ASPETTANDO LA QUINTA EDIZIONE... |
| | Caffè psicologico | |
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+11andreaviscrive:) Disinfinito Cinque phos. Simona 2.0 NonsonoThrice JKLover92 ViPeMa Edwin Number betsy* Feldia (o Faida?) 15 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| Titolo: Re: Caffè psicologico Ven Mar 22, 2013 6:49 pm | |
| [quote="phos."] - mietta ha scritto:
- phos. ha scritto:
- mietta ha scritto:
- oh ma come facciamo a smettere di pensare?
Vi prego ditemelo perchè almeno pongo fine ai miei problemi:)
Uhm... a mio parere non possiamo o, per farlo, dovremmo essere molto ma molto sfortunati. A buon intenditor... Non pensare a volte ,non sempre.. mai sia fosse possibile sempre..che mondo sarebbe?
Poter evitare di pensare a volte porterebbe al poter non pensare sempre... con possibili conseguenze disastrose *Mayamode:on*[/quo mmm:)" A volte" non porta "al sempre" se lo si vuole:) | |
| | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Ven Mar 22, 2013 6:51 pm | |
| Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo? Mi interessa la vostra opinione! A teatro ci sentiamo spesso dire: "Smettetela di pensare, agite!", e mi chiedo se questa cosa funzioni così bene solo perché siamo a teatro o se forse avrebbe riscontri positivi anche nella vita quotidiana. | |
| | | Toska
Messaggi : 317 Data d'iscrizione : 07.10.12 Età : 28 Località : Chieri (TO)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Ven Mar 22, 2013 7:00 pm | |
| - rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. | |
| | | mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| Titolo: Re: Caffè psicologico Ven Mar 22, 2013 7:22 pm | |
| - Toska ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. - Citazione :
- Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle.
Io concordo con quanto tu abbia detto. Vivo con la costante voglia di essere libera e non dipendere da nessuno anche dai limiti che io stessa mi pongo. Vorrei tanto compiere determinate azioni ma spesso sono frenata dal pensiero di cosa potrebbe accadere dopo. I miei genitori mi lasciano libera nelle scelte ma sperano in una mia giusta decisione. Ecco questo " giusta" mi tormenta,mi lacera la mente. Cerco di non badare ,inoltre,al giudizio della gente ma vivendo in un piccolo paesino è inevitabile. Ogni minimo errore è" messo in piazza "da tutti e tutti commentano e si divertono piacevolmente nel parlarne quasi fosse un affare di Stato. Detesto questo atteggiamento della massa e cerco di non badare agli altri. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. | |
| | | Disinfinito Cinque
Messaggi : 206 Data d'iscrizione : 25.11.12 Età : 27 Località : Campobasso
| Titolo: Re: Caffè psicologico Ven Mar 22, 2013 8:28 pm | |
| - betsy* ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non do betsy la tua soluzione non mi convince, si non dobbiamo farci un immagine di noi e degli altri che rimane sempre uguale nel tempo ma più che affidarsi totalmente all'istinto penso che bisogna decidere ciò che veramente conta per noi e credere in questo fino alla fine...
non dico "completamente".. e comunque, chi ti dice cosa davvero conta per te? di solito il cuore... - Toska ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori... | |
| | | Toska
Messaggi : 317 Data d'iscrizione : 07.10.12 Età : 28 Località : Chieri (TO)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Sab Mar 23, 2013 5:20 pm | |
| - Disinfinito Cinque ha scritto:
- non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori...
Non è proprio questo il punto mio: mi frustra il fatto di dipendere da loro in tutto, mi intimidisce nel compiere certe azioni il fatto che loro abbiano il potere di togliermi qualunque cosa (lo hanno anche già fatto), dal canto, alle uscite con gli amici e il ragazzo, al computer, alla musica... E io non ho la forza di oppormi. Per quello dico che è grave. | |
| | | mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| Titolo: Re: Caffè psicologico Dom Mar 24, 2013 9:50 am | |
| - Disinfinito Cinque ha scritto:
- betsy* ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non do betsy la tua soluzione non mi convince, si non dobbiamo farci un immagine di noi e degli altri che rimane sempre uguale nel tempo ma più che affidarsi totalmente all'istinto penso che bisogna decidere ciò che veramente conta per noi e credere in questo fino alla fine...
non dico "completamente".. e comunque, chi ti dice cosa davvero conta per te? di solito il cuore...
