Sentimenti e scrittura

Domanda: secondo voi, quando un autore scrive, fino a che punto i sentimenti che caratterizzano il racconto sono dei personaggi, e fino a che punto sono dello scrittore?

Disinfinito Cinque ha scritto:

oh mio dio phos, sembra che tu ne abbia avuto delle esperienze dirette con certi tipi...

l'ho fatto

rma.roby ha scritto:

Domanda: secondo voi, quando un autore scrive, fino a che punto i sentimenti che caratterizzano il racconto sono dei personaggi, e fino a che punto sono dello scrittore?

Saprei risponderti con insicurezza, perché in quanto un artista è senza dubbio talentuoso, e in quanto penso che la virtù sia non interamente spiegabile; insomma sostengo che sia un misto non scindibile e poco distinguibile.

Demetra in Cenere ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Domanda: secondo voi, quando un autore scrive, fino a che punto i sentimenti che caratterizzano il racconto sono dei personaggi, e fino a che punto sono dello scrittore?

Saprei risponderti con insicurezza, perché in quanto un artista è senza dubbio talentuoso, e in quanto penso che la virtù sia non interamente spiegabile; insomma sostengo che sia un misto non scindibile e poco distinguibile.

Concordo! Ma a voi piace quando un autore si identifica nei suoi personaggi e non si capisce bene dove finisce uno e comincia un altro?

rma.roby ha scritto:

Demetra in Cenere ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Domanda: secondo voi, quando un autore scrive, fino a che punto i sentimenti che caratterizzano il racconto sono dei personaggi, e fino a che punto sono dello scrittore?

Saprei risponderti con insicurezza, perché in quanto un artista è senza dubbio talentuoso, e in quanto penso che la virtù sia non interamente spiegabile; insomma sostengo che sia un misto non scindibile e poco distinguibile.

Concordo! Ma a voi piace quando un autore si identifica nei suoi personaggi e non si capisce bene dove finisce uno e comincia un altro?

Sì, anche se spesso è difficile per lo scrittore stesso rimanere "imparziale", quindi in un modo o nell'altro per forza viene coinvolto nella caratterizzazione dei personaggi anche più che come un semplice "padre"

phos. ha scritto:

Disinfinito Cinque ha scritto:

oh mio dio phos, sembra che tu ne abbia avuto delle esperienze dirette con certi tipi...

l'ho fatto

ok, inizio ad avere paura dell'uomo grigio...

Simona 2.0 ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Demetra in Cenere ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Domanda: secondo voi, quando un autore scrive, fino a che punto i sentimenti che caratterizzano il racconto sono dei personaggi, e fino a che punto sono dello scrittore?

Saprei risponderti con insicurezza, perché in quanto un artista è senza dubbio talentuoso, e in quanto penso che la virtù sia non interamente spiegabile; insomma sostengo che sia un misto non scindibile e poco distinguibile.

Concordo! Ma a voi piace quando un autore si identifica nei suoi personaggi e non si capisce bene dove finisce uno e comincia un altro?

Sì, anche se spesso è difficile per lo scrittore stesso rimanere "imparziale", quindi in un modo o nell'altro per forza viene coinvolto nella caratterizzazione dei personaggi anche più che come un semplice "padre"

Concordo con simona e demetra, il personaggio è creto dall'autore che ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti le sue idee...

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

rma.roby ha scritto:

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

Secondo me l'ultimo caso può benissimo avvenire: ci sono alcuni genitori che proiettano i propri fallimenti/sogni/desideri sui figli, e se pensiamo che i personaggi che creiamo sono i figli della nostra anima, analogamente alla figura di un padre o di una madre "spingiamo" i nostri personaggi a fare ciò che noi avremmo voluto fare... Ad esempio, se un signore da piccolo voleva fare il calciatore ma non ci riesce, se da grande scrive un libro/un racconto, probabilmente il suo personaggio sarà un calciatore... (Scusate per l'esempio banale )
Certo, non è sempre così, ma potrebbe accadere
Spero di aver risposto alla tua domanda ^^ "

