E dopo la scuola?

myosotis ha scritto:

mietta ha scritto:

Solo questo ti spinge a lasciare la tua terra? Chi vuole andare al " nord" e chi vuole restare? Perchè scegliete l 'uno o l'altro? Cosa significa "partire" per voi ?

beh ammetto che la mentalità italiana è un pò "stretta" senza incentivi per i giovani e per il loro futuro.
Per me partire significa tanto,significa salutare tutto e tutti per andare verso l'ignoto,la mia non è paura perchè sarei curiosa ed eccitata all'idea di andare fuori,anche all'estero per lavorare,è solo che non sò...mi mette tristezza perchè ho salutato persone che non sono tornate.Però a volte credo che sì,partire è un bene per imparare e confrontarsi ma magari serve anche tornare per allargare questa mentalità che a molti sta stretta.
Forse non parlerei di partire o di restare ma piuttosto di partire e scegliere se tornare o meno.

Io sono dell'idea di viaggiare e portare il meglio nel proprio Paese. Riconosco non ci sia futuro in Italia ma forse invece di lamentarci e scappare dovremmo "creare". Non escludo ovviamente l'idea di partire anzi.. ma tornerei sempre nel mia Terra..perchè qui c'è un pezzo di me.

È proprio questo che non capisco, sarò io c'è non ci arrivo o capisco male. Da come parli "speravo", "almeno qui", sembra che il desiderio di voler lasciare il paese sia tout court un fattore che determina la "cattiva qualità" della persona, quando ne determina solo la diversità che é ricchezza. Se fossimo / fossimo stati tutti così non ci sarebbe melting pot e si perderebbe molto di quel patrimonio che abbiamo non condividendolo, le nazioni sarebbe grandi periferie pure di gente chiusa...o almeno secondo me. Come ho già detto non é una generalizzazione visto che ci sono esempi che non la pensano nello stesso modo... E quanti sono fuori e vorrebbero tornare ma é negata loo la possibilità.

quietriot ha scritto:

È proprio questo che non capisco, sarò io c'è non ci arrivo o capisco male. Da come parli "speravo", "almeno qui", sembra che il desiderio di voler lasciare il paese sia tout court un fattore che determina la "cattiva qualità" della persona, quando ne determina solo la diversità che é ricchezza. Se fossimo / fossimo stati tutti così non ci sarebbe melting pot e si perderebbe molto di quel patrimonio che abbiamo non condividendolo, le nazioni sarebbe grandi periferie pure di gente chiusa...o almeno secondo me. Come ho già detto non é una generalizzazione visto che ci sono esempi che non la pensano nello stesso modo... E quanti sono fuori e vorrebbero tornare ma é negata loo la possibilità.

Perchè negata?

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

È proprio questo che non capisco, sarò io c'è non ci arrivo o capisco male. Da come parli "speravo", "almeno qui", sembra che il desiderio di voler lasciare il paese sia tout court un fattore che determina la "cattiva qualità" della persona, quando ne determina solo la diversità che é ricchezza. Se fossimo / fossimo stati tutti così non ci sarebbe melting pot e si perderebbe molto di quel patrimonio che abbiamo non condividendolo, le nazioni sarebbe grandi periferie pure di gente chiusa...o almeno secondo me. Come ho già detto non é una generalizzazione visto che ci sono esempi che non la pensano nello stesso modo... E quanti sono fuori e vorrebbero tornare ma é negata loo la possibilità.

Perchè negata?

Sottopagati (ammettendo che per loro ci sia lavoro) é per loro impossibile costruirsi un futuro, instabilità politica potere in mano a chi vuole fare i propri interessi e non agisce per il bene del proprio paese, o partendo da i più piccoli un sistema scolastico che viene indebolito sempre di più e uno universitario dove spesso domina la casta o la raccomandazione e non la meritocrazia.

quietriot ha scritto:

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

È proprio questo che non capisco, sarò io c'è non ci arrivo o capisco male. Da come parli "speravo", "almeno qui", sembra che il desiderio di voler lasciare il paese sia tout court un fattore che determina la "cattiva qualità" della persona, quando ne determina solo la diversità che é ricchezza. Se fossimo / fossimo stati tutti così non ci sarebbe melting pot e si perderebbe molto di quel patrimonio che abbiamo non condividendolo, le nazioni sarebbe grandi periferie pure di gente chiusa...o almeno secondo me. Come ho già detto non é una generalizzazione visto che ci sono esempi che non la pensano nello stesso modo... E quanti sono fuori e vorrebbero tornare ma é negata loo la possibilità.

Perchè negata?

