E dopo la scuola?

rma.roby ha scritto:

Alessandro Marabitti ha scritto:

Io vorrei diventare Pediatra!!!!!!!!! ahahaah non c'entra niente con la scrittura... però mi piace

In questo periodo noto quanto l'abilità di saper scrivere (e parlare bene!!!) sia sempre più importante e richiesta un po' in tutti gli ambiti. Se ti piace, penso sia veramente un bel lavoro!

In verità mi piacerebbe anche ginecologia, sin da quando sono piccolo... speriamo che io riesca a realizzare il mio sogno... senno.... diventerò un attore ahahaha

Alessandro Marabitti ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Alessandro Marabitti ha scritto:

Io vorrei diventare Pediatra!!!!!!!!! ahahaah non c'entra niente con la scrittura... però mi piace

In questo periodo noto quanto l'abilità di saper scrivere (e parlare bene!!!) sia sempre più importante e richiesta un po' in tutti gli ambiti. Se ti piace, penso sia veramente un bel lavoro!

In verità mi piacerebbe anche ginecologia, sin da quando sono piccolo... speriamo che io riesca a realizzare il mio sogno... senno.... diventerò un attore ahahaha

Bello! Anche io faccio teatro, anche se non penso diventerò un'attrice, quanto piuttosto una sceneggiatrice:) Ti auguro di riuscire a realizzare il tuo sogno!

grazieeee XD

Ora sono quasi sicura che Arte, beni culturali sarà la mia strada. In questo modo schiverò le scienze e i numeri, ma cosa più importante mi dedicherò all'immagine e alle verità soggettive che da sempre sono la mia passione.
Certo, scriverò fino alla fine. E se lo farò bene, forse una fine non ci sarà.

Leggere quello che scriviamo su questo topic è emozionante. Traspare voglia di vivere, di darsi da fare, di far fruttare i propri talenti!
Alla faccia di chi dice che i giovani sono "morti" e non sanno lottare per il loro futuro!

Ok, penso che chiunque qui sul forum l'abbia capito, ma sono dell'idea che il teatro e l'opera lirica costituiranno il mio futuro. E, sinceramente, non potrei sperare in un avvenire più gioioso ed appagante di quello trascorso a cantare su un palcoscenico, diventando protagonista di storie sempre nuove

Toska ha scritto:

Ok, penso che chiunque qui sul forum l'abbia capito, ma sono dell'idea che il teatro e l'opera lirica costituiranno il mio futuro. E, sinceramente, non potrei sperare in un avvenire più gioioso ed appagante di quello trascorso a cantare su un palcoscenico, diventando protagonista di storie sempre nuove

La Sibyl Vane de noialtri

il mio futuro??...la passione per la matematica ,anche se frequento un liceo artistico, mi spinge a scegliere ingegneria all'università:Disegnare palazzi,vedere realizzato qualcosa di tuo è veramente un sogno anche se nel più profondo io ne covo un altro immenso,quasi utopico:la scherma...è quella la mia casa,il mio porto sicuro e beh,vorrei portarla con me ,diffonderla insegnarla...però a volte credo che alcune scelte,come quella dell'università o di un lavoro,sono influenzate dalle circostanze,dalla paura di un futuro precario,dai soldi(che poi non sono mai abbastanza),dai timori dei genitori che, dai sù,preferiscono di gran lunga una figlia laureata in ingegneria o in chissà che rispetto a una che per"stupidità" ha scelto di continuare e di scegliere di fare il maestro di scerma in chissà che landadesolata mandando a farsi benedire tutto lo studio e i bei voti di 5 anni di scuola,dalle incertezze,da tutti gli altri.
Ecco cosa mi chiedo:..sogni o realtà??

Demetra in Cenere ha scritto:

La Sibyl Vane de noialtri

Ahahah, spero di non finire come lei, però! xD

myosotis ha scritto:

il mio futuro??...la passione per la matematica ,anche se frequento un liceo artistico, mi spinge a scegliere ingegneria all'università:Disegnare palazzi,vedere realizzato qualcosa di tuo è veramente un sogno anche se nel più profondo io ne covo un altro immenso,quasi utopico:la scherma...è quella la mia casa,il mio porto sicuro e beh,vorrei portarla con me ,diffonderla insegnarla...però a volte credo che alcune scelte,come quella dell'università o di un lavoro,sono influenzate dalle circostanze,dalla paura di un futuro precario,dai soldi(che poi non sono mai abbastanza),dai timori dei genitori che, dai sù,preferiscono di gran lunga una figlia laureata in ingegneria o in chissà che rispetto a una che per"stupidità" ha scelto di continuare e di scegliere di fare il maestro di scerma in chissà che landadesolata mandando a farsi benedire tutto lo studio e i bei voti di 5 anni di scuola,dalle incertezze,da tutti gli altri.
Ecco cosa mi chiedo:..sogni o realtà??