- Toska ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori... Secondo me non si tratta di mettere a confronto il nostro comportamento con il loro ma è un confronto tra le nostre aspirazioni e le loro per noi. Mi hai lasciato perplessa alla fine. Scusami ma per te quali sono le scelte "più normali ed accettabili"? | |
| | | andreaviscrive:)
Messaggi : 501 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 29 Località : Modugno(Ba)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Dom Mar 24, 2013 4:01 pm | |
| - mietta ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- betsy* ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non do betsy la tua soluzione non mi convince, si non dobbiamo farci un immagine di noi e degli altri che rimane sempre uguale nel tempo ma più che affidarsi totalmente all'istinto penso che bisogna decidere ciò che veramente conta per noi e credere in questo fino alla fine...
non dico "completamente".. e comunque, chi ti dice cosa davvero conta per te? di solito il cuore...
- Toska ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori... Secondo me non si tratta di mettere a confronto il nostro comportamento con il loro ma è un confronto tra le nostre aspirazioni e le loro per noi. Mi hai lasciato perplessa alla fine. Scusami ma per te quali sono le scelte "più normali ed accettabili"? Immagino che Carly con quelle persone intendesse quelle scelte che portano ad effetti che loro già conoscono. | |
| | | mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| Titolo: Re: Caffè psicologico Dom Mar 24, 2013 4:29 pm | |
| - Andrea V. ha scritto:
- mietta ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- betsy* ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non do betsy la tua soluzione non mi convince, si non dobbiamo farci un immagine di noi e degli altri che rimane sempre uguale nel tempo ma più che affidarsi totalmente all'istinto penso che bisogna decidere ciò che veramente conta per noi e credere in questo fino alla fine...
non dico "completamente".. e comunque, chi ti dice cosa davvero conta per te? di solito il cuore...
- Toska ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Ma se il pensare fosse un atto che ci fa dubitare maggiormente, perdere sicurezza, che non ci fa agire come vorremmo?
Ah, io concordo in pieno. Spesso le mie azioni -parlo per me- sono frenate da stress o pensieri, e questo mi impedisce di compierle. Ad esempio, ci sono momenti in cui vorrei fare determinate cose, e so che sarebbero comportamenti, se non giusti, quantomeno leciti e non degni di rimprovero... Ma poi penso che i miei genitori mi renderebbero la vita impossibile/si arrabbierebbero/si sentirebbero in qualche modo traditi, se sapessero che mi sono comportata in quel modo, e le mie sicurezze scemano, frenandomi. E questo è assai frustrante, perchè mi sento quasi schiava del loro giudizio, e a diciassette anni è grave. non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori... Secondo me non si tratta di mettere a confronto il nostro comportamento con il loro ma è un confronto tra le nostre aspirazioni e le loro per noi. Mi hai lasciato perplessa alla fine. Scusami ma per te quali sono le scelte "più normali ed accettabili"? Immagino che Carly con quelle persone intendesse quelle scelte che portano ad effetti che loro già conoscono. Scusate ma non sto capendo.. | |
| | | Disinfinito Cinque
Messaggi : 206 Data d'iscrizione : 25.11.12 Età : 27 Località : Campobasso
| Titolo: Re: Caffè psicologico Dom Mar 24, 2013 9:47 pm | |
| - mietta ha scritto:
- Secondo me non si tratta di mettere a confronto il nostro comportamento con il loro ma è un confronto tra le nostre aspirazioni e le loro per noi.
Mi hai lasciato perplessa alla fine. Scusami ma per te quali sono le scelte "più normali ed accettabili"? hai detto una cosa giustissima!!! dentro di noi c'è una parte che ci dice cosa vogliamo veramente, è la parte più originale, istintiva di noi. Da un altra c'è una specie di coro che ci ripete cosa dobbiamo secondo gli altri e ripete: "adattati! non essere strana\o! non tingerti i capelli di verde!!! conformizzati!!". Queste due parti si confrontano formandone una terza parte più realista e pragmatica che cerca di conciliare le due parti per vedere ciò che relmente si può fare per seguire le propie aspirazioni senza andare contro ciò che si aspettano gli altri... purtroppo capita spesso che non abbiamo il coraggio di seguire le nostre aspirazioni perchè ci blocca quello che penserebbero gli altri....e tendiamo a conformizzarci.....non è bello però è così... abbiamo studiato queste cose a psicologia da poco, è uno degli argomenti che più sto amando!!! spero di essere stato abbbastanza chiaro... | |
| | | mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| | | | phos.