Sottopagati (ammettendo che per loro ci sia lavoro) é per loro impossibile costruirsi un futuro, instabilità politica potere in mano a chi vuole fare i propri interessi e non agisce per il bene del proprio paese, o partendo da i più piccoli un sistema scolastico che viene indebolito sempre di più e uno universitario dove spesso domina la casta o la raccomandazione e non la meritocrazia.

ora ho capito cosa intendevi! Ma perché non creano nel nostro Paese,non investono per cambiarlo? e' vero che l'iitalia non da garanzie ma non possiamo aspettare l'intervento dei politici ,noi dobbiamo proseguire,creare,inventare invece di lamentarci

È facile dirlo, ma poi quando ti trovi già adulto e con l'impossibilità di crearti una famiglia non pensi più ai sofismi. Bisogna anche ricevere una mano...é la mentalità generale che a cambiata! Sono gli elettori non gli eletti il problema, vediti il monologo di Bisio a San Remo la classe politica riflette chi la vota.

quietriot ha scritto:

È facile dirlo, ma poi quando ti trovi già adulto e con l'impossibilità di crearti una famiglia non pensi più ai sofismi. Bisogna anche ricevere una mano...é la mentalità generale che a cambiata! Sono gli elettori non gli eletti il problema, vediti il monologo di Bisio a San Remo la classe politica riflette chi la vota.

Si l'ho già visto..Lo condivido anche..ma proprio perchè siamo noi il problema non riusciamo ad andare avanti. Tu hai esordito dicendo che è "facile a dirlo" e già questo è una partenza sbagliata..nessuno può cambiare nulla con questi presupposti. Tu hai tentato prima di dire che è impossibile o ti stai fidando a ciò che ti dicono gli altri? Bisogna avere ingegno e saperlo sfruttare..da giovani. Solo così avviene un mutamento.

Ragazzi, vorrei sapere la vostra opinione riguardo i fattori da prendere in considerazione per la scelta universitaria...
Li metto qui sotto in ordine sparso... a qualcuno va di fare la propria classifica personale?
-ciò che mi piace
-ciò che mi riesce bene
-richiesta della professione nel mondo del lavoro
-sede universitaria (vicino a casa o nella città preferita... o altro criterio...)
-possibilità di entrare nel mondo del lavoro ("agganci"...)
-impegno richiesto

Inoltre... prendete in considerazione l'evoluzione delle facoltà che avete pensato di intraprendere, o solo la facoltà che vi piace maggiormente in questo periodo?

io ti consiglierei(dal momento che la scelta presto toccherà anche a me)di indirizzarti su qualcosa che ti piace e per cui sei dotata senza però trascurare la richiesta di quella determinata professione nel mondo lavorativo....ti faccio il mio esempi:appena entrata all'artistico ero intenzionata a fare moda,poi ho cambiato del tutto opinione e adesso sono indirizzata verso ingegneria(quindi non scegliere solo in base ad un periodo ma cerca di comprendere un pò tutto)...ovviamente in italia il mercato del mattone è fermo e di conseguenza non c'è grande richiesta di ingegneri però nei paesi esteri(sentivo germania tra quelli europei)soprattutto in quelli in via di sviluppo c'è grande richiesta...inoltre la bio-ingegneria è un mercato in crescita(si spera)quindi io ho basato la mia scelta su questo tenendo conto anche del fatto che dovrò studiare bene l'inglese(aimè)...anche se effettivamente ingegneria si allontana un pò dal mio corso di artistico con indirizzo beni culturali...poi per la sede universitaria penso dipenda da molti fattori in primis quello economico....verso cosa sei orientata rma??
...spero di non aver detto cavolate comunque...

myosotis ha scritto:

io ti consiglierei(dal momento che la scelta presto toccherà anche a me)di indirizzarti su qualcosa che ti piace e per cui sei dotata senza però trascurare la richiesta di quella determinata professione nel mondo lavorativo....ti faccio il mio esempi:appena entrata all'artistico ero intenzionata a fare moda,poi ho cambiato del tutto opinione e adesso sono indirizzata verso ingegneria(quindi non scegliere solo in base ad un periodo ma cerca di comprendere un pò tutto)...ovviamente in italia il mercato del mattone è fermo e di conseguenza non c'è grande richiesta di ingegneri però nei paesi esteri(sentivo germania tra quelli europei)soprattutto in quelli in via di sviluppo c'è grande richiesta...inoltre la bio-ingegneria è un mercato in crescita(si spera)quindi io ho basato la mia scelta su questo tenendo conto anche del fatto che dovrò studiare bene l'inglese(aimè)...anche se effettivamente ingegneria si allontana un pò dal mio corso di artistico con indirizzo beni culturali...poi per la sede universitaria penso dipenda da molti fattori in primis quello economico....verso cosa sei orientata rma??
...spero di non aver detto cavolate comunque...

