Scrittura e poi?

Mi trovi d'accordo, completamente d'accordo.
Aggiungo: nulla è impossibile...
Io non mi ci vedo a fare la scrittrice, certo mi piace scrivere, mi permette do esprimermi quando a voce non sono in grado...però non mi ci vedo.
Sognare, immaginare, desiderare e se qualcuno ha pure il coraggio di farsi avanti e portare a termine i suoi progetti, i suoi sogni... lo ammiro.
Essere sognatori è bellissimo e volte ti permette di capire le persone molto più di altri.

Gloria97 ha scritto:

Mi trovi d'accordo, completamente d'accordo.
Aggiungo: nulla è impossibile...
Io non mi ci vedo a fare la scrittrice, certo mi piace scrivere, mi permette do esprimermi quando a voce non sono in grado...però non mi ci vedo.
Sognare, immaginare, desiderare e se qualcuno ha pure il coraggio di farsi avanti e portare a termine i suoi progetti, i suoi sogni... lo ammiro.
Essere sognatori è bellissimo e volte ti permette di capire le persone molto più di altri.

E aggiungo che permette anche ti capire noi stessi.
Vedo che stai scrivendo in un po' di topic, perchè non ti presenti anche nel topic "BENVENUTISSIMI" così aiuti noi altri utenti a conoscerti un po'

Livia_Lil ha scritto:

Voglio emozionare, far ridere, ma soprattutto far piangere (sono un pò sadica...) e tutto ciò non lo posso certo fare facendo l'impiegata, con tutto il rispetto per chi, come anche i miei genitori, fa l'impiegato.

Qui non condivido.
Non mi aspetto nulla dal futuro e sarei pronta ad accettare qualsiasi cosa, questo perché il mio sogno è già reale e felice. Scrivo e mi sento bene, in un futuro scriverò ancora e sempre anche se mi trovassi a fare la cassiera.

...è un po' di tempo che non si scrive su questo topic... Posso "rilanciare" io con una domanda?
Vi riporto estratti di conversazioni che ho fatto/sentito in questo periodo?
"Perché ormai anche se non prendi la lode in una materia scientifica trovi lo stesso lavoro, mentre la lode in ambito letterario non basta..."
"Se pensi di studiare Lettere per fare lo scrittore, ti sbagli... pensa già che dovrai insegnare, studiare ancore per diventare un bibliotecario o cose così..."
"Ma ti pare che con tutti quelli che scrivono e pubblicano libri diventi famoso proprio tu...?"
...e dopo questa ondata di ottimismo allo stato puro ...
"Ma perché non insegui un sogno? Se ti piace scrivere, non pensi di poterlo far diventare il tuo lavoro?"
"Quando hai una passione, ed è forte, per quanto difficile da realizzare o insolita possa essere, riuscirai ad affermarti per quello che veramente sei!"
Bene, questi erano spunti... la domanda è: quali sono le differenze (nella formazione e nel successo nel mondo del lavoro) tra chi studia materie scientifiche e letterarie? Perché affermarsi nel mondo editoriale è più difficile che negli altri settori? Potrebbe essere perchè nella scrittura non è sufficiente "essere bravi"?
Ok, forse sono un po' troppe domande ... sorry

rma.roby ha scritto:

...è un po' di tempo che non si scrive su questo topic... Posso "rilanciare" io con una domanda?
Vi riporto estratti di conversazioni che ho fatto/sentito in questo periodo?
"Perché ormai anche se non prendi la lode in una materia scientifica trovi lo stesso lavoro, mentre la lode in ambito letterario non basta..."
"Se pensi di studiare Lettere per fare lo scrittore, ti sbagli... pensa già che dovrai insegnare, studiare ancore per diventare un bibliotecario o cose così..."
"Ma ti pare che con tutti quelli che scrivono e pubblicano libri diventi famoso proprio tu...?"
...e dopo questa ondata di ottimismo allo stato puro ...
"Ma perché non insegui un sogno? Se ti piace scrivere, non pensi di poterlo far diventare il tuo lavoro?"
"Quando hai una passione, ed è forte, per quanto difficile da realizzare o insolita possa essere, riuscirai ad affermarti per quello che veramente sei!"
Bene, questi erano spunti... la domanda è: quali sono le differenze (nella formazione e nel successo nel mondo del lavoro) tra chi studia materie scientifiche e letterarie? Perché affermarsi nel mondo editoriale è più difficile che negli altri settori? Potrebbe essere perchè nella scrittura non è sufficiente "essere bravi"?
Ok, forse sono un po' troppe domande ... sorry

