Estemporanea di scrittura

Caterina camminava a piedi nudi sulla fredda sabbia. Il suo vestitino leggero color terra di Siena si confondeva con il marrone puntiforme della spiaggia: pareva che non indossasse nulla, che fosse vestita della rena stessa. Aspettava la nave.
La prua solcava la superficie piatta del mare. A poppa lo spettacolo era affascinante: cielo e mare formavano un binomio grigiazzurro terso ed uniforme mentre proprio nel mezzo il Sole vi affondava lentamente. A Pierre, che era a prua, quel sublime spettacolo non era dato. Aveva gli occhi intensamente verdi. Dalla sua sacca da marinaio era sbucata l’armonica. Accostata delicatamente alle labbra, la melodia dello strumento argenteo si fuse con quella semplice e insieme complessa del mare, bella e insinuante.
Sulla spiaggia Caterina udiva la melodia. Le sue lacrime tradivano l’emozione. I morbidi capelli scuri che le ricoprivano la nuca ricadevano sul collo in fluenti boccoli corvini, alzati come teneri cirri dalla brezza marina. Sui faraglioni vicini, il mare lambiva le rocce incessantemente, alternando delicate carezze a violenti schiaffi salati. Il vento e il mare partecipavano commossi alla perorazione che giungeva spontanea dal cuore della ragazza. Ormai Caterina era vicinissima alla riva: i suoi piedi nudi sfioravano l’acqua gelida. La melodia si avvicinava ancora, inarrestabile, insieme con la nave. Aveva superato la violenza stonata della nave e il sibilo della tagliente arietta notturna.
Mancava poco, pochissimo. Ormai poteva scorgere Pierre, sì, dall’alto della prua la osservava. La osservava e rideva. Rideva con gli occhi colore dei prati. La nave giunse più vicina alla spiaggia: finalmente il ponte venne calato.

Socrates IV ha scritto:

Caterina camminava a piedi nudi sulla fredda sabbia. Il suo vestitino leggero color terra di Siena si confondeva con il marrone puntiforme della spiaggia: pareva che non indossasse nulla, che fosse vestita della rena stessa. Aspettava la nave.
La prua solcava la superficie piatta del mare. A poppa lo spettacolo era affascinante: cielo e mare formavano un binomio grigiazzurro terso ed uniforme mentre proprio nel mezzo il Sole vi affondava lentamente. A Pierre, che era a prua, quel sublime spettacolo non era dato. Aveva gli occhi intensamente verdi. Dalla sua sacca da marinaio era sbucata l’armonica. Accostata delicatamente alle labbra, la melodia dello strumento argenteo si fuse con quella semplice e insieme complessa del mare, bella e insinuante.
Sulla spiaggia Caterina udiva la melodia. Le sue lacrime tradivano l’emozione. I morbidi capelli scuri che le ricoprivano la nuca ricadevano sul collo in fluenti boccoli corvini, alzati come teneri cirri dalla brezza marina. Sui faraglioni vicini, il mare lambiva le rocce incessantemente, alternando delicate carezze a violenti schiaffi salati. Il vento e il mare partecipavano commossi alla perorazione che giungeva spontanea dal cuore della ragazza. Ormai Caterina era vicinissima alla riva: i suoi piedi nudi sfioravano l’acqua gelida. La melodia si avvicinava ancora, inarrestabile, insieme con la nave. Aveva superato la violenza stonata della nave e il sibilo della tagliente arietta notturna.
Mancava poco, pochissimo. Ormai poteva scorgere Pierre, sì, dall’alto della prua la osservava. La osservava e rideva. Rideva con gli occhi colore dei prati. La nave giunse più vicina alla spiaggia: finalmente il ponte venne calato.

Flavio ma questo è un estratto da un racconto? Perchè se è così, mi ha incuriosito, vorrei saperne di più E poi complimenti, è scritto davvero con uno stile molto dolce e delicato, adatto al momento.

Propongo io qualcosa adesso. E' tratto da una serie di raccontini che scrissi un po' di tempo fa.