Ma ingegneria ti piace?
Comunque... verso cosa sono orientata? Che bella domanda! Un sogno sarebbe diventare sceneggiatrice, ma ho tanti interessi e sto valutando anche per medicina (e un po' anche giurisprudenza). Ho valutato l'evoluzione del mio pensiero in questo ambito e sorrido, perché la facoltà che mi aveva portato a scegliere lo scientifico (ingegneria dei materiali) ora è stata esclusa, così come altri possibili indirizzi che ho capito non fare per me. Perché li ho scartati? Perché "ciò che mi piace" e "ciò in cui sono brava" non coincidevano, quindi adesso sto provando a considerare questi due fattori e vedere cosa salta fuori. Intanto continuo a scrivere, senza trascurare gli altri interessi e spero di decidere presto cosa studiare una volta finito il liceo. L'idea del futuro, dell'università, del lavoro mi entusiasma e sto facendo tutto il possibile per poter prendere la scelta migliore.

[quote="rma.roby"]Comunque... verso cosa sono orientata? Che bella domanda! Un sogno sarebbe diventare sceneggiatrice, ma ho tanti interessi e sto valutando anche per medicina (e un po' anche giurisprudenza). Ho valutato l'evoluzione del mio pensiero in questo ambito e sorrido, perché la facoltà che mi aveva portato a scegliere lo scientifico (ingegneria dei materiali) ora è stata esclusa, così come altri possibili indirizzi che ho capito non fare per me. Perché li ho scartati? Perché "ciò che mi piace" e "ciò in cui sono brava" non coincidevano, quindi adesso sto provando a considerare questi due fattori e vedere cosa salta fuori. Intanto continuo a scrivere, senza trascurare gli altri interessi e spero di decidere presto cosa studiare una volta finito il liceo. L'idea del futuro, dell'università, del lavoro mi entusiasma e sto facendo tutto il possibile per poter prendere la scelta migliore. [/quotebeh...sì,mi piace...o almeno a scuola facciamo comunque cose legate a quegli ambiti e mi entusiasmano,poi mi piace molto la matematica...ammetto che però ci sono anche altre opzioni...

[quote="myosotis"]

rma.roby ha scritto:

Comunque... verso cosa sono orientata? Che bella domanda! Un sogno sarebbe diventare sceneggiatrice, ma ho tanti interessi e sto valutando anche per medicina (e un po' anche giurisprudenza). Ho valutato l'evoluzione del mio pensiero in questo ambito e sorrido, perché la facoltà che mi aveva portato a scegliere lo scientifico (ingegneria dei materiali) ora è stata esclusa, così come altri possibili indirizzi che ho capito non fare per me. Perché li ho scartati? Perché "ciò che mi piace" e "ciò in cui sono brava" non coincidevano, quindi adesso sto provando a considerare questi due fattori e vedere cosa salta fuori. Intanto continuo a scrivere, senza trascurare gli altri interessi e spero di decidere presto cosa studiare una volta finito il liceo. L'idea del futuro, dell'università, del lavoro mi entusiasma e sto facendo tutto il possibile per poter prendere la scelta migliore. [/quotebeh...sì,mi piace...o almeno a scuola facciamo comunque cose legate a quegli ambiti e mi entusiasmano,poi mi piace molto la matematica...ammetto che però ci sono anche altre opzioni...

Se non ricordo male avevi parlato (scritto XD) anche di scherma, giusto?

[quote="rma.roby"]

myosotis ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Comunque... verso cosa sono orientata? Che bella domanda! Un sogno sarebbe diventare sceneggiatrice, ma ho tanti interessi e sto valutando anche per medicina (e un po' anche giurisprudenza). Ho valutato l'evoluzione del mio pensiero in questo ambito e sorrido, perché la facoltà che mi aveva portato a scegliere lo scientifico (ingegneria dei materiali) ora è stata esclusa, così come altri possibili indirizzi che ho capito non fare per me. Perché li ho scartati? Perché "ciò che mi piace" e "ciò in cui sono brava" non coincidevano, quindi adesso sto provando a considerare questi due fattori e vedere cosa salta fuori. Intanto continuo a scrivere, senza trascurare gli altri interessi e spero di decidere presto cosa studiare una volta finito il liceo. L'idea del futuro, dell'università, del lavoro mi entusiasma e sto facendo tutto il possibile per poter prendere la scelta migliore. [/quotebeh...sì,mi piace...o almeno a scuola facciamo comunque cose legate a quegli ambiti e mi entusiasmano,poi mi piace molto la matematica...ammetto che però ci sono anche altre opzioni...

Se non ricordo male avevi parlato (scritto XD) anche di scherma, giusto?

scusa se rispondo solo adesso...mille impegni..comunque sì,ci sarebbe anche l'opzione scherma...però anche quella è da valutare molto bene perchè come tutte le cose ci sono mille pro e contro...ma sarebbe bello