La scrittura, uno strumento per emozionarsi

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Oh, che bella domanda...
Mi innamoro di un racconto quando i personaggi escono dalle pagine e mi accompagnano nella vita quotidiana: quando mi sembra di averli accanto o di vederli nelle persone vicino a me. Non è semplicemente dire: "Ah, questa persona somiglia al protagonista", è proprio come se un personaggio fosse uscito dal libro... Raramente accade questo, ma per me quei racconti hanno un carattere unico (e se mi innamoro, DEVE avere qualcosa di unico XD). Altro aspetto fondamentale è lo stile: la trama può essere interessante e la grammatica perfetta (altro parametro importantissimo), ma se mentre leggo controllo "quante pagine mancano"... no, non potrò mai innamorarmi di quel racconto.
Per quanto riguarda le poesie... mi piacciono particolarmente quando si rivelano un'immersione in un caleidoscopio di immagini, quando riescono a cogliere determinati stati d'animo dell'uomo o particolari momenti di attesa.
In generale, penso sia più propensa ad innamorarmi di racconti e romanzi che di poesie, ma sono pronta a ricredermi! XD

Che bella l'idea dei personaggi che ti accompagnano nella vita quotidiana!

Ombra hai fatto bene a rispondere! La mia era una domanda rivolta a tutti

E' vero, l'idea dei personaggi che vivono con noi è molto profonda e interessante. Ed è quanto mai vera se pensiamo che anche nell'apparente solitudine il personaggio di un racconto, di una poesia, di un libro può essere con noi. In questo momento sono fisicamente sola davanti al computer, ma Melina, la protagonista di una storia che ho letto ieri sera, è qui accanto a me. E' nella mia mente. E' nel mio modo di essere e di fare che si abbraccia a lei. E' lo specchio di me. Vi capita?

Sì, a volte sì (con i racconti che hanno "una marcia in più"). Lo definirei quasi un processo osmotico. Il tipico esempio che fanno i libri di scienze è quello del sale che attraversa una membrana semipermeabile per passare dalla soluzione a concentrazione maggiore a quella a concentrazione minore. Trasportando questa idea nel rapporto lettore-personaggi di un racconto, si può osservare che se una determinata caratteristica è più presente nel personaggio che in noi, questa tenderà a fluire attraverso le pagine e giungere a noi. Ma se i personaggi si possono identificare con le loro caratteristiche, abilità, passioni e queste entrano in noi, non possiamo dunque concludere che è il personaggio stesso ad uscire dalle pagine e accompagnarci nella nostra vita quotidiana?

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Oh, che bella domanda...
Mi innamoro di un racconto quando i personaggi escono dalle pagine e mi accompagnano nella vita quotidiana: quando mi sembra di averli accanto o di vederli nelle persone vicino a me. Non è semplicemente dire: "Ah, questa persona somiglia al protagonista", è proprio come se un personaggio fosse uscito dal libro... Raramente accade questo, ma per me quei racconti hanno un carattere unico (e se mi innamoro, DEVE avere qualcosa di unico XD). Altro aspetto fondamentale è lo stile: la trama può essere interessante e la grammatica perfetta (altro parametro importantissimo), ma se mentre leggo controllo "quante pagine mancano"... no, non potrò mai innamorarmi di quel racconto.
Per quanto riguarda le poesie... mi piacciono particolarmente quando si rivelano un'immersione in un caleidoscopio di immagini, quando riescono a cogliere determinati stati d'animo dell'uomo o particolari momenti di attesa.
In generale, penso sia più propensa ad innamorarmi di racconti e romanzi che di poesie, ma sono pronta a ricredermi! XD

Che bella l'idea dei personaggi che ti accompagnano nella vita quotidiana!

Ombra hai fatto bene a rispondere! La mia era una domanda rivolta a tutti

E' vero, l'idea dei personaggi che vivono con noi è molto profonda e interessante. Ed è quanto mai vera se pensiamo che anche nell'apparente solitudine il personaggio di un racconto, di una poesia, di un libro può essere con noi. In questo momento sono fisicamente sola davanti al computer, ma Melina, la protagonista di una storia che ho letto ieri sera, è qui accanto a me. E' nella mia mente. E' nel mio modo di essere e di fare che si abbraccia a lei. E' lo specchio di me. Vi capita?

