenne... inizialmente non capisco, poi mi viene il dubbio come un fulmine a ciel sereno (o un prepotente raggio di sole che spunta tra le nuvole, meglio), e mi precipito in cameretta, aggiorno la pagina con la griglia dei finalisti, avvio il video dell'annuncio del 18° finalista e... "Viene da Casamassima, liceo Cartesio di Triggiano, con l'opera 'Aire', Simona De Bellis!"... poi ho gridato per la gioia, mi hanno chiamato dieci persone per dirmi che ero finalista, ma tutt'ora non ci credo xD
Della serie: mai perdere la speranza, perchè è l'ultima a morire e ambarabaciccìcoccòtrecivettesulcomò xD

Demetra in Cenere ha scritto:

Marco, abbiamo scritto entrambi "CARIO Diario"!

E' bellissimo, io lo lascio così .

Lo lascio anch'io così! Bellissimo!

Da dove cominciare?
Beh alle 09:00 o circa del 28 marzo mi sono collegata con l'iPhone al forum e ho cliccato sul banner dei finalisti. Una volta postato il primo video, questo non si caricava, il wifi non si collegava, tutti fremevano. Vado allora su youtube passando per google e entrambi i siti non mi ...allora rinuncio controllando i post degli altri utenti e mi complimento con i primi due usciti, solo una volta chiarito il "dubbio" sul gap di tempo tra un finalista e l'altro.
Esco per delle commissioni e lascio l'iPhone tintinnare per ogni email di notifica che ricevo. Per puro caso verso le 11:30 decido di smistare le taaaaante email ricevute e intanto mi vibra il telefono per un messaggio di Pat (tutor 2012, finalista 2011) che recita "Complimenti!", uno di Simona che invita a controllare i finalisti annunciati, i messaggi degli utenti con "Complimenti Erika", "Brava quiet", Feldia che chiede se sono svenuta (per strada? Per carità no già successo XD) ecc ecc ecc
Vedo, poi, una telefonata dalla Tholos: è Debora (la santa della Tholos, Santa Debora di Alberobello protettroce dei finalisti di Scrivoanchio) che mi parla sospettosa... crisi d'identità, vuoi vedere che si sono sbagliati? Vuoi vedere che c'è qualche altra Erika? Vuoi vedere che in realtà era solo un video per proclamare i tutor... e invece vuole solo complimentarsi, annunciarmi la vittoria (perchè non avevo ancora risposto sul forum) e chiedermi altre cose. Phiewww...svenimento scampato anche questa volta!
Provo a caricare il video della proclamazione e pur essendo 38 secondi, credo che il 3G che si sta esaurendo ci abbia messo un'ora e mezza...!! A spizzichi e mozzichi lo vedo tutto (per la prima volta di circa un centinaio nella giornata). Chiedo a mio cugino se effettivamente una Red Bull sia più veloce di una Ferrari XD e mi compiaccio del fatto che Mino abbia pronunciato QUIET RIOT perfettamente!

Caro Diario, il 28 marzo non sono riuscita a vedere la classifica, è stato un giorno molto indaffarato e la linea faceva un po' i capricci. Inoltre, mi ero già convinta di essere pazza, sì perché perdere completamente la speranza in un concorso a cui partecipo con un racconto improntato su di essa è davvero folle. L'ultima cosa che mi sarei immaginata la mattina del 29, era alzarmi e ricevere dei complimenti da mio fratello, non so se il sonno o lo stordimento della notizia, ma per buona parte della giornata non sono riuscita ad entrare bene nell'ottica della cosa. Mi sembrava quasi irreale, comunicarlo alle persone che mi hanno sostenuta lo rendeva più reale. Oggi ne sono abbastanza convinta, anche se stamattina ho dovuto controllare di nuovo la classifica per essere sicura che non fosse sparito tutto durante la notte Ancora oggi, cerco di far capire a molti che non sono arrivata sedicesima, ma che la classifica è in ordine casuale xD