La tua domanda mi sembra molto interessante! Sogni o realtà? Dunquedunquedunque... ma i sogni riguardano (solo) cose che non si studiano all'università (non che tu abbia detto questo, è una mia domanda)? Per esempio: io all'università studio una disciplina pur sapendo che avrò difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro dopo quel percorso di studi, ma è in quell'ambito che sento di poter realizzare i miei sogni... anche in quel caso esco laureata ma potrei rimanere disoccupata.
Ammettiamo allora che io (è sempre un "io" ipotetico XD) decida di puntare sulla "realtà": in un mondo del lavoro così mutevole, come possiamo noi sapere quale/i settore/i offrirà sempre dei posti di lavoro?
Faccio una domanda... non so se magari è scontata, ma ammetto che non so bene come funziona l'insegnamento di uno sport: sarebbe possibile studiare all'università e contemporaneamente iniziare ad insegnare scherma? Non a tempo pieno, magari lavorando part-time... In questo modo avresti sempre due ambiti occupazionali in cui sei preparata, e se riesci a trovare stabilità in uno dei due puoi decidere di lasciare momentaneamente l'altro.
So che forse è una via di mezzo che non entusiasma, non ho la pretesa di dare consigli, era solo un'idea che mi è venuta... così magari viene anche soddisfatta la mia curiosità su come si diventa maestro di scherma. XD

rma.roby ha scritto:

La tua domanda mi sembra molto interessante! Sogni o realtà? Dunquedunquedunque... ma i sogni riguardano (solo) cose che non si studiano all'università (non che tu abbia detto questo, è una mia domanda)? Per esempio: io all'università studio una disciplina pur sapendo che avrò difficoltà ad inserirmi nel mondo del lavoro dopo quel percorso di studi, ma è in quell'ambito che sento di poter realizzare i miei sogni... anche in quel caso esco laureata ma potrei rimanere disoccupata.
Ammettiamo allora che io (è sempre un "io" ipotetico XD) decida di puntare sulla "realtà": in un mondo del lavoro così mutevole, come possiamo noi sapere quale/i settore/i offrirà sempre dei posti di lavoro?
Faccio una domanda... non so se magari è scontata, ma ammetto che non so bene come funziona l'insegnamento di uno sport: sarebbe possibile studiare all'università e contemporaneamente iniziare ad insegnare scherma? Non a tempo pieno, magari lavorando part-time... In questo modo avresti sempre due ambiti occupazionali in cui sei preparata, e se riesci a trovare stabilità in uno dei due puoi decidere di lasciare momentaneamente l'altro.
So che forse è una via di mezzo che non entusiasma, non ho la pretesa di dare consigli, era solo un'idea che mi è venuta... così magari viene anche soddisfatta la mia curiosità su come si diventa maestro di scherma. XD

ovviamente sono informatissima su questo e ti posso dire che sì,è una cosa che si potrebbe fare e a cui ho pensato ma ti spiego un pò come funziona che faccio prima:per diventare maestro ci sono tipo 3 livelli che man mano che vai avanti diventano più complessi e prevedono apparte la conoscenza della scherma anche una base di psicologia,pronto soccorso,preparazione atletica,inoltre non è una cosa solamente da studiare ci sono anche diverse ore di tirocinio da fare quindi il tutto impegna abbastanza.
Io sarei prontissima a studiare e continuare con sherma anche se impegnativo ma..........i miei ,anzi mia madre,è molto contraria al fatto che studi all'università e lavori contemporaneamente perchè lei è dell'idea che così facendo tolga tempo allo studio anche se poi sa che ,in fondo, qualcosa dovrò pur fare.
Come se non bastasse l'dea che non solo debba fare un lavoro ma che questo sia scherma a mia madre fa venire l'orticaria,non ci vede un futuro,non l'ha mai sopportata questa mia passione e beh....a me dispiace immensamente..