Cerco di rispondere come posso a ogni domanda secondo la mia opinione.
Prima domanda: "Perché ormai anche se non prendi la lode in una materia scientifica trovi lo stesso lavoro, mentre la lode in ambito letterario non basta..." Cavolata, la lode non serve praticamente a niente è una gratificazione personale che ti ripaga della "fatica" dello studio ma non ti garantisce il lavoro, in nessun ambito. E guardate che dicendo così vado contro il mio "campanile" perche agli ultimi due esami ho preso 30 e lode (grazie grazie ) ma è così. Si richiede il saper fare, non semplicemente il sapere.
"Se pensi di studiare Lettere per fare lo scrittore, ti sbagli... pensa già che dovrai insegnare, studiare ancore per diventare un bibliotecario o cose così..." Beh può essere anche vero, non c'è bisogno che uno faccia lettere, può fare lo scrittore anche chi non ha frequentato l'università o altro. Ed è vero anche quello che si dice di Lettere, non ho niente in contrario anzi amo le materie umanistiche ma sono quelli gli sbocchi di lettere se poi vuoi continuare con un mestiere che rimanga in ambito.
"Ma ti pare che con tutti quelli che scrivono e pubblicano libri diventi famoso proprio tu...?" ma quindi il tuo obiettivo è diventare famoso o diventare scrittore? Perchè uno può fare anche lo scrittore non famoso con la sua piccola cerchia di lettori.
"Ma perché non insegui un sogno? Se ti piace scrivere, non pensi di poterlo far diventare il tuo lavoro?"
"Quando hai una passione, ed è forte, per quanto difficile da realizzare o insolita possa essere, riuscirai ad affermarti per quello che veramente sei!"
Concordo io sono tra quelli che hanno detto che non vogliono fare lo scrittore come mestieri ma comunque continuare a scrivere e lo ripeto. Ma non perchè io abbia paura di non riuscire, semplicemente perchè voglio fare un altro mestiere e poi magari scrivere qualcosa en passant senza obblighi di alcun genere.
Bene, questi erano spunti... la domanda è: quali sono le differenze (nella formazione e nel successo nel mondo del lavoro) tra chi studia materie scientifiche e letterarie? Perché affermarsi nel mondo editoriale è più difficile che negli altri settori? Potrebbe essere perchè nella scrittura non è sufficiente "essere bravi"?
Le differenze nella formazione mi sembrano ovvie, sono due campi completamente diversi. Per quanto riguarda il lavoro dipende tutto dalla domanda, in una società e in un mondo puramente pragmatico la teoria, il sapere sono pressocché inutili se non accompagnate dal saper fare e credo che l'ambito scientifico ti indirizzi di più al saper fare.
Assolutamente non è sufficiente essere bravi poichè il mondo della scrittura appartiene a quel "più". Mi spiego per esempio per un meccanico paradossalmente basta essere solo bravo per avere successo e guadagnare perchè ci sarà sempre chi andrà a farsi aggiustare l'auto; per uno scrittore no può essere il più bravo del mondo ma il suo successo è legato alla volubilità del pubblico di lettore se questo non ha interesse lo scrittore non ha successo, in più ci vuole anche una buona dose di fattore Q o dea bendata!
Bene queste sono le mie opinioni...