Caro diario,
da dove posso cominciare? E' la prima volta che partecipo ad un concorso letterario con un risultato molto soddisfacente. E' la prima volta che partecipo a questo concorso letterario. E' la prima volta che faccio parte, con una relativa assiduità, di un forum e che condivido la mia passione per la scrittura con altre persone che la possono capire. Insomma, con tutte queste prime volte mi sento ancora un po' smarrita, come se stessi osservando dall'esterno un'altra me che scrive e commenta su questo spazio virtuale e che gioisce incredibile esulta nel sentire il suo nome nella proclamazione del terzo finalista. Poi con una buona parte di me ancora incredula, estatica iniziano le chiamate alle persone più importanti nella mia piccola vita, i miei amici più stretti, eccetera. Poi al telefono una voce che non mi aspetto: è la mia professoressa di italiano, con la quale ho stretto un ottimo rapporto personale e che mi ha seguito nella stesura del racconto breve; lei, con una voce insolitamente squillante, molto emozionata, si congratula con me e mi riversa addosso tantissime altre parole di gioia che, a pensarci, ancora mi sembrano troppe da riportare qui. Fatto sta che tremavo mentre le parlavo, le raccontavo in linea di massima l'accaduto e quello che mi aspetta, mentre lei mi diceva che non vede l'ora di rincontrarmi (e anche io). Può sembrarti strano che ti racconto proprio questa di telefonata, di solito noi studenti snobbiamo i professori, ma in questo caso è diverso. E poi mi sembra inutile dirti che i miei genitori sono stati contentissimi. Comunque ormai sono passati alcuni giorni e la sbornia della vittoria è passata, come tutto passa. Adesso, nei ricordi, avverto questi mesi occupati dal concorso nelle sue varie fasi come un ammasso di momenti, un groviglio di fili con un capo e una coda ma con in mezzo un mucchio indecifrato di sentimenti. Un continuum spazio tempo che si è spiegazzato un po', un gatto un po' agitato. Si, forse ho reso l'idea. Ora ho il blocco dello scrittore però, ho buttato giù qualcosa, mi sono soddisfatta, ma è poca roba. Perciò la smetto di parlare di un lavoro che appartiene al passato, non più a me: era un'altra quella che ha scritto "Il viaggio russo": lo rileggo, gli trovo mille difetti... no non sono più io. Voglio di nuovo catturare la me stessa di oggi e il mondo di oggi. Magari domani ti racconto altro!

claudia94 ha scritto:

Perciò la smetto di parlare di un lavoro che appartiene al passato, non più a me: era un'altra quella che ha scritto "Il viaggio russo": lo rileggo, gli trovo mille difetti... no non sono più io. Voglio di nuovo catturare la me stessa di oggi e il mondo di oggi. Magari domani ti racconto altro!

Che la tua vita proceda serena, ti occorre solo un imput. Ti capisco.


Cara Cartaccia,
con te mica ho finito! Stasera me ne sto in pace dei sensi cercando di aprire il "Diario della sperimentazione", di riempire in fretta quelle pagine, di sfoderare il talento, filarlo in fretta... Tra due settimane devo comporre un esercito di pagine armate di fascino. In prima fila ci sarà il maturo e lussureggiante corsivo, seguito dalla frizzantezza del vissuto, a reggere il velo di queste magnifiche bianche pagine ci sarà l'avventura, l'effetto speciale che insaporisce l'opera.
Che le mani risuonino sui tasti, che le note spezzino il silenzio in questa sera in cui l'ispirazione sgorga ottima dal mio cuore e che sento splendere nei miei occhi.
Buona notte.

Domenica, 31 Marzo 2013

Cari amici, chi l'avrebbe mai detto che per Pasqua avremmo ricevuto un regalo così bello? Siamo tutti finalisti, siamo tutti gli uni contro gli altri, siamo in una competizione, in cui il primo premio è un bagaglio di felicità, emozioni e tanta amicizia. Penso che 5 giorni con voi saranno un speciali, faticosi, ma indimenticabili. Vi Auguro Buon Pasqua...