Una volta, capitò che, nonostante fosse una bella giornata di sole, tornai a casa molto triste e depresso. E anche il giorno prima ero tornato a casa così. Come pure la settimana precedente. Come anche per tutto l’anno appena trascorso.
Così, qualcuno venne da me e mi disse:”Tieni, se vuoi essere felice, vieni nel nostro teatro e indossa questa maschera”.
Così, io, quel pomeriggio, mi recai nel teatro indicatomi da Qualcuno, e vi entrai. Era un luogo molto scuro, direi anche piuttosto tetro, ma il sipario era enorme e davvero ben illuminato. “Ehi” disse Qualcuno vedendomi entrare, rivolto a quelli della sua compagnia, “è venuto il nostro amico a trovarci! Indossa la maschera, sali sul palco e festeggiamo!”. Così, quella volta festeggiammo, ballammo, scherzammo in allegria e io mi sentii per un momento felice. Ma nei giorni successivi, una volta terminata la recita, ognuno andava per la sua strada, a lottare con i suoi demoni. Così, qualche tempo dopo chiesi a Qualcuno:”Come si chiama questo teatro?” E lui mi rispose:”Si chiama”teatro La Vita””. Così, capii cosa fosse la vita: un enorme palcoscenico dove ognuno indossa la propria maschera fingendo per un po’, o per l’eternità, di essere felice. Successe che una sera mi scocciai di quella farsa e uscii dal teatro nervoso:”Andare in giro senza maschera, non è servito; indossare la maschera non è servito. In quale perduto anfratto di questa città o di questo pianeta ti nascondi, sconosciuta felicità?” Cominciai a piangere, e in quel momento passò davanti al teatro una ragazza della mia età, che mi aveva visto agitato e mi calmò un po’. Parlammo, facemmo un giro, bevemmo un caffè, e alla fine della passeggiata mi abbracciò. E fui felice.
Senza la maschera.

Innanzitutto, complimenti per il nuovo forum! Mi piace la grafica, e l'immagine in alto e finalmente mi ci sono iscritto, dopo aver atteso che si popolasse un po'!

---

Prometto che in serata leggerò il tuo strafalcione, Socrates; ora non posso ché devo iniziare a studiare D:

Intanto volevo proporvi un mio spezzone, che ha potenzialità di divenire una storia; ditemi cosa ne pensate:

Edwin ha scritto:

Innanzitutto, complimenti per il nuovo forum! Mi piace la grafica, e l'immagine in alto e finalmente mi ci sono iscritto, dopo aver atteso che si popolasse un po'!

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Prometto che in serata leggerò il tuo strafalcione, Socrates; ora non posso ché devo iniziare a studiare D:

Intanto volevo proporvi un mio spezzone, che ha potenzialità di divenire una storia; ditemi cosa ne pensate:

"Quando il cielo smise di piangere e anche di singhiozzare e si dipinse di cobalto, Alice era appena arrivata davanti alla porta di casa. Chiuse l'ombrello e lo agitò un po' per far morire quelle gocce in un unica pozza davanti ai suoi piedi, si voltò di scatto facendo ondeggiare i capelli e cercò l'arcobaleno all'orizzonte coi suoi occhi tinti di smeraldo. A quel punto, lo vide nel cielo: splendeva coi suoi sette colori soffusi. Sorrise, di un riso malinconico e speranzoso.
Rigiratasi, osservò la cassetta della posta, la aprì ed estrasse una pila di buste rettangolari che riposava dentro quell'antro di metallo. Entrò in casa frettolosamente chiudendosi la porta alle spalle e adagiò la posta sul tavolo della cucina, per controllarla subito dopo un bagno caldo.
In camera, posata la borsa di cuoio su di una sedia, si spogliò levandosi di dosso i pantaloni di cotone beige e la camicetta bianca, poi, con delicatezza, ripose sul comodino un bracciale in pietre d'ambra, che avevano il suo stesso colore di capelli. Così, entrò in bagno e girò le manopole dell'acqua, e aspettando che diventasse calda preparò l'accappatoio. I piedi avanzarono alternandosi all'interno della vasca di ceramica non appena il tepore la soddisfò, immerse pian piano il resto del nudo corpo niveo dentro l'acqua sospirando. D'un tratto, si rilassò serrando le palpebre sugli occhi stanchi e lasciandosi cullare dal suo respiro che si udiva rumoroso.
Dopo mezz'ora, Alice ritornò in cucina per spulciare le buste riposte sul tavolo; le prese tra le mani distrattamente lasciando cadere sul pavimento l'ultima tra quelle. Se ne accorse, e così buttò l'occhio a quella lettera che attirò la sua attenzione mentre stava per riportarla insieme alle altre. Giallognola, riportava il suo nome scritto finemente sul retro."