Io scrivo sempre. Vorrei che ciò che scrivo venisse pubblicato e non escludo l'idea di divenire un giorno una scrittrice ma sinceramente se avrò la possibilità vorrei scrivere e pubblicare libri per hobby,sicuramente però anche se molti forse non apprezzeranno ciò che scrivo,continuerò a scrivere. Scrivere è una sorta di antidoto per me,quindi non ci rinuncio.

quietriot ha scritto:

Bene, questi erano spunti... la domanda è: quali sono le differenze (nella formazione e nel successo nel mondo del lavoro) tra chi studia materie scientifiche e letterarie? Perché affermarsi nel mondo editoriale è più difficile che negli altri settori? Potrebbe essere perchè nella scrittura non è sufficiente "essere bravi"?
Le differenze nella formazione mi sembrano ovvie, sono due campi completamente diversi. Per quanto riguarda il lavoro dipende tutto dalla domanda, in una società e in un mondo puramente pragmatico la teoria, il sapere sono pressocché inutili se non accompagnate dal saper fare e credo che l'ambito scientifico ti indirizzi di più al saper fare.
Assolutamente non è sufficiente essere bravi poichè il mondo della scrittura appartiene a quel "più". Mi spiego per esempio per un meccanico paradossalmente basta essere solo bravo per avere successo e guadagnare perchè ci sarà sempre chi andrà a farsi aggiustare l'auto; per uno scrittore no può essere il più bravo del mondo ma il suo successo è legato alla volubilità del pubblico di lettore se questo non ha interesse lo scrittore non ha successo, in più ci vuole anche una buona dose di fattore Q o dea bendata!
Bene queste sono le mie opinioni...

Hai centrato il mio dubbio amletico: medicina, architettura o letteratura?
Ho scelto il liceo scientifico per cercare un punto di incontro tra materie scientifiche e letterarie, per portarle avanti entrambe in modo discreto. Spero solo di riuscire a trovare una risposta alla fine.
Qualche settimana fa c'è stato un incontro con Dacia Maraini nella mia città, ci sono capitata per caso. Volevo scappare via, c'erano troppe persone in pochissimo spazio, erano davvero tantissime. Personalmente, ho ammirato la calma con cui la scrittrice parlava, perché io non ci sarei mai riuscita. Aggiungendo questo al fatto di non avere molta fortuna, non ho molte ambizioni per diventare famosa scrivendo (anche se in fondo, il sogno rimane sempre... ). Mi piacerebbe trovare un lavoro che mi permetta di scrivere, perché sono cosciente del fatto di non riuscire più a smettere, e pubblicare qualcosa, anche solo per avere qualche piccola soddisfazione.
Certo, se poi avrò anche solo un'occasione per riuscire a diventare una scrittrice, CARPE DIEM... per adesso, preferirei concentrarmi su qualcosa di più stabile, costruire le basi per una professione "parallela" al mio sogno.

Io credo che il bello dello scrittore é che può anche essere una Co-professione. Ovvero tu dici "spero di trovare un lavoro che mi permetta di scrivere", ma in realtà qualsiasi lavoro farai non ti sarà mai interdetta la scrittura! Tutto sta a te poi...

quietriot ha scritto:

Io credo che il bello dello scrittore é che può anche essere una Co-professione. Ovvero tu dici "spero di trovare un lavoro che mi permetta di scrivere", ma in realtà qualsiasi lavoro farai non ti sarà mai interdetta la scrittura! Tutto sta a te poi...

Concordo. La scrittura è une delle poche che ti può dare questa possibilità ma c'è anche da dire che ci sono persone che scrivono per arrivare a fine mese.

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

Io credo che il bello dello scrittore é che può anche essere una Co-professione. Ovvero tu dici "spero di trovare un lavoro che mi permetta di scrivere", ma in realtà qualsiasi lavoro farai non ti sarà mai interdetta la scrittura! Tutto sta a te poi...

Concordo. La scrittura è une delle poche che ti può dare questa possibilità ma c'è anche da dire che ci sono persone che scrivono per arrivare a fine mese.

E chi fa della scrittura il suo (unico) lavoro? Secondo voi lo fa perchè tra virgolette non è portato per altro (non fraintendetemi, non sto dicendo che gli scrittori non sanno fare altro...), cioè si sente portato solo per la scrittura, o lo fa perché vuole avere tutto il tempo di cui ha bisogno per far fruttare al meglio la sua arte?