...Aspettando Alberobello

Caro diario e cari amici,
quante emozioni in questi giorni! Ormai ogni minuto mi sento immersa nel meraviglioso mondo di scrivoanchio. Ho conosciuto (virtualmente) persone fantastiche, che avrò il piacere di conoscere (personalmente) ad Alberobello.
Non trovo le parole per descrivere quanto sia emozionata, felice e piena di energia in questi giorni! Mi immagino come saranno i miei compagni di avventura e spero davvero con tutto il cuore di poter fare nuove amicizie destinate a durare nel tempo.

Caro diario...

... anche se mi manca la versione cartacea.
Sì, preferisco sempre il cartaceo.
Oggi è la sera di lunedì primo aprile e sono stanchissima. Ma felice. Ho passato questi ultimi giorni in un posto meraviglioso fuori dal mondo dove il tempo s'è fermato... E mi ha permesso di fermarmi. A pensare. Ed era ciò di cui avevo bisogno, un posto dove il tempo si fermasse...
Questo è stato anche utile, a liberarmi da tutto lo stress - scolastico e non - che avevo accumulato in questi mesi. E poi a metabolizzare le notizie di giovedì.
Sì, perchè non si tratta di falsa modestia e cacchiate varie quando continuo a ripetere che non me l'aspettavo per niente. Di rientrare ancora. Sì okay, dicevo la stessa cosa anche l'anno scorso. E continuerò a dirlo. A crederci. Perchè sono così. E tanti saluti all'autostima. M'ero già preparata psicologicamente a una lunga attesa. E alla probabilissima delusione. Ero pronta a vivere l'attesa. E a gioire per i miei amici che - almeno in parte - ero sicura sarebbero stati ripresi. E a stupirmi con i nuovi nomi, o con gli insospettabili del caso, o con le persone di cui avevo letto e apprezzato il racconto. E poi... Debora che mi chiede, mentre faccio colazione, se ho visto il secondo nome. No, non l'ho visto. Okay, ora lo faccio. E... beh.
Ciò non vuol dire che non abbia passato il resto della giornata in ansia. Praticamente non ho fatto altro. Aspettavo di vedere gli altri diciotto, di scoprirli, di vedere quanti me ne sarei aspettati. No, non avevo fatto previsioni di nessun tipo. Scaramanzia? No, non credo. E' qualcosa di diverso.
E così, ci siamo. Tutti e venti - più uno. E' anche questa una novità. Il doppio ruolo - tutor e finalista. Non dimenticherò mai il primo giorno dello stage l'anno scorso, quando Andrea il pluripremiato si mise comodo sul divano affermando di non dover 'tutoreggiare'.
Mi viene da pensare (e mi sovvien l'eterno - no un attimo questo non c'entra) a quella canzone degli Aerosmith, Dream On...
Yeah I know that nobody knows where it comes and where it goes, yeah I know it's everybody's sin, you got to lose to know how to win
Posso ancora crederci? Non so. Sono felice? Sì. Sapere di essere una 'conferma' è stato... E' stato...
Incredibile, penso tuttora sia l'aggettivo più adatto. E chi conosce bene i miei dubbi può capirmi...
Così, aspettando Alberobello, con un'ondata di eventi che conosco già e che sarà un piacere replicare - avranno ancora quel delizioso gusto di nuovo, un po' amarognolo e pungente, un po' come il miele cristallizzato che adoro. Aspettando Alberobello e wow, sto di nuovo scrivendo su un diario di bordo...
E non sarà l'unica cosa familiare.
Buona notte, signori miei.

Caro diario e cari amici,
eccomi all'ultimo giorno di vacanze pasquali!
Come tornerò a scuola domani? Cambiata. Cresciuta. Felice.
Ci sono eventi, esperienze nella nostra vita, che ci fanno crescere e maturare in pochissimo tempo.
Ci sono giorni in cui ora dopo ora, minuto dopo minuto, mi sento più ricca (interiormente!).
Ecco, Scrivoanchio è una di queste esperienze e per quanto ho visto finora posso dirmi felicissima delle persone con cui condividerò i prossimi giorni e mesi!
Come tornerò alla quotidiana routine?
Non tornerò.
O meglio, tornerò a svolgere tutte le attività ma le vivrò da un diverso punto di vista. Voglio vivere ogni minuto per quello che vale.
Come mi vedranno gli altri da domani (ma diciamo pure come mi vedono da giovedì scorso... XD)? Più grande, penso. Sicuramente più felice. Mi piace quando i miei compagni di classe entrano a scuola sorridenti. Già mi ero impegnata a fare questo, ma certe mattine era difficile...