Ale se hai tempo e voglia, daresti un'occhiata anche al mio strafalcione? XD
Comunque ho letto quello che hai scritto. Fammi indovinare, il perno della storia sarebbe il contenuto di questa misteriosa lettera?

Andrea V. ha scritto:

Edwin ha scritto:

[...]

Ale se hai tempo e voglia, daresti un'occhiata anche al mio strafalcione? XD
Comunque ho letto quello che hai scritto. Fammi indovinare, il perno della storia sarebbe il contenuto di questa misteriosa lettera?

Oddio, Andre, mi devi scusare xD Non avevo visto il tuo pezzo!
Appena posso li leggo e commento entrambi

mh.. si, dovrebbe essere il contenuto della lettera il perno, soltanto... non ancora ho ben chiaro cosa potrebbe esserci in quella busta! Ci sono varie idee... ci penserò un po'!

Salve ragazzi!
Temo di essermi iscritto solo per curiosità quest'anno, in quanto non avrò tempo sufficiente per partecipare al forum nei prossimi mesi... sono curioso di vedere però, come (e se) si sviluppa questo progetto dell'internazionalizzazione.
Buon lavoro!

P.S. "Socrates IV".. una dinastia, ormai.

P.S. x 2 Se vi chiedete cosa significhi il mio nickname, "prelapsarian" è una parola inglese non usata e praticamente sconosciuta, utilizzata giusto sporadicamente in un linguaggio esclusivamente biblico e da studi teologici. Se vogliamo essere fiscali, secondo dizionari madrelingui avanzati, indica una "characteristic of or belonging to the time or state before the fall of humankind". "Caratteristica relativa al tempo o stato precedente alla caduta dell'umanità". Mi piaceva come parola.

Flavio: mi piace, continua per caso? E' bello sia come inizio che come fine che come testo a sé xD Adoro le descrizioni che hai fatto ^_^

Andreavitorna! E' stato fantastico leggere un testo leggero, quasi spensierato, per poi ritrovarsi davanti la frase: "Così, capii cosa fosse la vita: un enorme palcoscenico dove ognuno indossa la propria maschera fingendo per un po’, o per l’eternità, di essere felice." ed essere circondati da pensieri propri, del protagonista, dello scrittore stesso. Il classico "effetto a sorpresa" che non guasta mai xD [Andrea V. ci andrà bene xD]

Ale non vale lasciarci così sulle spine, però xD Comunque, anche se rischio di diventare monotona, "mi piace" è l'unica cosa che posso dire, insieme all'apprezzamento per una trama che, seppur non ancora sviluppata (giustamente, è solo l'inizio xD) lascia fin troppo spazio all'immaginazione del lettore... vedremo come andrai avanti, sono curiosa
P.S.