myosotis, se posso darti un consiglio, non mollare la scherma, ma prima di decidere se seguire una o l'altra strada, renditi conto se ingegneria fa per te: i primi ostacoli del primo anno (come Analisi 1) fanno fuori più della metà degli studenti. Ma ingegneria, come qualunque altra facoltà, se fatta bene, non toglie mai tempo alle proprie passioni Quindi, se sarà davvero la facoltà che fa per te, potrai seguire sia una che l'altra cosa

Ps. Parlo da studente universitario, proprio di ingegneria.

mtmd ha scritto:

myosotis, se posso darti un consiglio, non mollare la scherma, ma prima di decidere se seguire una o l'altra strada, renditi conto se ingegneria fa per te: i primi ostacoli del primo anno (come Analisi 1) fanno fuori più della metà degli studenti. Ma ingegneria, come qualunque altra facoltà, se fatta bene, non toglie mai tempo alle proprie passioni Quindi, se sarà davvero la facoltà che fa per te, potrai seguire sia una che l'altra cosa

Ps. Parlo da studente universitario, proprio di ingegneria.

oh beh...wow sono contenta che mi abbia risposto proprio una persona che sa già che difficoltà posso trovare.Io credo sia la mia strada anche se sono conscia del fatto che è abbastanza difficile,ma poi in fondo mi dico che ogni cosa è un pò così
Poi beh c'è abbastanza tempo per fare una buona scelta anche se so le mie scelte come vanno a finire...in pratica ho già scelto anche se mi faccio mille problemi

Per una persona che non riesce a organizzarsi nemmeno a giornata è piuttosto complicato pensare al...''dopo''.
Però dei sogni li ho: mi piacerebbe prendere medicina all'Università, con specializzazione in psichiatria... O migrare al nord del mondo.
Chi vivrà vedrà.

Red_thorn ha scritto:

Per una persona che non riesce a organizzarsi nemmeno a giornata è piuttosto complicato pensare al...''dopo''.
Però dei sogni li ho: mi piacerebbe prendere medicina all'Università, con specializzazione in psichiatria... O migrare al nord del mondo.
Chi vivrà vedrà.

Come mai questa decisione di "migrare" al nord??Sarà che a me non è mai piaciuto partire e andarmene nè tantomeno veder partire gli altri e salutarli...però questa ferma convinzione che hanno tutti i miei compagni di partire a prescindere...non dovremmo provare a restare per migliorare??

... E poi ci sono io che a sentire la parola "Università" scappo perchè ho idee assolutamente fosche e le uniche cose che potrei fare sono due, andare ad esclusione (senza troppa simpatia per le manterie scientifiche) e buttarmi (ho sempre voluto provare del bungee jumping).

myosotis ha scritto:

Red_thorn ha scritto:

Per una persona che non riesce a organizzarsi nemmeno a giornata è piuttosto complicato pensare al...''dopo''.
Però dei sogni li ho: mi piacerebbe prendere medicina all'Università, con specializzazione in psichiatria... O migrare al nord del mondo.
Chi vivrà vedrà.

Come mai questa decisione di "migrare" al nord??Sarà che a me non è mai piaciuto partire e andarmene nè tantomeno veder partire gli altri e salutarli...però questa ferma convinzione che hanno tutti i miei compagni di partire a prescindere...non dovremmo provare a restare per migliorare??

Perché il nord mi affascina.
Amo il mio paese, non scappo mica!
In inverno mi sento al mio posto, perché non provare a vivere (anche solo per un po') in un paese dove è inverno tutto l'anno?

Red_thorn ha scritto:

myosotis ha scritto:

Red_thorn ha scritto:

Per una persona che non riesce a organizzarsi nemmeno a giornata è piuttosto complicato pensare al...''dopo''.
Però dei sogni li ho: mi piacerebbe prendere medicina all'Università, con specializzazione in psichiatria... O migrare al nord del mondo.
Chi vivrà vedrà.

Come mai questa decisione di "migrare" al nord??Sarà che a me non è mai piaciuto partire e andarmene nè tantomeno veder partire gli altri e salutarli...però questa ferma convinzione che hanno tutti i miei compagni di partire a prescindere...non dovremmo provare a restare per migliorare??

Perché il nord mi affascina.
Amo il mio paese, non scappo mica!
In inverno mi sento al mio posto, perché non provare a vivere (anche solo per un po') in un paese dove è inverno tutto l'anno?