Una prima grande differenza sarà questa... ogni giorno comincerà con un sorriso o continuerà con un abbraccio e una risata.

Caro diario,
domani si ritorna a scuola, queste vacanze tra annunci e divertimento sono passate, sono contento di tornare perchè ho molte persone da ringrziare per il sostegno che mi hanno dato o anche solo per esserci tutti i giorni. Torno spesso a pensare come sarà il futuro: cosa mi aspetta? La scuola, gli amici, gli incontri e gli scontri.... e poi tra tre mesi e poco più alberobello, questo mi spinge a scrivere, penso che rientrare tra i finalisti ma l'attività sul forum in generale abbia dato fiducia alla mia penna.
E' un bene, no?
Ciao!!!

Caro diario,
tornare a scuola non ha avuto l’impatto odioso che temevo. Una delle solite giornate scolastiche, nemmeno di quelle che speri finiscano il prima possibile. Certo, le strazianti ore di latino sono state sempre le stesse, ma anche le versioni oggi non sono state così tremende, come se anche Cicerone abbia avuto compassione di noi, poveri studenti divisi tra il semplice odio e la voglia incontenibile di cancellare il latino dalle lingue conosciute. Dopo questa dose di fiele, la giornata è stata raddolcita dall’ora di religione. Uno dei miei libri preferiti è “L’alchimista” di Paulo Coelho e la mia prof di religione me lo ricorda sempre, spesso nelle sue lezioni parla parafrasando le frasi di quello scrittore brasiliano. Oggi non è andata così, ma mi sono ricordata immediatamente di una lezione un po’ particolare. All’incirca un mese prima dell’iscrizione al concorso, ero davvero indecisa, quasi sul punto di non partecipare. Man mano che la scadenza si avvicinava, ero sempre più incerta, non avevo partecipato granché al forum, non ero molto certa del mio racconto, mi sembrava tutto ancora più confuso della prima volta…
E poi… religione, quella materia che non ascolta quasi nessuno. Quel giorno però parlò dell’Alchimista, dei sogni, della forza di lottare per essi, motore stesso della vita. Sembrano parole trite e ritrite, dette e ridette miliardi di volte, ma la prof è una di quelle persone che ispira ottimismo fin dalla prima occhiata, quindi per una volta lasciai che fosse una piccola speranza a guidarmi. Anzi, avrei scritto qualcosa di diverso, proprio sulla speranza e avrei confidato nel mio sogno, ricordando che “Quando desideri una cosa, tutto l'Universo trama affinché tu possa realizzarla”
Adesso, ripensando a quella decisione presa in un attimo e portata a termine con un successo inaspettato, inizio a credere sul serio a quella frase, che prima mi sembrava solo una catena di parole stupende, ma solo d'incoraggiamento, di quelle delle fiabe che non si avverano.

Caro diario, non è tempo di parlare, nè di ascoltare... oggì si è tornati alla solita routine quotidiana, oggi si p tornati alla nostra vita, un po' scomoda e opprimente.

Caro diario,

oggi Scrivoanchio mi ha dato una fulgida dimostrazione di tanti interessi comuni coniugati nell'evoluzione e nella crescita del singolo. Non fraintendere, amico silenzioso. Per singolo qui si intende un ibrido concettualizzato in unica forma di vita che ha un sogno per capo e una speranza per ogni gamba. Non sono solo e ciò, paradossalmente, mi fa pensare a quanto sia curioso l'animo umano. M'han sorriso e anche parlato senza lo sguardo stranito di tanti altri uomini di questa terra. Sì, oggi c'è stata una riunione con i finalisti pugliesi! Non ho parlato molto poichè ero impegnato a respirare l'aria di cultura ma non finisce perchè quest'aria era idilliaca e mi sono in un certo senso completato: finalmente sono tra le persone che desidero accanto. Questo Scrivoanchio, insomma, mi ha colpito. Alla prossima.