Si,spesso e volentieri. Ci sono personaggi che ritornano frequentemente nella mia vita quotidiana non solo di libri,ma anche di film.Vi è mai capitato di andare al cinema e continuare a pensare interrottamente al personaggio del film?
la sensazione è proprio quella..si cerca di poter "parlare" col personaggio a volte anche perchè noi stessi ci immedesimiamo in lui. La caratteristica del cinema è proprio quella di far distaccare dalla realtà e poter vivere una storia diversa ma una volta terminato il film noi continuiamo a rifletterci su come se fossimo stati i diretti interessati della vicenda.Inoltre credo che la magia dei libri o dei film secondo me sia proprio questa.

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Non esiste qualcosa di particolare. Mi deve coinvolgere. Ho terminato molti libri anche solo dopo aver letto un solo rigo. C'è qualcosa che mi deve trasportare nella realtà-libro e deve riuscire a trattenermi li e soprattutto ad accrescere in me la voglia di proseguire. Questa è una mia pecca. Ecco perchè non sono riuscita a leggere molti lavori quest'anno. Inoltre detesto le descrizioni infinite degli ambienti che,a parer mio ,se non connessi a qualche indizio particolare annoiano.

mietta ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Non esiste qualcosa di particolare. Mi deve coinvolgere. Ho terminato molti libri anche solo dopo aver letto un solo rigo. C'è qualcosa che mi deve trasportare nella realtà-libro e deve riuscire a trattenermi li e soprattutto ad accrescere in me la voglia di proseguire. Questa è una mia pecca. Ecco perchè non sono riuscita a leggere molti lavori quest'anno. Inoltre detesto le descrizioni infinite degli ambienti che,a parer mio ,se non connessi a qualche indizio particolare annoiano.

Terminato? Nel senso che li hai letti molto velocemente o che non sei riuscita a finirli?
Io invece amo le descrizioni dettagliate degli ambienti, anche se non connesse a particolare alcuno. Mi sembra quasi di riuscire a sentire il profumo del mare, la sabbia bollente sotto i piedi e una fresca brezza che mi accarezza il volto...

Red_thorn ha scritto:

mietta ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Non esiste qualcosa di particolare. Mi deve coinvolgere. Ho terminato molti libri anche solo dopo aver letto un solo rigo. C'è qualcosa che mi deve trasportare nella realtà-libro e deve riuscire a trattenermi li e soprattutto ad accrescere in me la voglia di proseguire. Questa è una mia pecca. Ecco perchè non sono riuscita a leggere molti lavori quest'anno. Inoltre detesto le descrizioni infinite degli ambienti che,a parer mio ,se non connessi a qualche indizio particolare annoiano.

Terminato? Nel senso che li hai letti molto velocemente o che non sei riuscita a finirli?
Io invece amo le descrizioni dettagliate degli ambienti, anche se non connesse a particolare alcuno. Mi sembra quasi di riuscire a sentire il profumo del mare, la sabbia bollente sotto i piedi e una fresca brezza che mi accarezza il volto...

dipende dal tipo di descrizione, logicamente.... personalmente mi piacciono abbastanza le descrizioni, anche se dopo un pò, se sono troppo lunghe e dettagliate, possono finire per stancare... Ho adorato le sequenze descrittive di Tolkien e di D'Annunzio, sono delle perle **

Merito un'esecuzione pubblica per non essere capitata prima qui (?)

Andrò per ordine

Cos'è Scrivoanchio per me? Cosa continua ad essere... ?
Scrivoanchio è un mondo a se'. Il mondo in cui esistono persone che si soffermano sulle parole, ne assaporano il gusto, se le rigirano fra se', le studiano, le assemblano, spesso amandosi e amando quest'attività, nel creare racconti, pezzi di anime, frammenti di quotidiano e di straordinario...
Scrivoanchio è un non-luogo. Perchè esiste solo qui, sul digitale, e al tempo stesso in tutte le case dei suoi partecipanti. Scrivoanchio può essere casa, perchè non se ne trovano tante di persone come queste, appassionate di scrittura e lettura, che non si accontentano dello strato superficiale delle cose ma scavano, scavano...
Scavano, e il più delle volte lo fanno insieme. Scrivoanchio è dunque scavare insieme, incontrarsi, conoscersi, scrutarsi, studiarsi. Scrivoanchio è staccare dalla propria quotidianità e passare un po' di tempo a galleggiare tra diversi pezzi d'arte con persone che potresti non vedere mai...