Citazione :

Prometto che in serata leggerò il tuo strafalcione, Socrates

Da voi che significa "strafalcione"? Da noi vuol dire "erroraccio"

Citazione :

"Socrates IV".. una dinastia, ormai.

xD
Nella firma ci sono citazioni in arabo, inglese, tedesco e giapponese... "Località: Kosmos".. tutto ciò mi fa pensare ad una persona ben precisa xD

Simona 2.0 ha scritto:

Flavio: mi piace, continua per caso? E' bello sia come inizio che come fine che come testo a sé xD Adoro le descrizioni che hai fatto ^_^

Andreavitorna! E' stato fantastico leggere un testo leggero, quasi spensierato, per poi ritrovarsi davanti la frase: "Così, capii cosa fosse la vita: un enorme palcoscenico dove ognuno indossa la propria maschera fingendo per un po’, o per l’eternità, di essere felice." ed essere circondati da pensieri propri, del protagonista, dello scrittore stesso. Il classico "effetto a sorpresa" che non guasta mai xD [Andrea V. ci andrà bene xD]

Ale non vale lasciarci così sulle spine, però xD Comunque, anche se rischio di diventare monotona, "mi piace" è l'unica cosa che posso dire, insieme all'apprezzamento per una trama che, seppur non ancora sviluppata (giustamente, è solo l'inizio xD) lascia fin troppo spazio all'immaginazione del lettore... vedremo come andrai avanti, sono curiosa
P.S.

Citazione :

Prometto che in serata leggerò il tuo strafalcione, Socrates

Da voi che significa "strafalcione"? Da noi vuol dire "erroraccio"

Citazione :

"Socrates IV".. una dinastia, ormai.

xD
Nella firma ci sono citazioni in arabo, inglese, tedesco e giapponese... "Località: Kosmos".. tutto ciò mi fa pensare ad una persona ben precisa xD

hai visto che alla fine abbiamo trovato un compromesso sul nome, Simo? Comunque grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio "strafalcione". In effetti il mio può essere considerato tale, dato che l'ho scritto verso le 2 e mezza di notte una notte in cui non riuscivo a prendere sonno .-. Ne ho scritti altri sulla stessa falsa riga(uno addirittura sul romanticismo, ma solo per gioco eh!", se vi è piaciuto il primo magari vi faccio leggere anche gli altri

Citazione :

uno addirittura sul romanticismo

Il capo dei romanticinici che scrive un testo sul romanticismo? Questo me lo devi far leggere per forza xD
[Hai visto la mia firma? Eh? Ah? ]

Bella Flavio! *_*
E Antrè, la tua mi fa pensare al racconto di Alice di SA 2011... mai letto? :O
quanto a Prelapsarian, con quella foto intimiderai tutti, altro che ars dicendi **
Simo, che tu copi l'aggiornamento a Rosario Andrea... mi scivola proprio u.u

phos. ha scritto:

Bella Flavio! *_*
E Antrè, la tua mi fa pensare al racconto di Alice di SA 2011... mai letto? :O
quanto a Prelapsarian, con quella foto intimiderai tutti, altro che ars dicendi **
Simo, che tu copi l'aggiornamento a Rosario Andrea... mi scivola proprio u.u

Sai che ho capito chi sei solo quando hai messo il disegno? xD

*Phosfuckyeahmode:on*

lo so che non ve l'aspettavate.

ohi ohi ohi gente!!! scrivete troppo in fretta, come faccio a starvi dietro? D: premetto che Giuseppe mi ucciderà se commento qui e ancora non ho commentato dall'altra parte, ma ormai si è abituato ad aspettare ^^ comunque sia... ho letto i vostri frammenti (strafalcioni non ci sta, non potrei mai dirlo, mi sa di brutto) e devo dire ancora una volta che siete fantastici ^^
Socrates: bè, mi è sembrato di vederlo, ho sentito il mare e la musica e ho visto la luce chiara che c'era nell'aria. Scrivi davvero bene, sembrava di leggere una fiaba, di quelle dolci e dolorose come la sirenetta ^^ Bravissimo
Andrea: ok, abbiamo capito che andare per metafore è il tuo genere XD Scherzi a parte, è davvero un bel pezzo, mi piace come scrivi E ci si identifica molto, o almeno, io mi ci sono rivista moltissimo: le maschere non ti salvano, dopo un pò anzi fanno male, irritano la pelle e soprattutto l'anima che sta sotto. è un abbraccio che salva, alla fine. "[...]alla fine della passeggiata mi abbracciò. E fui felice.
Senza la maschera." ok, queste sono due righe meravigliose. u.u Grandissimo
Ale: no, ti prego, non puoi farlo finire così!! D: devi continuarlo!!! Bellissimo l'inizio, la descrizione delle goccioline d'acqua giù dall'ombrello, e che dolce il pezzo del bagno. Mi è sembrato di essere lì davvero, di vedere l'acqua aprirsi per lasciare entrare la ragazza e poi abbracciarla. Il bello è che hai raccontato di azioni così quotidiane e naturali che la gente neanche ci pensa più, (insomma, scuotere un ombrello non è nulla di eccezionale!) ma le hai rese speciali, poetiche quasi.... mi piacerebbe sapere come continua ^^

