Caffè psicologico

Feldia (o Faida?) ha scritto:

L'ho detto che dovevo venire a lezione da voi!

Però, alzo timidamente la manina e provo a mettere un po' di ordine alle cose. Primo: nonsolothrice, cosa intendi quando dici che magia e psicologia sono la stessa cosa? Conosco l'autore di cui tu parli e conosco anche Weiss. Permettetemi di dire che la psicologia - la scienza a cui si rifanno gli psicologi e gli psicoterapeuti - ha come must il rispetto totale della persona. Non dirige e non orienta, ma supporta e costruisce. Quindi, di certo non usa metodi e tecniche che provochino paura o che maneggiano le emozioni delle persone. Inoltre, non prescrive. Non sceglie al posto della persona qual è la strada migliore da seguire, piuttosto fa da specchio. Non si mette al posto della persona, ma piuttosto la affianca nella costruzione di sè. E, soprattutto, non affida a persone non esperte tecniche che necessitano di professionalità e preparazione (teorica e pratica) per essere utilizzate. Detto ciò, spero abbiate qualche piccolo strumento in più per discriminare cosa è efficace e cosa non lo è.

Scusa feldia mi era totalmente sfuggito ò.ò

Dicevo soltanto che la psicomagia così come intesa da jodorowski affianca molti aspetti magico-scaramantici con altri aspetti propriamente psicologici...inoltre io non intendevo la psicologia come terapia e metodo di "cura", ma la psicologia come modo di essere, ovvero la "natura" dell'uomo: la magia sotto questo punto di vista tenta di dare una soluzione ai problemi insiti nella stessa natura dell'uomo, con metodi più o meno efficaci, che comunque influenzano l'uomo sotto gli aspetti psicologici...

Allora mi sono sottoposta all'ipnosi proposta da vito... Molto rilassante davvero, ma il mio inconscio si e' difeso bene, purtroppo

non ho visto il video ma penso che le visioni di Vito sia sopratutto suggestione, e dimostra come la nostra mente ci faccia vedere ciò che vogliamo credere, anche nella magia.

L'ho rivisto, mi son ritrovata in una radura, vicino a una roccaforte e di fronte a me c'era una donna, io anche ero una donna. Eravamo vestite allo stesso modo, faceva freddo quindi avevamo una mantella con cappuccio, poi io ho abbassato il cappuccio. I miei capelli erano lunghi, le ho fatto un ghigno e l'ho ammazzata.

Paspasapan ha scritto:

L'ho rivisto, mi son ritrovata in una radura, vicino a una roccaforte e di fronte a me c'era una donna, io anche ero una donna. Eravamo vestite allo stesso modo, faceva freddo quindi avevamo una mantella con cappuccio, poi io ho abbassato il cappuccio. I miei capelli erano lunghi, le ho fatto un ghigno e l'ho ammazzata.

Ti potresti tipo auto-analizzare? Che te ne pare? Pensi sia suggestione? Sia vero? Si collega in qualche modo a qualche tipo di scena di un sogno/film/quadro/libro che hai visto/letto recentemente?

Sono l'unico qua che non ha provato nulla di strano ascoltando la canzone postata da Thrice? o.o
L'ho fermata a nove minuti e mezzo perchè mi stava scocciando, non mi suscitava niente.
Vabbè, più tardi proverò sta cosa dell'autoipnosi regressiva. Male che vada se mi sento male la interrompo XD

Andrea V. ha scritto:

Sono l'unico qua che non ha provato nulla di strano ascoltando la canzone postata da Thrice? o.o
L'ho fermata a nove minuti e mezzo perchè mi stava scocciando, non mi suscitava niente.
Vabbè, più tardi proverò sta cosa dell'autoipnosi regressiva. Male che vada se mi sento male la interrompo XD

quello che ho postato io alla fine è solo una canzone, è con quello di Vito che si son fatti i viaggi ù.ù

un giorno me lo faccio pure io il viaggiozzo, ma prima lascio un testamento!

Comunque ho deciso che da grande andrò a fare la psichiatra. basta.

wewe thrice non fottermi il lavoro u.u

NonsonoThrice ha scritto:

Andrea V. ha scritto:

Sono l'unico qua che non ha provato nulla di strano ascoltando la canzone postata da Thrice? o.o
L'ho fermata a nove minuti e mezzo perchè mi stava scocciando, non mi suscitava niente.
Vabbè, più tardi proverò sta cosa dell'autoipnosi regressiva. Male che vada se mi sento male la interrompo XD

quello che ho postato io alla fine è solo una canzone, è con quello di Vito che si son fatti i viaggi ù.ù

un giorno me lo faccio pure io il viaggiozzo, ma prima lascio un testamento!