Oppure sì.


E' questo ed altro, è scoprire pareri, è entusiasmarsi, è mostrarsi...



Cosa mi fa innamorare di un racconto? ... Beh... lui. Partiamo dal presupposto che non so spiegarmi tutte le cose che mi piacciono e mi appassionano (e sono tante) nel racconto (o nel libro, o nella frase, in tutto ciò che sia formato da più di due lettere in fila insomma) dev'esserci il toque, la scintilla, unsaporeunprofumounsuonounoschiantoungemitounsilenziounnulla che mi dica: fermati. Che mi faccia capire che ho trovato una delle cose che avrei voluto scrivere io stessa o che desideravo trovare da tempo. (In questo momento illuminato solitamente riesco a conservare la lucidità di segnarmi la frase, o il concetto, in questione, laddove possibile xD). Amo un racconto/libro quando lo trovo perfetto nei suoi equilibri (o disequilibri), quando mi accorgo che s'è impossessato di me, che mi riempie la testa, di bellezza, al punto da stordirmi. Da farmi pensare, da rimanere a fissarne la copertina accarezzandola, ancora un po' incredula. Me ne accorgo quando fisso le parole, e sussurro: geniale. Quando trovo un giusto tocco di follia, anche. Follia, leggerezza, o paradosso. A volte invece, non me lo so spiegare e basta. Dopotutto un sacco di gente s'innamora di persone che oggettivamente potrebbe anche considerare non adatte. Eppure capita. Significa forse che proprio inadatte non sono. (OT, di questo potrei parlarne nel topic sul romanticinismo o.ò)


Quanto alle poesie... in genere è un amore a prima vista. Una poesia mi cattura, oppure no. Non esistono se non raramentissimamente (?) mezzi termini. Sono terribilmente soggettive, ecco perchè in genere mi rifiuto di commentare/criticare poesie. Se poi una mi piace in particolar modo, sono capace di farne un esame attento... tutto mio. La ripercorro, la descrivo nei viaggi che m'ispira, nei pensieri che mi fa sognare... E questa cosa è abbastanza rara perchè tipo dal commento alla poesia nasce una poesia XD è buffo. Ma vero.

Scrivoanchio per me?
Un universo di cui mi sono innamorata l'anno scorso, che mi è piaciuto e in cui ho deciso di rimanere. Grazie a questo concorso.. che poi, diciamocela tutta, dopo un po' ti dimentichi addirittura che questo è un concorso, perchè ti prendono cose molto più rilevanti di un premio, vale a dire la condivisione, le nuove amicizie, gli argomenti di cui magari con le persone che frequenti di solito non puoi discutere.. Ecco. Diciamo allora grazie a questa esperienza, perchè di esperienza si tratta, e perchè mi sembra che sia un termine che possa comprendere e contenere un po' tutte le sfaccettature di Scrivoanchio, non solo si possono fare tutte queste cose, ma si può anche crescere e maturare. Si possono conoscere nuovi gruppi musicali, nuovi libri, nuovi film, nuove ricette... E persone meravigliose. Io l'anno scorso ho avuto la possibilità di conoscerne almeno una trentina, di queste persone meravigliose... Trentadue tra ragazzi e ragazze, per la precisione, che hanno tutte contribuito a rendermi la persona diversa che sono ora. Perchè diversa? Perchè Scrivoanchio, come tutte le esperienze degne di questo nome, ti cambia. Non sono certa di essere cambiata soltanto in meglio, sono sicuramente molto più nostalgica di prima, e malinconica anche, ma questo è per una predisposizione, un'esca, per citare lo Zio Petrarca, che già avevo nel cuore, pronta ad infiammarsi se posta a contatto di questi sentimenti. Quello che è certo è che mi piaccio molto di più, che ho fatto pace con me stessa sotto diversi aspetti e che, cosa più importante, ho trovato una casa a cui tornare ogni volta che ne sento il bisogno, e degli amici di quelli che aspetti di incontrarne di fatti così da tutta la vita. Il che è positivo. Molto positivo. Ah, altra cosa ben poco trascurabile è che, da quel 21 luglio, ho cominciato a provare una felicità pazzesca, che provo tutt'ora nello scrivere a quelle persone con cui ho condiviso una delle settimane più belle della mia vita.