Le creature che abitavano queste scogliere, per quanto silenziose non sparivano mai completamente, lo avevo capito bene adesso. Per quanto calme aspettavano pazientemente un motivo per svegliarsi e prendersela poi con chi le aveva disturbate. Questo era accaduto? Non era forse così? Cominciai a cantare.
Michael, they have taken you away,
For you stole Trevelyan's corn,
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay


Ecco, ma scusate qui non ci si presenta? Anarchia XD io mi ero già preparata una bellissima presentazione

quietriot ha scritto:

Le creature che abitavano queste scogliere, per quanto silenziose non sparivano mai completamente, lo avevo capito bene adesso. Per quanto calme aspettavano pazientemente un motivo per svegliarsi e prendersela poi con chi le aveva disturbate. Questo era accaduto? Non era forse così? Cominciai a cantare.
Michael, they have taken you away,
For you stole Trevelyan's corn,
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay


Ecco, ma scusate qui non ci si presenta? Anarchia XD io mi ero già preparata una bellissima presentazione

Ciao Erika

E' stupenda la tua foto *.*

Eh già, purtroppo non è ancora aperto il topic per presentarsi

piratessa ha scritto:

quietriot ha scritto:

Le creature che abitavano queste scogliere, per quanto silenziose non sparivano mai completamente, lo avevo capito bene adesso. Per quanto calme aspettavano pazientemente un motivo per svegliarsi e prendersela poi con chi le aveva disturbate. Questo era accaduto? Non era forse così? Cominciai a cantare.
Michael, they have taken you away,
For you stole Trevelyan's corn,
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay


Ecco, ma scusate qui non ci si presenta? Anarchia XD io mi ero già preparata una bellissima presentazione

Ciao Erika

E' stupenda la tua foto *.*

Eh già, purtroppo non è ancora aperto il topic per presentarsi

"I'll wait for you there like a stone" dicevano gli AUdioslave e così farò...
cioè non so se avete notato i capelli fucsia siiiii o nooooo
e poi esigo anch'io il commento dello mie poche righe proprio adesso vado a commentare le vossssstre

quietriot ha scritto:

piratessa ha scritto:

quietriot ha scritto:

Le creature che abitavano queste scogliere, per quanto silenziose non sparivano mai completamente, lo avevo capito bene adesso. Per quanto calme aspettavano pazientemente un motivo per svegliarsi e prendersela poi con chi le aveva disturbate. Questo era accaduto? Non era forse così? Cominciai a cantare.
Michael, they have taken you away,
For you stole Trevelyan's corn,
So the young might see the morn.
Now a prison ship lies waiting in the bay


Ecco, ma scusate qui non ci si presenta? Anarchia XD io mi ero già preparata una bellissima presentazione

Ciao Erika

E' stupenda la tua foto *.*

Eh già, purtroppo non è ancora aperto il topic per presentarsi

"I'll wait for you there like a stone" dicevano gli AUdioslave e così farò...
cioè non so se avete notato i capelli fucsia siiiii o nooooo
e poi esigo anch'io il commento dello mie poche righe proprio adesso vado a commentare le vossssstre

Certo che lo abbiamo notato, e sono un incanto!

Citazione :

Andare in giro senza maschera, non è servito; indossare la maschera non è servito. In quale perduto anfratto di questa città o di questo pianeta ti nascondi, sconosciuta felicità?

Andre questa frase mi piace tantissimo!