Comunque ho deciso che da grande andrò a fare la psichiatra. basta.

Neanche Nuanda ha provato nulla, sentendolo... però boh, mi sembra assurdo. Insomma, una canzone non può non far provare nulla, tanto meno quando la carica emotiva è tale come nel video di Thrice. o.ò

Come se vedendo un quadro, o una qualsiasi altra opera d'arte non provassi nulla.

Certo, può piacere o non piacere: ma provare qualcosa, mi sembra abbastanza normale.

A meno che Andre' non abbia un cuore e debba andarlo a cercare dal wonderful wizard of Oz :3
*si mette a cantare la canzoncina e a saltellare sulla stradina dorata*

Scusatemi...io non ho potuto ascoltarlo, anzi, appena ho letto il titolo, mi sono rifiutata...perché ho fatto diversi...uno o due, forse tre sogni con quel tizio del titolo e solo il nome mi mette paura...forse credete che sia stupido...ma....per me non lo è.

Hai sognato il tizio del video di ipnosi?

No. Ho sognato un tipo, credo che fosse uno psicologo con un blocco di fogli in mano, come sottofondo c'era una poesia, narrata da una voce roca e profonda che conoscevo e c'erano due me...il tipo stava cercando di farmi ipnotizzare per capire se ero...normale... è un sogno al quanto bizzarro che mi mette ancora i brividi perché oltre alla poesia c'era una musichetta terrificante.
Il mio inconscio si è ribellato.

Gloria97 ha scritto:

Scusatemi...io non ho potuto ascoltarlo, anzi, appena ho letto il titolo, mi sono rifiutata...perché ho fatto diversi...uno o due, forse tre sogni con quel tizio del titolo e solo il nome mi mette paura...forse credete che sia stupido...ma....per me non lo è.

non c'è NULLA di stupido Gloria, non preoccuparti

ho anche letto il tuo sogno... vedo in te molta paura di scavare dentro te stessa, solo quello.

Bipolarità ? Ahah scherzo, non ti spaventare

Ahahahahahah!!! Perché, no? Forse.

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

Lo scaccolamento maniacale di alcuni che non hanno ancora capito che no, le mani nel naso non si mettono.

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

da piccola ero un'asociale: questo implicava che, andando alla scuola materna, me ne infischiavo dei miei compagni di classe e mi mettevo a disegnare.
sfortunatamente, no, non ci riesco più ad infischiarmene di tutto e mettermi a disegnare, punto. ora mi faccio molti più problemi, e poi mi rendo conto che ad ogni mia azione corrisponde una reazione uguale e contraria...

sì, insomma, quella piccola bambina paffutella che passava il tempo a disegnare e a guardare il mondo non esiste più, ma mi manca tanto.
e diciamo che tutto ciò che ho sempre desiderato dal mio futuro è stato poterla ritrovare.

Paspasapan ha scritto:

Lo scaccolamento maniacale di alcuni che non hanno ancora capito che no, le mani nel naso non si mettono.

*scaccol scaccol*

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

Non so se c'entra qualcosa con la tua domanda, ma leggendola mi è venuto in mente che da piccola avevo un rapporto "chiuso" con il resto della classe (alle elementari): ero molto più timida di ora, non mi trovavo bene con i miei compagni, mi prendevano in giro per la mia lentezza e bruttezza (esiste? xD)... nel tempo sono cambiata parecchio (anche se non si direbbe, ma vabbè xD), eppure quest'estate, quando abbiamo organizzato una rimpatriata, non appena li ho visti sono tornata la bambina molto più timida che ero prima Ero tutta allegra e felice di rivedere i miei compagni delle elementari, vedere come fossero cambiati, salutarli, far vedere loro che ero cambiata... eppure mi sono avvicinata, e a malapena sono riuscita a salutarli D: Mi sentivo stupidissima, perchè ero orgogliosa di essere cambiata, di essermi aperta di più nelle relazioni sociali, ma quella sera proprio non riuscivo ad aprire bocca, proprio come alle elementari D: E pensare che sono sempre stata una gran chiacchierona ò.ò Insomma, alla fine della serata fanno: "Simo ma come, non hai parlato quasi per niente! Dicci un po' di te!", facendomi capire che non ero stata per niente di compagnia (effettivamente... D:)
Ok, scusate per questo monologo xD