Perdonate lo sproloquio, ma era da tanto che volevo dirlo

Toska ha scritto:

Scrivoanchio per me?
Un universo di cui mi sono innamorata l'anno scorso, che mi è piaciuto e in cui ho deciso di rimanere. Grazie a questo concorso.. che poi, diciamocela tutta, dopo un po' ti dimentichi addirittura che questo è un concorso, perchè ti prendono cose molto più rilevanti di un premio, vale a dire la condivisione, le nuove amicizie, gli argomenti di cui magari con le persone che frequenti di solito non puoi discutere.. Ecco. Diciamo allora grazie a questa esperienza, perchè di esperienza si tratta, e perchè mi sembra che sia un termine che possa comprendere e contenere un po' tutte le sfaccettature di Scrivoanchio, non solo si possono fare tutte queste cose, ma si può anche crescere e maturare. Si possono conoscere nuovi gruppi musicali, nuovi libri, nuovi film, nuove ricette... E persone meravigliose. Io l'anno scorso ho avuto la possibilità di conoscerne almeno una trentina, di queste persone meravigliose... Trentadue tra ragazzi e ragazze, per la precisione, che hanno tutte contribuito a rendermi la persona diversa che sono ora. Perchè diversa? Perchè Scrivoanchio, come tutte le esperienze degne di questo nome, ti cambia. Non sono certa di essere cambiata soltanto in meglio, sono sicuramente molto più nostalgica di prima, e malinconica anche, ma questo è per una predisposizione, un'esca, per citare lo Zio Petrarca, che già avevo nel cuore, pronta ad infiammarsi se posta a contatto di questi sentimenti. Quello che è certo è che mi piaccio molto di più, che ho fatto pace con me stessa sotto diversi aspetti e che, cosa più importante, ho trovato una casa a cui tornare ogni volta che ne sento il bisogno, e degli amici di quelli che aspetti di incontrarne di fatti così da tutta la vita. Il che è positivo. Molto positivo. Ah, altra cosa ben poco trascurabile è che, da quel 21 luglio, ho cominciato a provare una felicità pazzesca, che provo tutt'ora nello scrivere a quelle persone con cui ho condiviso una delle settimane più belle della mia vita.

Perdonate lo sproloquio, ma era da tanto che volevo dirlo

Carly, ti sommergerei di cuori.

di cioccolato, ovviamente

phos. ha scritto:

Carly, ti sommergerei di cuori.

di cioccolato, ovviamente

Cuori cioccolatosi ricambiati

Red_thorn ha scritto:

mietta ha scritto:

Feldia (o Faida?) ha scritto:

Red_thorn, è bello riconoscere, attraverso le tue parole, che la scrittura può rappresentare un potente mezzo per unire le persone e per condividere vissuti ed emozioni

cos'è che ti-vi fa innamorare di un racconto o di una poesia?

Non esiste qualcosa di particolare. Mi deve coinvolgere. Ho terminato molti libri anche solo dopo aver letto un solo rigo. C'è qualcosa che mi deve trasportare nella realtà-libro e deve riuscire a trattenermi li e soprattutto ad accrescere in me la voglia di proseguire. Questa è una mia pecca. Ecco perchè non sono riuscita a leggere molti lavori quest'anno. Inoltre detesto le descrizioni infinite degli ambienti che,a parer mio ,se non connessi a qualche indizio particolare annoiano.

Terminato? Nel senso che li hai letti molto velocemente o che non sei riuscita a finirli?
Io invece amo le descrizioni dettagliate degli ambienti, anche se non connesse a particolare alcuno. Mi sembra quasi di riuscire a sentire il profumo del mare, la sabbia bollente sotto i piedi e una fresca brezza che mi accarezza il volto...

Non sono riuscita a finirli per come la intendi tu:)

Ma vogliamo parlare di questi ultimi giorni di attesa?

Mi stanno dando da pensare, parecchio, alle qualità messe in gioco da ognuno di noi, chi più e chi meno. Oltre al fatto che mi spaventa Feldia ma credo che questo sia normale da queste parti! Cosa ne emerge nella mia testa? Beh mi viene da pensare anche a cosa è scrivoanchio per me: forse è un viaggio verso una conoscenza più pura delle mie possibilità attraverso le critiche, positive e negative, che ho ricevuto! Vivevo in uno stato di egocentrismo che di certo non mi faceva bene ma una ragazza, di queste parti, mi ha aiutato ad uscirne, in un certo senso!