Prelapsarian ha scritto:

P.S. x 2 Se vi chiedete cosa significhi il mio nickname, "prelapsarian" è una parola inglese non usata e praticamente sconosciuta, utilizzata giusto sporadicamente in un linguaggio esclusivamente biblico e da studi teologici. Se vogliamo essere fiscali, secondo dizionari madrelingui avanzati, indica una "characteristic of or belonging to the time or state before the fall of humankind". "Caratteristica relativa al tempo o stato precedente alla caduta dell'umanità". Mi piaceva come parola.

caro alessandro, sappi che a nessuno interessava di quanto fosse cresciuto il tuo genio durante quest'estate okay non è vero! Sono soltanto permalosa perchè sicuramente tutti si sono chiesti il significato del tuo nick e io sono semplicemente rimasta...QUIETRIOT (leggi come scritto :p)

Quietriot, la tua presentazione non sarà mai all'altezza della mia. Leggere per credere XD

Un tantino OT?! Credo proprio di sì, da "veterano" (che poi mica tanto, Socrates allora cos'è?) dovrei dare l'esempio. Ok, allora per farmi perdonare leggo quello che avete scritto

Mi riservo le lunghe recensioni per il futuro. Mi limiterò a una breve considerazione su ognuno

Socrates Mi piace tanto il tuo stile. Leggiadro e nobile. Parola dopo parola le immagini della spiaggia, della ragazza che camminava a piedi scalzi comparivano nella mia mente come fotogrammi.

Edwin L'attacco, ti dico con franchezza, a mio parere stona un po'. Dovresti secondo me trovare qualche altro modo metaforico per dire che stava piovendo. Il cielo che piange è ormai una metafora usata e riusata, diventata banale ( e te lo dice uno che come te ama lo stile metaforico ed è consapevole - perchè anch'io pecco spesso a proposito- che le metafore sono un'arma a doppio taglio). Per il resto non ho altro da appuntarti. Ricordo che me l'avevi già fatto leggere questo frammento.
Un'ultima cosa. Se questo è l'incipit di una storia, ti consiglio di "giocare" di più col biglietto. In che senso: devi creare più suspense riguardo la lettera, di modo che il lettore s'incuriosisca e abbia voglia di scoprire quello che dentro v'è scritto. La sola descrizione del rientro in casa della donna ( per carità, fatta bene, nulla da ridire) abbassa sin da subito l'attenzione di chi legge. Potresti anche, ma questo dipende da te, divertirti di più con la descrizione della giornata uggiosa. ( e qui il nostro caro Zafon ci viene in aiuto. E sai benissimo che basterebbero pochi aggettivi per rendere tutto più freddo e bagnato).
E qui le mie premesse di non prolissità sono già andate a funghi xD

Andreaviscrive:) Tutto positivo. Pochi appunti da farti. Forse bisognava celare un po' di più la riflessione di fondo...

Quietriot Che dire, si respira la tua esterofilia e la tua Irlanda in ogni riga

Allora.
Grazie giuseppe
Grazie Sara (tra poco pubblicherò l'altra, quella che già conosci )
Erikaaaaaa bentornata, bellissima foto e nel tuo scritto, come ha già detto Peppe, si nota tantissimo la tua STEREOFILIA(lol XD) e il tuo amore per l'Irlanda
January: no, non ho mai letto quel racconto .-.

Sarà che pubblico anch'io qualcosa, va...

E' bello che l'Irlandofilia viene fuori anche quando non è voluta a forza XD

Erika... che è quella foto truzza? xD
Lasciamoli lavorare, poveri, credo che in fondo il forum non sia ancora aperto, no? Mi sento tanto come quelle mogli/madri che si intrufolano nei luoghi di lavoro per dare il pranzo al marito/figlio

Comunque, stereofila (Andre, è una mia prerogativa questo termine, ceh ù.u xD), una sola parola: PACE ... è ciò che mi ha trasmesso il pezzo che hai postato

Andre... hai risposto a tutti quelli che hanno commentato il tuo testo tranne a me...