Scrivere in rete: sensazioni e vissuti

Quella sera volgevo la mente alla verifica imminente di scienze che il giorno dopo mi avrebbe atteso meschina, e mi preoccupavo del corso di recupero di matematica...Oh quale noioso e pesante fato! Percepii dei brividi freddissimi, era il caso di mettersi un maglione in più. Avevo anche la pelle irritata dal gelo, il che la dice lunga, visto che ho la candida pelle mista.
Indossai il maglione e scrissi un pezzo a caso per Scrivoanchio.it.

Io ho cercato di far finta che i brani precedenti fossero stati un mio frutto, non quello di qualcun'altro (anchese non ero magari d'accordo con quzlche dettaglio inserito dagli altri). Non volevo "entrare nella testa e nelle intenzioni degli altri" ma ragionare solo con la mia mente, pensare a come io avrei mandato avanti la storia

Oh Faida, c'era sangue... E graffi, ultimatum decisi e taglienti come il volo di una libellula, esaurimento ed insulti in latino!
Diciamo che il mio carattere fa un po' a pugni con quello di Jethro e gli impegni scolastici più il lavoro di editing hanno poi creato una buona dose di tensione.
Finalmente però ci siamo incontrati a metà e abbiamo collaborato prefissando di essere professionali.

io prima di scrivere il mio pezzo stavo in tensione da morire: leggevo e rileggevo i pezzi precedenti per capire cosa scrivere e come scrivere, poi un bel respiro e ho iniziato a scrivere...alla fine sembrava coerente e abbastanza buono, l'ho riletto insieme al resto e postato...tirando un sospiro di sollievo...

Allora allora. Io ho partecipato all'editing moooolto parzialmente...in pratica, il mio compito è stato quello di fare una bella rilettura finale e di approvare (cosa fondamentale, eh! ù.u) il lavoro fatto dagli altri due. Colgo l'occasione per scusarmi ancora se non sono riuscita a dare una mano in altro modo né ad avvisare per tempo ma, come qualcuno sa, ero ad Urbino a fare i campionati nazionali delle lingue (per francese), dunque mi risultava difficile fare anche l'editing in quei giorni ^^
In ogni caso, adoro l'esperienza del lavoro di gruppo, già l'anno scorso mi era piaciuta molto, perché stimola le idee in una maniera incredibile ^^ Non sai mai cosa aspettarti, devi riuscire ad ogni costo ad inventarti qualcosa che si incastri (senza strappi) con quello che ha scritto qualcun'altro prima di te e non è facile. Secondo me è una cosa che ti fa crescere, come scrittore/trice in erba, intendo ^^ Anche stavolta, quando è toccato a me scrivere, ero un pò in ansia, la paura di essere a corto di idee non è simpatica D: comunque ce l'ho fatta ^^ ed è sempre una bella soddisfazione ^^ Altra cosa fantastica del racconto collettivo è vedere cosa scriverà chi giungerà dopo di te :33 se quello dopo scrive una bella cosa ti senti realizzatissimo perché il trampolino gliel'hai costruito tu :3
e poi nulla, come al solito scrivo troppo, pardon D:

Man mano che il racconto proseguiva leggevo i post e "collezionavo immagini". Ho scritto dopo qualcun altro perché in quei giorni, con le immagini, le sensazioni, le parole che mi avevano colpito di più, provavo a immaginarmi che quei personaggi fossero persone. Che esistessero davvero, insomma. Quando mi sentivo ispirata entravo in quel mondo di immagini e mi sembrava di conoscerli meglio, andando a comporre inizialmente la loro caratterizzazione psicologica e poi qualche dettaglio fisico.
Quando è stato il mio momento di scrivere... ciliegina sulla torta! Ho ascoltato qualche canzone che mi era venuta in mente leggendo i post precedenti, poi ho spento tutto e ho iniziato a scrivere!