Scrivoanchio significa Umanità e prescrive a noi le varie sfumature più colte e dirette della vita di uomini che si chiedono com'è che funziona tutto questo.

Scrivoanchio è un'opportunità per noi giovani d'uscire dall'anonimato, e per mostrare che i migliori maestri possiamo essere noi.
E per questo ve ne sono grata.

Scrivoanchio? Questi ultimi giorni di attesa?
Se ripenso a tutto quello che ho vissuto in questi mesi all'interno di questa comunità... beh, non riesco a trattenere un sorriso. Sento di essere migliorata sotto diversi punti di vista: scrittura, capacità critiche e direi anche come persona.
Vorrei ringraziare (probabilmente troverete miei ringraziamenti anche in altri topic XD) tutti i ragazzi e le ragazze che ho avuto la possibilità di conoscere sul Forum: ho trovato tante persone gentili, disponibili, piene di energia. Sento di essere cresciuta con tutti i voi, e per questo non si troveranno mai parole per ringraziare abbastanza.
Un grazie (ma anche più di uno!) A Feldia, alla redazione, al Director, a chi ha reso possibile il concorso e il Forum!
...forse ho dimenticato qualcuno, ma ci sono ancora un po' di giorni per ulteriori ringraziamenti!

Vorrei fare un augurio a tutti: che questi non siano "gli ultimi giorni" di scrivoanchio, ma che ce ne siano ancora molti!

Leggendo quest'ultimi post mi sono emozionata.davvero. Non sono l'unica allora a pensarla cosi..
Ora non voglio ripetere ciò che già detto da voi o fare la "lecchina". Vi espongo semplicemente la mia come è usuale fare in questo forum.
:)Sarò sincera come ho sempre fatto non risparmiando nessuno
Ultimamente ho riflettuto tanto. Mi sono inscritta da fine Gennaio a questo forum e sono davvero felice di averlo fatto. I primi giorni ero timida,impacciata e non finivo mai di scoprire nuovi topic.Mi limitavo a leggere i commenti degli altri poi pian piano ho iniziato a commentare e ora addirittura cerco di rendervi partecipi di ciò che mi accade,di condividere con voi i miei problemi o altro. Inizialmente mi sono inscritta perché una delle clausole per "avere le carte in regola" diceva: Partecipazione al forum obbligatoria!
Ero titubante e scettica nei confronti di questo cosmo. Perché condividere con degli sconosciuti le mie idee? Allora a fatica e per"obbligo" ho iniziato a lasciare miei post. Giorno dopo giorno ho notato domande strane da parte dei miei genitori del genere:
Anche stasera su scrivoanchio? Ma cosa dici? Ci tieni davvero a questo concorso?
Così ho capito che ormai era una sorta di droga perché mi teneva attaccata al pc o al cellulare. Aprivo ogni giorno l'email,salvo imprevisti, ed ero curiosa delle vostre risposte. Ho iniziato a nutrire amore per "voi" nel momento in cui mi sono levata la corazza e mi sono aperta,non temendo più il giudizio altrui. Vedevo i veterani molto compatti e mi sentivo un pesce fuor d'acqua nonostante cercassi di inserirmi nel gruppo ,col tempo poi ho capito che non dovevo limitarmi a me stessa ma dovevo ampliare i miei orizzonti e proporre/ condividere con voi.
In seguito è iniziata la fase del commento dei nostri racconti ed è allora che è incominciata la parte ardua.Commenti negativi e positivi da "inghiottire" e non sempre è stato semplice perché credo in quello che faccio e sono anche una persona abbastanza sensibile anche se cerco di difendermi al meglio. Non ero abituata ad accettare e ricevere critiche così acute. Anche questo, col tempo,ho imparato ad approvarlo e devo dire che il mio senso critico ha subito una discreta evoluzione e mi sono divertita molto a leggere e commentare a mia volta.
Una grande particolarità di questo forum è senz'altro la capacità di proporre ai ragazzi sempre sfide nuove. Ora ad esempio sono personalmente impegnata nel lavoro di commento dei finali per il racconto in rete. L'unica cosa inquietante è sapere di essere controllati.
Dire che sono mutata sicuramente a parer mio è eccessivo ma io ho riscoperto nuove forme di scrittura come la poesia o compreso diversi miei lati del carattere a me stessa ignoti. Ho imparato ...perchè su questo forum si discute tanto e di qualsiasi argomento. Ero sempre aggiornata su ciò che mi circondava, ciò che era avvenuto o doveva ancora accadere e questo è importante per la nostra formazione culturale.
Non voglio essere diplomatica,ci tengo a sottolineare una cosa: il tempo impiegato su questo forum è stato costruttivo. E' stato un viaggio che spero non termini giovedì perché ho deposto su questo forum molte energie e speranze. Vorrei dimostrare a me stessa che posso farcela. Dopo questo excursus vorrei ritornare all'affermazione iniziale.
Ho riflettuto sul mio viaggio e finora mi ritengo soddisfatta. Certo se potessi tornare indietro qualcosa la cambierei ma sicuramente altri errori mi avrebbero coinvolto.
Ho riso leggendo alcuni post bizzarri,ho "pianto" quando molti non hanno apprezzato il mio racconto,ho rafforzato la mia capacità di superare i limiti ,mi sono confrontata con interlocutori adolescenti come me(questo l'ho apprezzato molto),intelligenti e colti ,capaci di discutere e riflettere riguardo a problemi,passioni,soluzioni,tutto.. mi sono anche arrabbiata talvolta,divertita quando ho fatto volantinaggio,quando mi hanno intervistato o quando molti mi contattavano e mi dicevano : ti ho votato!. Ho stressato tanto tutti coloro che mi circondano perché sono una ragazza un po' scrupolosa e ansiosa.
E ora so che molti sanno cosa scrivo e questo per me è fondamentale.Inoltre so che quasi tutto il Paese ,dopo tutto il sostegno che mi ha dato,depone speranza in me e non voglio deludere nessuno. Ripeto non voglio deludere soprattutto me stessa. Dopo tre mesi durante i quali i propri pensieri si sono maggiormente concentrati su questo concorso è inesplicabile la delusione che si prova se gli obiettivi prefissati non si raggiungono. Comunque vada l'esperienza sarà indimenticabile perché scrivoanchio non è solo un concorso, è un viaggio attraverso se stessi e il proprio mondo,quello dei giovani! Grazie a tutti.