Simona 2.0 ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

Secondo me l'ultimo caso può benissimo avvenire: ci sono alcuni genitori che proiettano i propri fallimenti/sogni/desideri sui figli, e se pensiamo che i personaggi che creiamo sono i figli della nostra anima, analogamente alla figura di un padre o di una madre "spingiamo" i nostri personaggi a fare ciò che noi avremmo voluto fare... Ad esempio, se un signore da piccolo voleva fare il calciatore ma non ci riesce, se da grande scrive un libro/un racconto, probabilmente il suo personaggio sarà un calciatore... (Scusate per l'esempio banale )
Certo, non è sempre così, ma potrebbe accadere
Spero di aver risposto alla tua domanda ^^ "

Ma allora secondo te il personaggio finisce per coincidere con l'autore? Dalla tua risposta mi è parso di capire che tu la veda più che altro come una relazione padre (o madre) - figlio/a.

Quindi pongo un'altra domanda: secondo voi per un autore è possibile creare, andare a definire un personaggio che poco ha a che fare con lui/lei? Se sì, riuslterà meno realistico dei personaggi a lui più vicini e simili?

rma.roby ha scritto:

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

io penso che molto spesso un autore proietti nei suoi personaggio quello che non può o non riesce a essere, poi ovviamente dipende molto dalle storie e da tante altre cose messe insieme ma comunque credo che un personaggio non si allontani mai del tutto dall'autore dal genere "la foglia non cade mai lontana dall'albero"(non so se il proverbio sia proprio così..xD)

myosotis ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

io penso che molto spesso un autore proietti nei suoi personaggio quello che non può o non riesce a essere, poi ovviamente dipende molto dalle storie e da tante altre cose messe insieme ma comunque credo che un personaggio non si allontani mai del tutto dall'autore dal genere "la foglia non cade mai lontana dall'albero"(non so se il proverbio sia proprio così..xD)

Rivolgo la domanda direttamente a te e a tutti gli altri utenti del Forum: avete mai creato un personaggio che poco o nulla aveva a che fare con voi? Se sì, come è stato il risultato?

Io ci ho provato e devo dire che è stato estremamente interessante: ho provato a creare un personaggio che non c'entrasse per niente con me (ma che non fosse il mio esatto contrario... gli opposti si attraggono...XD). La definirei un'esperienza "osmotica": parte del personaggio attraversava il foglio ed arrivava a me, quasi fosse la mia "creatura" che mi trasmetteva qualcosa. Dopo un po' ero riuscita a creare un personaggio ben definito in tutti i suoi aspetti, e se cercavo di metterci qualcosa di mio mi accorgevo che "non ci stava".
Per ora è solo un personaggio a se stante, ma sto lavorando per inserirlo nel mio prossimo racconto

rma.roby ha scritto:

Rivolgo la domanda direttamente a te e a tutti gli altri utenti del Forum: avete mai creato un personaggio che poco o nulla aveva a che fare con voi? Se sì, come è stato il risultato?

Io ci ho provato e devo dire che è stato estremamente interessante: ho provato a creare un personaggio che non c'entrasse per niente con me (ma che non fosse il mio esatto contrario... gli opposti si attraggono...XD). La definirei un'esperienza "osmotica": parte del personaggio attraversava il foglio ed arrivava a me, quasi fosse la mia "creatura" che mi trasmetteva qualcosa. Dopo un po' ero riuscita a creare un personaggio ben definito in tutti i suoi aspetti, e se cercavo di metterci qualcosa di mio mi accorgevo che "non ci stava".
Per ora è solo un personaggio a se stante, ma sto lavorando per inserirlo nel mio prossimo racconto

Mmm...domanda interessante...ammetto che non ci ho mai provato...sperimenterò subito

myosotis ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Rivolgo la domanda direttamente a te e a tutti gli altri utenti del Forum: avete mai creato un personaggio che poco o nulla aveva a che fare con voi? Se sì, come è stato il risultato?