Solo questo ti spinge a lasciare la tua terra? Chi vuole andare al " nord" e chi vuole restare? Perchè scegliete l 'uno o l'altro? Cosa significa "partire" per voi ?

Partire per me significa cercare altre possibilità e trovare nuove mentalità.
Io personalmente, non so se é un male o un bene, non ho né particolare attaccamento alla mia terra né alla nazione in generale. L'Italia splendido paese per i viaggiatori, ma non tanto per li abitanti. Come mentalità mi ritrovo molto di più in altre zone e spero di potermi "congiungere ai miei simili", anche per il percorso di studi che sto affrontando.

Allora è proprio vero che manchiamo di spirito nazionalistico...

Io non generalizzerei...c'è chi manca e chi no, é personale. Odio le generalizzazioni ed é sbagliato fare di tutta l'erba un fascio. Certo fanno di tutto per farcelo mancare e sembra ritorni solo quando c'è di mezzo il calcio.
Non la vedrei come una tragedia anche perché é proprio da persone come te o come myosotis mi sembra che non è così per tutti.

quietriot ha scritto:

Io non generalizzerei...c'è chi manca e chi no, é personale. Odio le generalizzazioni ed é sbagliato fare di tutta l'erba un fascio. Certo fanno di tutto per farcelo mancare e sembra ritorni solo quando c'è di mezzo il calcio.
Non la vedrei come una tragedia anche perché é proprio da persone come te o come myosotis mi sembra che non è così per tutti.

anche a me non piace generalizzare..era solo un mio commento alla tua affermazione. Speravo che qui fossimo tutti patrioti..ma è bella la diversità..

mietta ha scritto:

Solo questo ti spinge a lasciare la tua terra? Chi vuole andare al " nord" e chi vuole restare? Perchè scegliete l 'uno o l'altro? Cosa significa "partire" per voi ?

beh ammetto che la mentalità italiana è un pò "stretta" senza incentivi per i giovani e per il loro futuro.
Per me partire significa tanto,significa salutare tutto e tutti per andare verso l'ignoto,la mia non è paura perchè sarei curiosa ed eccitata all'idea di andare fuori,anche all'estero per lavorare,è solo che non sò...mi mette tristezza perchè ho salutato persone che non sono tornate.Però a volte credo che sì,partire è un bene per imparare e confrontarsi ma magari serve anche tornare per allargare questa mentalità che a molti sta stretta.
Forse non parlerei di partire o di restare ma piuttosto di partire e scegliere se tornare o meno.

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

Io non generalizzerei...c'è chi manca e chi no, é personale. Odio le generalizzazioni ed é sbagliato fare di tutta l'erba un fascio. Certo fanno di tutto per farcelo mancare e sembra ritorni solo quando c'è di mezzo il calcio.
Non la vedrei come una tragedia anche perché é proprio da persone come te o come myosotis mi sembra che non è così per tutti.

anche a me non piace generalizzare..era solo un mio commento alla tua affermazione. Speravo che qui fossimo tutti patrioti..ma è bella la diversità..

Si ma stavo generalizzando col "tutti", dopotutto hai sentito "solo" qualche campana non tutte. Perché "speravi fossimo tutti patrioti"? È una condizione che determina la qualità? Io ho una collega all'università dopo cinque anni fuori é tornata, lei partita già sapendo che sarebbe tornata voleva semplicemente studiare fuori, sono scelte e diverse personalità.

quietriot ha scritto:

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

Io non generalizzerei...c'è chi manca e chi no, é personale. Odio le generalizzazioni ed é sbagliato fare di tutta l'erba un fascio. Certo fanno di tutto per farcelo mancare e sembra ritorni solo quando c'è di mezzo il calcio.
Non la vedrei come una tragedia anche perché é proprio da persone come te o come myosotis mi sembra che non è così per tutti.

anche a me non piace generalizzare..era solo un mio commento alla tua affermazione. Speravo che qui fossimo tutti patrioti..ma è bella la diversità..

Si ma stavo generalizzando col "tutti", dopotutto hai sentito "solo" qualche campana non tutte. Perché "speravi fossimo tutti patrioti"? È una condizione che determina la qualità? Io ho una collega all'università dopo cinque anni fuori é tornata, lei partita già sapendo che sarebbe tornata voleva semplicemente studiare fuori, sono scelte e diverse personalità.

perchè solitamente tutti partono e nessuno vuole restare allora speravo in una risposta diversa almeno qui,in questo cosmo!