Simona 2.0 ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

Non so se c'entra qualcosa con la tua domanda, ma leggendola mi è venuto in mente che da piccola avevo un rapporto "chiuso" con il resto della classe (alle elementari): ero molto più timida di ora, non mi trovavo bene con i miei compagni, mi prendevano in giro per la mia lentezza e bruttezza (esiste? xD)... nel tempo sono cambiata parecchio (anche se non si direbbe, ma vabbè xD), eppure quest'estate, quando abbiamo organizzato una rimpatriata, non appena li ho visti sono tornata la bambina molto più timida che ero prima Ero tutta allegra e felice di rivedere i miei compagni delle elementari, vedere come fossero cambiati, salutarli, far vedere loro che ero cambiata... eppure mi sono avvicinata, e a malapena sono riuscita a salutarli D: Mi sentivo stupidissima, perchè ero orgogliosa di essere cambiata, di essermi aperta di più nelle relazioni sociali, ma quella sera proprio non riuscivo ad aprire bocca, proprio come alle elementari D: E pensare che sono sempre stata una gran chiacchierona ò.ò Insomma, alla fine della serata fanno: "Simo ma come, non hai parlato quasi per niente! Dicci un po' di te!", facendomi capire che non ero stata per niente di compagnia (effettivamente... D:)
Ok, scusate per questo monologo xD

Forse il non sentirti a tuo agio con quelle persone è rimasto nel tempo... Più o meno come accade (al contrario) quando non vedi un caro amico per tanto tempo e quando vi ritrovate è come se vi foste lasciati il giorno prima Ma quindi il fatto che ti senti cambiata (e non metto in dubbio che tu lo sia! XD), ma con loro sei tornata indietro di qualche anno, secondo te vuol dire che una parte dei bambini che eravamo resterà sempre in noi?

Simona 2.0 ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

Non so se c'entra qualcosa con la tua domanda, ma leggendola mi è venuto in mente che da piccola avevo un rapporto "chiuso" con il resto della classe (alle elementari): ero molto più timida di ora, non mi trovavo bene con i miei compagni, mi prendevano in giro per la mia lentezza e bruttezza (esiste? xD)... nel tempo sono cambiata parecchio (anche se non si direbbe, ma vabbè xD), eppure quest'estate, quando abbiamo organizzato una rimpatriata, non appena li ho visti sono tornata la bambina molto più timida che ero prima Ero tutta allegra e felice di rivedere i miei compagni delle elementari, vedere come fossero cambiati, salutarli, far vedere loro che ero cambiata... eppure mi sono avvicinata, e a malapena sono riuscita a salutarli D: Mi sentivo stupidissima, perchè ero orgogliosa di essere cambiata, di essermi aperta di più nelle relazioni sociali, ma quella sera proprio non riuscivo ad aprire bocca, proprio come alle elementari D: E pensare che sono sempre stata una gran chiacchierona ò.ò Insomma, alla fine della serata fanno: "Simo ma come, non hai parlato quasi per niente! Dicci un po' di te!", facendomi capire che non ero stata per niente di compagnia (effettivamente... D:)
Ok, scusate per questo monologo xD

simo, mi sei venuta in mente mentre la prof inizava a parlarci di psicologia sociale: stavamo studiando che in base a ciò che a dei messaggi che gli altri ci mandano noi adattiamoil nostro comportamento, in pratica gli altri sono come uno specchio perciò se cambia l'immagine cambia anche il nostro comportamento. Quindi ho pensato che magari i tuoi compagni delle elementari ti ricordavano timida e chisa e per questo si comportavano come se non fosse cambiato niente, di conseguenza tu non ti aprivi formando una specie di reazione circolare...

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

che beeeeella domanda, davvero carina.

Io cerco di mantenermi fedele a me stessa. Alla vera me stessa. Della serie, davanti a un'azione particolarmente stramba, che magari l'Alessia "cresciuta", per vari motivi, sarebbe portata a rifiutare, mi dico: la vera Alessia, piccola o meno che sia, lo farebbe? ... e agisco di conseguenza.