P.s.
Scusate la lunghezza e non so se questo fosse il topic adatto ma visto che molti hanno detto la loro ,anch'io ho voluto illustrarvi il mio punto di vista

Scrivonachi nella mia testa è una specie di pizza cittadina dove ci sono vari gruppetti che dicutono amichevolmente: si conoscono persone, personalità ci si mette in discussione, si ride, si parla seriamente... è questa una cosa chemi ha colpito, l'atmosfera di amicizia che pervade lo schermo quando sto su questo sito, è incredibilmente piacevole...

Citazione :

una specie di pizza cittadina dove ci sono vari gruppetti che dicutono amichevolmente

E no, mi ero prisciata per la similitudine della pizza!

Disinfinito Cinque ha scritto:

Scrivonachi nella mia testa è una specie di pizza cittadina dove ci sono vari gruppetti che dicutono amichevolmente: si conoscono persone, personalità ci si mette in discussione, si ride, si parla seriamente... è questa una cosa chemi ha colpito, l'atmosfera di amicizia che pervade lo schermo quando sto su questo sito, è incredibilmente piacevole...

Ma... m'è nata la voglia di pizza! Il tuo errore ha fregato anche me D:

Chi scrive bene non può essere una brutta persona... e neanche una persona brutta. Sono l'unica ad avere questo pensiero?

specifico: con "scrive bene" intendo dire che piace a noi, molto soggettivamente.