quando ho scritto il mio pezzo di racconto non sapevo veramente da dove iniziare, in mente mia pensavo "loro tutti scrittori,si sfogano scrivendo, vivono per raccontare...io??"artista", io trasformo le parole, le "materializzo" come dice mio fratello, fuggo da esse...come faccio a continuare??".
Ho riscritto il pezzo un paio di volte,poi ho immaginato i personaggi, ho pensato cosa dovessero fare e mi sono detta"cosa farei se fossi il protagonista??"...poi è venuto,ho dovuto addirittura accorciare il tutto ma è stata veramente una bella esperienza che cercherò di ripetere:)

myosotis ha scritto:

quando ho scritto il mio pezzo di racconto non sapevo veramente da dove iniziare, in mente mia pensavo "loro tutti scrittori,si sfogano scrivendo, vivono per raccontare...io??"artista", io trasformo le parole, le "materializzo" come dice mio fratello, fuggo da esse...come faccio a continuare??".
Ho riscritto il pezzo un paio di volte,poi ho immaginato i personaggi, ho pensato cosa dovessero fare e mi sono detta"cosa farei se fossi il protagonista??"...poi è venuto,ho dovuto addirittura accorciare il tutto ma è stata veramente una bella esperienza che cercherò di ripetere:)

"loro tutti scrittori... e io? artista"

Ma per Polluce cara, dovremmo inchinarci! E poi su quello 'scrittore' potremmo discuterne. Io per esempio più che un'aspirante scrittrice mi sento una scrittrice aspirapolvere


Io ho fatto come mio solito: rileggendo, mi sono appuntata tutto ciò che mi dava un flash o un'idea particolare, cercando di non lasciare che gli spazi tra un pezzo e l'altro spezzassero il racconto anche nella mia mente. Una volta terminato tutto ciò, ho cercato di scrivere la cosa più naturale che mi venisse da aggiungere, non soffermarmi a pensare più del necessario per non perdere il momento e permettere che il tempo che passava aumentasse aumentando anche la distanza che un altro lettore avrebbe avvertito leggendo l'opera intera e poi il pezzo che avrei aggiunto.

Okay suona un po' contorto. Ma il senso è quello.

phos. ha scritto:

"loro tutti scrittori... e io? artista"

Ma per Polluce cara, dovremmo inchinarci! E poi su quello 'scrittore' potremmo discuterne. Io per esempio più che un'aspirante scrittrice mi sento una scrittrice aspirapolvere

beh,artista si fa per dire...era solamente per indicare la mia "diversità",io disegno e di solito non amo molto le parole...non merito un inchino ma grazie lo stesso

myosotis ha scritto:

phos. ha scritto:

"loro tutti scrittori... e io? artista"

Ma per Polluce cara, dovremmo inchinarci! E poi su quello 'scrittore' potremmo discuterne. Io per esempio più che un'aspirante scrittrice mi sento una scrittrice aspirapolvere

beh,artista si fa per dire...era solamente per indicare la mia "diversità",io disegno e di solito non amo molto le parole...non merito un inchino ma grazie lo stesso

non ero ironica, sai. io adoro l'arte, tutto ciò che è artistico e per coerenza anche gli artisti

Mi giudico artista anche se non possiedo licenze,titoli et affini.

Ero convinta di aver già scritto qualcosa in questo topic, e invece...
Rimedio subito: già dall'anno scorso ho reputato il racconto in rete un perfetto modo per far legare ancora di più i partecipanti al forum tra di loro, per confrontarsi, per adattarsi, per dare una svolta alla situazione ma per "abbassare la cresta" se di azioni ne erano già state narrate tante e se c'era bisogno più di una parte narrata che di un altro colpo di scena, e viceversa... Mi piacciono questi esperimenti u.u (Non come quello di Evan )
Inoltre questa possibiità è offerta-così come da "morale" del concorso-a tutti, partecipanti e non, in modo tale che tutti possano contribuire con un limite di battute allo sviluppo della storia... Ho sempre immaginato il racconto in rete come un gigantesco foglio al centro di un grande tavolo, con tutti i partecipanti intorno che discutono sulla storia, su come portarla avanti, su cosa eventualmente cambiare, lodando belle frasi e facendo notare gli errori... un po' stile "Tavola rotonda dei cavalieri di Camelot" ^^ " xD
E certamente sono orgogliosa e felice di aver contribuito a questo progetto