Io ci ho provato e devo dire che è stato estremamente interessante: ho provato a creare un personaggio che non c'entrasse per niente con me (ma che non fosse il mio esatto contrario... gli opposti si attraggono...XD). La definirei un'esperienza "osmotica": parte del personaggio attraversava il foglio ed arrivava a me, quasi fosse la mia "creatura" che mi trasmetteva qualcosa. Dopo un po' ero riuscita a creare un personaggio ben definito in tutti i suoi aspetti, e se cercavo di metterci qualcosa di mio mi accorgevo che "non ci stava".
Per ora è solo un personaggio a se stante, ma sto lavorando per inserirlo nel mio prossimo racconto

Mmm...domanda interessante...ammetto che non ci ho mai provato...sperimenterò subito

Sì sì, secondo me merita! Dopo facci sapere come ti è sembrato!

Parlo per me, solitamente i miei figli, vale a dire i personaggi dei miei racconti, hanno sempre almeno una caratteristica comune alla loro madre.

Ad esempio, i personaggi di Base Stizzy, il mio racconto dell'anno scorso, avevano tutti qualcosa a che fare con me, oltre al fatto di essere usciti dalla mia mente e dalla mia penna: uno scriveva, una cantava le opere liriche, uno faceva scherzi ai suoi amici, uno si sentiva in soggezione con le persone con cui non si trovava bene..

Diciamo che, quando qualcuno legge un qualcosa scritto da me, è come se prendesse in mano il mio cuore e lo vivisezionasse!

Rivolgo la domanda direttamente a te e a tutti gli altri utenti del Forum: avete mai creato un personaggio che poco o nulla aveva a che fare con voi? Se sì, come è stato il risultato?

Io ci ho provato e devo dire che è stato estremamente interessante: ho provato a creare un personaggio che non c'entrasse per niente con me (ma che non fosse il mio esatto contrario... gli opposti si attraggono...XD). La definirei un'esperienza "osmotica": parte del personaggio attraversava il foglio ed arrivava a me, quasi fosse la mia "creatura" che mi trasmetteva qualcosa. Dopo un po' ero riuscita a creare un personaggio ben definito in tutti i suoi aspetti, e se cercavo di metterci qualcosa di mio mi accorgevo che "non ci stava".
Per ora è solo un personaggio a se stante, ma sto lavorando per inserirlo nel mio prossimo racconto [/quote]

roby ma anche mettendo il contrario di quello che sei (cosa che capita anche a me) nel tuo personaggio non sei partita sempre da TE? perciò alla fine è sempre un tuo specchio, magari solo leggermente (molto) distorto...

Disinfinito Cinque ha scritto:

Rivolgo la domanda direttamente a te e a tutti gli altri utenti del Forum: avete mai creato un personaggio che poco o nulla aveva a che fare con voi? Se sì, come è stato il risultato?

Io ci ho provato e devo dire che è stato estremamente interessante: ho provato a creare un personaggio che non c'entrasse per niente con me (ma che non fosse il mio esatto contrario... gli opposti si attraggono...XD). La definirei un'esperienza "osmotica": parte del personaggio attraversava il foglio ed arrivava a me, quasi fosse la mia "creatura" che mi trasmetteva qualcosa. Dopo un po' ero riuscita a creare un personaggio ben definito in tutti i suoi aspetti, e se cercavo di metterci qualcosa di mio mi accorgevo che "non ci stava".
Per ora è solo un personaggio a se stante, ma sto lavorando per inserirlo nel mio prossimo racconto

roby ma anche mettendo il contrario di quello che sei (cosa che capita anche a me) nel tuo personaggio non sei partita sempre da TE? perciò alla fine è sempre un tuo specchio, magari solo leggermente (molto) distorto...[/quote]

Non ci avevo pensato... Più che uno specchio potrebbe essere un lato di me che magari ignoro... Comunque la tua osservazione mi piace molto! Ci devo pensare bene... Pensa che strano (e affascinante!) se anche un personaggio che sembra l'opposto in realtà è più simile a noi di quanto crediamo?