Detto questo, ce ne sono di abitudini che ho mantenuto. Ascoltare più che parlare. Disegnare infischiandomene del resto (ma comunque ascoltando). Il curiosare e porre domande per tutto. Andare alla ricerca delle cose più strane e tormentare con questo i miei. Il rito del latte e cioccolato. E andrei avanti all'infinito...

rma.roby ha scritto:

Simona 2.0 ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

Non so se c'entra qualcosa con la tua domanda, ma leggendola mi è venuto in mente che da piccola avevo un rapporto "chiuso" con il resto della classe (alle elementari): ero molto più timida di ora, non mi trovavo bene con i miei compagni, mi prendevano in giro per la mia lentezza e bruttezza (esiste? xD)... nel tempo sono cambiata parecchio (anche se non si direbbe, ma vabbè xD), eppure quest'estate, quando abbiamo organizzato una rimpatriata, non appena li ho visti sono tornata la bambina molto più timida che ero prima Ero tutta allegra e felice di rivedere i miei compagni delle elementari, vedere come fossero cambiati, salutarli, far vedere loro che ero cambiata... eppure mi sono avvicinata, e a malapena sono riuscita a salutarli D: Mi sentivo stupidissima, perchè ero orgogliosa di essere cambiata, di essermi aperta di più nelle relazioni sociali, ma quella sera proprio non riuscivo ad aprire bocca, proprio come alle elementari D: E pensare che sono sempre stata una gran chiacchierona ò.ò Insomma, alla fine della serata fanno: "Simo ma come, non hai parlato quasi per niente! Dicci un po' di te!", facendomi capire che non ero stata per niente di compagnia (effettivamente... D:)
Ok, scusate per questo monologo xD

Forse il non sentirti a tuo agio con quelle persone è rimasto nel tempo... Più o meno come accade (al contrario) quando non vedi un caro amico per tanto tempo e quando vi ritrovate è come se vi foste lasciati il giorno prima Ma quindi il fatto che ti senti cambiata (e non metto in dubbio che tu lo sia! XD), ma con loro sei tornata indietro di qualche anno, secondo te vuol dire che una parte dei bambini che eravamo resterà sempre in noi?

Lo spero sempre! ^_^ Se non mantenessimo la parte "bambina" di noi, secondo me non cresceremmo... ok, sembra paradossale, ma l'ho sempre pensato... è un po' come se cercassimo di guardare al futuro e vivere il presente senza tener conto del passato ò.ò

Disinfinito Cinque ha scritto:

simo, mi sei venuta in mente mentre la prof inizava a parlarci di psicologia sociale: stavamo studiando che in base a ciò che a dei messaggi che gli altri ci mandano noi adattiamoil nostro comportamento, in pratica gli altri sono come uno specchio perciò se cambia l'immagine cambia anche il nostro comportamento. Quindi ho pensato che magari i tuoi compagni delle elementari ti ricordavano timida e chisa e per questo si comportavano come se non fosse cambiato niente, di conseguenza tu non ti aprivi formando una specie di reazione circolare...

Il problema è che ho assunto quell'atteggiamento (ero nervosa e taciturna) già in macchina, quando ancora loro non mi avevano visto... credo che la cosa sia partita da me, ed è stranissimo, perchè ero la prima a volere che mi vedessero cambiata... che giro @.@

phos. ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

che beeeeella domanda, davvero carina.

Io cerco di mantenermi fedele a me stessa. Alla vera me stessa. Della serie, davanti a un'azione particolarmente stramba, che magari l'Alessia "cresciuta", per vari motivi, sarebbe portata a rifiutare, mi dico: la vera Alessia, piccola o meno che sia, lo farebbe? ... e agisco di conseguenza.

Detto questo, ce ne sono di abitudini che ho mantenuto. Ascoltare più che parlare. Disegnare infischiandomene del resto (ma comunque ascoltando). Il curiosare e porre domande per tutto. Andare alla ricerca delle cose più strane e tormentare con questo i miei. Il rito del latte e cioccolato. E andrei avanti all'infinito...

E la treccia? :3 *w*

phos. ha scritto:

rma.roby ha scritto:

Da un po' di giorni penso al legame che c'é, in ognuno di noi, tra passato, presente e futuro. Quindi rivolgo la questione a voi: pensate ad una caratteristica o abitudine o comportamento che avevate da piccoli. C'è ancora? Ha lasciato qualche traccia in voi?

che beeeeella domanda, davvero carina.

Io cerco di mantenermi fedele a me stessa. Alla vera me stessa. Della serie, davanti a un'azione particolarmente stramba, che magari l'Alessia "cresciuta", per vari motivi, sarebbe portata a rifiutare, mi dico: la vera Alessia, piccola o meno che sia, lo farebbe? ... e agisco di conseguenza.

Detto questo, ce ne sono di abitudini che ho mantenuto. Ascoltare più che parlare. Disegnare infischiandomene del resto (ma comunque ascoltando). Il curiosare e porre domande per tutto. Andare alla ricerca delle cose più strane e tormentare con questo i miei. Il rito del latte e cioccolato. E andrei avanti all'infinito...

Perdona la mia invadenza... cos'è il rito del latte e cioccolato?