Messaggi : 626 Data d'iscrizione : 06.10.12 Età : 27 Località : Putignano (BA)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Mar Mar 26, 2013 10:12 pm | |
| - Toska ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori...
Non è proprio questo il punto mio: mi frustra il fatto di dipendere da loro in tutto, mi intimidisce nel compiere certe azioni il fatto che loro abbiano il potere di togliermi qualunque cosa (lo hanno anche già fatto), dal canto, alle uscite con gli amici e il ragazzo, al computer, alla musica... E io non ho la forza di oppormi. Per quello dico che è grave. come ti capisco. Anch'io mi sento fin troppo spesso frenata dai miei. E qualcuno qui potrebbe confermarlo -.- anche i miei sarebbero capaci di sequestrarmi e impedirmi di tutto, e più che forza d'opporsi, è più impossibilità. Perchè a quindici-sedici anni, che lo vogliamo o no, dipendiamo ancora - anche e soprattutto legalmente - da loro. Ciò conferisce all'autorità genitoriale uno strapotere degno dei trenta tiranni di atene | |
| | | Disinfinito Cinque
Messaggi : 206 Data d'iscrizione : 25.11.12 Età : 27 Località : Campobasso
| Titolo: Re: Caffè psicologico Mer Mar 27, 2013 7:01 pm | |
| - phos. ha scritto:
- Toska ha scritto:
- Disinfinito Cinque ha scritto:
- non è così grave, i genitori sono alcune delle prime figure che interiorizziamo quindi è come se mettessimo sempre un po' a confronto come si comporterebbero loro e come invece vorremmo comportarci questo porta a volte a lasciare da parte le nostre aspirazioni personali rientrando in delle scelte più normali ed accettabili dai nostri genitori...
Non è proprio questo il punto mio: mi frustra il fatto di dipendere da loro in tutto, mi intimidisce nel compiere certe azioni il fatto che loro abbiano il potere di togliermi qualunque cosa (lo hanno anche già fatto), dal canto, alle uscite con gli amici e il ragazzo, al computer, alla musica... E io non ho la forza di oppormi. Per quello dico che è grave. come ti capisco. Anch'io mi sento fin troppo spesso frenata dai miei. E qualcuno qui potrebbe confermarlo -.- anche i miei sarebbero capaci di sequestrarmi e impedirmi di tutto, e più che forza d'opporsi, è più impossibilità. Perchè a quindici-sedici anni, che lo vogliamo o no, dipendiamo ancora - anche e soprattutto legalmente - da loro. Ciò conferisce all'autorità genitoriale uno strapotere degno dei trenta tiranni di atene non so... da come li descrivete voi i vostri sembrano dei veri dittatori che al minimo segno di protesta tolgono tutto...forse non c'è un gran dialogo tra le due parti? Voi cercate di spiegare a loro perchè vorreste fare quelle cose che magari non approvano del tutto??? Oras non voglio sembrare presuntuoso con queste domande, mi piacerebbesolo capire meglio... | |
| | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Caffè psicologico Mer Mar 27, 2013 7:32 pm | |
| Posso rispondere anche io alla domanda di Disinfinito? Generalmente le cose che vorrei fare non sono improponibili... talvolta possono sembrare un pochino assurde, diciamo. Comunque parlo con i miei e al 99% o io convinco loro o loro convincono me, e il rapporto resta pacifico. Non capita praticamente mai che loro decidano una cosa e io tenga il broncio perchè non approvo. Da cosa dipende questo? Me lo sono chiesta anch'io. Potrebbe dipendere dalle richieste che, appunto, non sono eccessivamente stravaganti. Potrebbe dipendere dal fatto che le mie idee le so difendere bene, eccome! XD Potrebbe dipendere dal fatto che i miei genitori sono abbastanza comprensivi... What about you? | |
| | | Disinfinito Cinque
Messaggi : 206 Data d'iscrizione : 25.11.12 Età : 27 Località : Campobasso
| Titolo: Re: Caffè psicologico Gio Apr 25, 2013 5:03 pm | |
| io, come rma, ho sempre avuto un buon rapporto con i miei quindi riesco a parlarci cercando anche una via di mezzo quando non approvano del tutto quello che vorrei fare, non mi lamento nemmeno troppo dei limiti che mi impongono perchè il più delle volte li capisco e li trovo abbastanza giusti... | |
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| Titolo: Re: Caffè psicologico | |
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