Disinfinito Cinque ha scritto:

roby ma anche mettendo il contrario di quello che sei (cosa che capita anche a me) nel tuo personaggio non sei partita sempre da TE? perciò alla fine è sempre un tuo specchio, magari solo leggermente (molto) distorto...

Ma fratellino te le sogni la notte ste domande?!?...si vede proprio che fai poche ore a scuola che hai tutto questo tempo per pensare queste cose contorte apparte gli scherzi penso che sia così anche perchè in fondo non conosciamo perfettamente tutto di noi stessi o magari noi pensiamo che siamo in un modo mentre altri ci vedono diversamente quindi alla fine si ritorna sempre a "il frutto non cade lontano dall'albero "

myosotis ha scritto:

Disinfinito Cinque ha scritto:

roby ma anche mettendo il contrario di quello che sei (cosa che capita anche a me) nel tuo personaggio non sei partita sempre da TE? perciò alla fine è sempre un tuo specchio, magari solo leggermente (molto) distorto...

Ma fratellino te le sogni la notte ste domande?!?...si vede proprio che fai poche ore a scuola che hai tutto questo tempo per pensare queste cose contorte apparte gli scherzi penso che sia così anche perchè in fondo non conosciamo perfettamente tutto di noi stessi o magari noi pensiamo che siamo in un modo mentre altri ci vedono diversamente quindi alla fine si ritorna sempre a "il frutto non cade lontano dall'albero "

Mi piace questo "non conosciamo perfettamente tutto di noi stessi"
Quindi... cambiando leggermente domanda... secondo voi scrivere può essere un modo per scoprire qualcosa in più di noi stessi?

Disinfinito Cinque ha scritto:

phos. ha scritto:

Disinfinito Cinque ha scritto:

oh mio dio phos, sembra che tu ne abbia avuto delle esperienze dirette con certi tipi...

l'ho fatto

ok, inizio ad avere paura dell'uomo grigio...

Fai bene..

rma.roby ha scritto:

Domanda: ma quando un autore "crea" (non sempre è così) un personaggio ci mette tutto il suo essere, i suoi sentimenti, come diceva Disinfinito? (non ce l'ho con te, è che in questo periodo mi sto interrogando sulla relazione personaggi/autore e voglio arrivare in fondo alla discussione...)
Ok, probabilmente i personaggi sono influenzati dall'autore, ma se l'autore ci mette tutto se stesso il personaggio coincide con l'autore? Cioè, l'autore fa fare al personaggio quello che fa lui o che per qualche motivo non fa ma vorrebbe fare?

Ti risponderò con una frase che m'è venuta in mente tempo fa:

gli scrittori possono essere di tutto
e al contempo solo loro stessi.

myosotis ha scritto:

Disinfinito Cinque ha scritto:

roby ma anche mettendo il contrario di quello che sei (cosa che capita anche a me) nel tuo personaggio non sei partita sempre da TE? perciò alla fine è sempre un tuo specchio, magari solo leggermente (molto) distorto...

Ma fratellino te le sogni la notte ste domande?!?...si vede proprio che fai poche ore a scuola che hai tutto questo tempo per pensare queste cose contorte apparte gli scherzi penso che sia così anche perchè in fondo non conosciamo perfettamente tutto di noi stessi o magari noi pensiamo che siamo in un modo mentre altri ci vedono diversamente quindi alla fine si ritorna sempre a "il frutto non cade lontano dall'albero "

che poi, veder discutere qua fratello e sorella è troppo figo cioè *-*

phos. ha scritto:

che poi, veder discutere qua fratello e sorella è troppo figo cioè *-*

ahah...beh figo perchè sono moooooolto pacate...;)no vabbè apparte gli scherzi non è proprio sempre "figo" soprattutto quando "discutiamo" a scherma con le armi in mano XD
Riguardo ai personaggi rma.roby:(scusa ma sono l'unica incapace che non riesce a fare la citazione multipla )sì,penso di sì,a volte capita che scrivendo di un personaggio ci accorgiamo che forse cominciamo a conoscere i nostri "lati oscuri".
A me è capitato che scrivendo mi accorgessi che ,in fondo, avevo in comune col protagonista lati del carattere che non credevo miei...succede anche semplicemente leggendo

myosotis ha scritto:

phos. ha scritto:

che poi, veder discutere qua fratello e sorella è troppo figo cioè *-*

ahah...beh figo perchè sono moooooolto pacate...;)no vabbè apparte gli scherzi non è proprio sempre "figo" soprattutto quando "discutiamo" a scherma con le armi in mano XD
Riguardo ai personaggi rma.roby:(scusa ma sono l'unica incapace che non riesce a fare la citazione multipla )sì,penso di sì,a volte capita che scrivendo di un personaggio ci accorgiamo che forse cominciamo a conoscere i nostri "lati oscuri".
A me è capitato che scrivendo mi accorgessi che ,in fondo, avevo in comune col protagonista lati del carattere che non credevo miei...succede anche semplicemente leggendo

Voi tirate di scherma... Io e mio fratello siamo molto meno raffinati

myosotis ha scritto:

phos. ha scritto:

che poi, veder discutere qua fratello e sorella è troppo figo cioè *-*

ahah...beh figo perchè sono moooooolto pacate...;)no vabbè apparte gli scherzi non è proprio sempre "figo" soprattutto quando "discutiamo" a scherma con le armi in mano XD
Riguardo ai personaggi rma.roby:(scusa ma sono l'unica incapace che non riesce a fare la citazione multipla )sì,penso di sì,a volte capita che scrivendo di un personaggio ci accorgiamo che forse cominciamo a conoscere i nostri "lati oscuri".
A me è capitato che scrivendo mi accorgessi che ,in fondo, avevo in comune col protagonista lati del carattere che non credevo miei...succede anche semplicemente leggendo

Sì, è vero, può succedere anche leggendo... quando ci accorgiamo che condividiamo le scelte di un personaggio, quando i suoi pensieri sono gli stessi che almeno una volta abbiamo fatto anche noi...

Forse andrò un po' OT, ma... posso dire che vorrei TANTO avere un fratello anche io?

rma.roby ha scritto:

Sì, è vero, può succedere anche leggendo... quando ci accorgiamo che condividiamo le scelte di un personaggio, quando i suoi pensieri sono gli stessi che almeno una volta abbiamo fatto anche noi...

Forse andrò un po' OT, ma... posso dire che vorrei TANTO avere un fratello anche io?

forse succede molto più spesso leggendo perchè è più facile accorgersi di condividere idee che pensavi lontane mentre quando si scrive si è magari un pò influenzati a non scriverle, almeno per me....ma se vuoi ti cedo il mio,lo impacchetto e lo spedisco..xD

myosotis ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Sì, è vero, può succedere anche leggendo... quando ci accorgiamo che condividiamo le scelte di un personaggio, quando i suoi pensieri sono gli stessi che almeno una volta abbiamo fatto anche noi...

Forse andrò un po' OT, ma... posso dire che vorrei TANTO avere un fratello anche io?

forse succede molto più spesso leggendo perchè è più facile accorgersi di condividere idee che pensavi lontane mentre quando si scrive si è magari un pò influenzati a non scriverle, almeno per me....ma se vuoi ti cedo il mio,lo impacchetto e lo spedisco..xD

Venite a trovarmi tutti e due! XD Anzi, venite a trovarmi TUTTI! Vi aspetto!
Comunque... forse sì, può essere più semplice farsi una prima idea di un personaggio pensato da un'altra persona... e poi accorgersi che anche se lo sentivamo lontano in realtà ha alcuni aspetti in comune con noi