Per "brutta persona" intendi caratterialmente secondo gli standard della società o per un'opinione personale su, per esempio, un drogato/violento ecc...?
Comunque è vero che la scrittura rispecchia molto dello scrittore, ma non credo a tal punto da offrircene un ritratto... Voglio dire, se io parlo di un omicidio (com'è accaduto per il finale del racconto in rete) non credo di poter essere considerata una violenta... cioè, lo spero
... E fu così che spostarono la discussione nel topic sulla psicologia ò_ò (Magari ce ne potrebbero parlare Betsy o Feldia)
Riguardo la "persona brutta"... Che vuol dire? La bellezza è molto soggettiva (a me può piacere un ragazzo che il resto della scuola ritiene un... non proprio una bellezza ecco, o viceversa), ma la mente di una persona non è poi molto correlata alla sua bellezza esteriore (senza sfociare nel narcisismo ecc..) ^^ " Insomma, la scrittura è un'arte libera, che "non guarda in faccia a nessuno" (è il caso di dire xD) altrimenti starei messa abbastanza male ^^"... Comunque spiegami meglio il tuo punto di vista, credo di aver frainteso

Giusto giusto penso sia il caso di puntualizzare.
E' una cosa che ho notato da qualche tempo a questa parte. Avevo già detto che con "scrive bene" intendo dire che mi piace come scrive. Ecco, se poi penso alla scrittore:

Brutta persona: ok, "brutta" è un po' esagerato... era per fare il "gioco" di parole tra brutta persona e persona brutta. Ok, di questo non importa a nessuno quindi vado avanti. XD Più che "non è una brutta persona" forse sarebbe stato meglio dire che è una persona piacevole, con cui mi trovo bene. Direi che si può parlare proprio di una bella persona, nel senso che è carica di vita, di passioni, di sentimenti; una persona che vorremmo conoscere meglio, ecco.

Persona brutta: Qui mi riferivo all'apparenza. siamo d'accordo quando dici che non possiamo avere un ritratto (o comunque non un ritratto dettagliato) dello scrittore basandoci su ciò che scrive. Non so, mi sembra strano e adesso non vorrei essere fraintesa... diciamo che se leggo qualcosa e mi piace, poi vedo l'autore/autrice e diciamo che anche se non è miss italia (o corrispondente maschile), per me non si può considerare comunque "brutto/a". Sto parlando in generale, non è che mi innamoro di tutti gli autori che mi piacciono...

Ecco, adesso mi è venuta in mente una frase che forse spiega meglio: Chi scrive bene non può essere veramente brutto.

Non so se ho chiarito o se ingarbugliato ancora di più la questione già di per sè contorta... non vorrei sembrare superficiale...

Citazione :

Persona brutta: Qui mi riferivo all'apparenza. siamo d'accordo quando dici che non possiamo avere un ritratto (o comunque non un ritratto dettagliato) dello scrittore basandoci su ciò che scrive. Non so, mi sembra strano e adesso non vorrei essere fraintesa... diciamo che se leggo qualcosa e mi piace, poi vedo l'autore/autrice e diciamo che anche se non è miss italia (o corrispondente maschile), per me non si può considerare comunque "brutto/a". Sto parlando in generale, non è che mi innamoro di tutti gli autori che mi piacciono...

Intendi gli stereotipi? Così come un cacciaboschi dev'essere come Hagrid e una principessa dev'essere per forza bella? (Chi l'ha detto che le principesse devono essere belle? Si diventa principessa per via ereditaria, potrebbe benissimo nascere una principessa con brufoli, nei, denti storti, viso tondo ecc...)

Simona 2.0 ha scritto:

Citazione :

Persona brutta: Qui mi riferivo all'apparenza. siamo d'accordo quando dici che non possiamo avere un ritratto (o comunque non un ritratto dettagliato) dello scrittore basandoci su ciò che scrive. Non so, mi sembra strano e adesso non vorrei essere fraintesa... diciamo che se leggo qualcosa e mi piace, poi vedo l'autore/autrice e diciamo che anche se non è miss italia (o corrispondente maschile), per me non si può considerare comunque "brutto/a". Sto parlando in generale, non è che mi innamoro di tutti gli autori che mi piacciono...

Intendi gli stereotipi? Così come un cacciaboschi dev'essere come Hagrid e una principessa dev'essere per forza bella? (Chi l'ha detto che le principesse devono essere belle? Si diventa principessa per via ereditaria, potrebbe benissimo nascere una principessa con brufoli, nei, denti storti, viso tondo ecc...)

In che senso gli stereotipi? Scusami sono stanca e forse mi sfugge come si collega al discorso precedente... Nel senso che nel valutare l'apparenza fisica di un'autore/autrice non ci si basa sugli stereotipi?

Sono fiera di ciò che sto creando con il diario della sperimentazione...
Chi dice che al punto devo smettere di scrivere? Quasi quasi continuo a narrare ancora un po'.