[quote="rma.roby"]

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

Io credo che il bello dello scrittore é che può anche essere una Co-professione. Ovvero tu dici "spero di trovare un lavoro che mi permetta di scrivere", ma in realtà qualsiasi lavoro farai non ti sarà mai interdetta la scrittura! Tutto sta a te poi...

Concordo. La scrittura è une delle poche che ti può dare questa possibilità ma c'è anche da dire che ci sono persone che scrivono per arrivare a fine mese.

E chi fa della scrittura il suo (unico) lavoro? Secondo voi lo fa perchè tra virgolette non è portato per altro (non fraintendetemi, non sto dicendo che gli scrittori non sanno fare altro...), cioè si sente portato solo per la scrittura, o lo fa perché vuole avere tutto il tempo di cui ha bisogno per far fruttare al meglio la sua arte? [[quote]

Forse la seconda ma non mi convincono entrambe.Secondo me perchè scrivere è il suo pane quotidiano e sente il bisogno di doverlo fare e allo stesso tempo ha avuto la fortuna di trovare un lavoro adatto alle sue aspettative e idoneo ai suoi desideri.

Io mi vedo perfettamente da scrittrice fallita.
Dopo aver dedicato tutta la vita alla scrittura ti rendi conto che nessuno, tranne tua madre, legge ciò che scrivi, o che se lo legge lo disprezza.
E mi sembrano così vicine quelle notti insonni, un gatto sulle gambe e gli altri trentanove sul divano, una penna (scarica) in una mano e un bicchiere di vino di seconda mano nell'altra.
Però tra il fumo di una sigaretta spenta male si intravede un mezzo sorriso.
Faccio quello che mi piace, scrivo

Red_thorn ha scritto:

Io mi vedo perfettamente da scrittrice fallita.
Dopo aver dedicato tutta la vita alla scrittura ti rendi conto che nessuno, tranne tua madre, legge ciò che scrivi, o che se lo legge lo disprezza.
E mi sembrano così vicine quelle notti insonni, un gatto sulle gambe e gli altri trentanove sul divano, una penna (scarica) in una mano e un bicchiere di vino di seconda mano nell'altra.
Però tra il fumo di una sigaretta spenta male si intravede un mezzo sorriso.
Faccio quello che mi piace, scrivo

Wow che futuro! Ti precludi solo questa possibilità o magari oltre la scrittrice vorresti divenire altro?

Red_thorn io ho letto nell'altro topic che vuoi fare anche medicina, perchè pensaro SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al mondo della scrittura quando quello è un campo che fortunatamente si può portare aanti anche con un'altra professione?

Sì, il mio sogno è quello di prendere medicina
Ma dopotutto ho ancora tanto tempo per pensarci, ho 15 anni appena.
Ho considerato tutte le possibilità e in realtà dubito di dedicarmi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alla scrittura, dato che non mi reputo affatto una scrittrice meritevole.
In questo caso sarò una psichiatra disoccupata, che dopo aver sorbito per anni problemi di genti diverse, come una spugna, li avrà assorbiti tutti. Però avrò tanto su cui scrivere!
Tutti gli scrittori sono un po' matti

Uno scrittore con l'animo in pace non è uno scrittore.
Francesco Burdin

La sanità mentale è un’imperfezione.
C. Bukowski

Red_thorn ha scritto:

Sì, il mio sogno è quello di prendere medicina
Ma dopotutto ho ancora tanto tempo per pensarci, ho 15 anni appena.
Ho considerato tutte le possibilità e in realtà dubito di dedicarmi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE alla scrittura, dato che non mi reputo affatto una scrittrice meritevole.
In questo caso sarò una psichiatra disoccupata, che dopo aver sorbito per anni problemi di genti diverse, come una spugna, li avrà assorbiti tutti. Però avrò tanto su cui scrivere!
Tutti gli scrittori sono un po' matti

Aspetta leggendo mi è venuto un dubbio tu sei di natura matta? o cerchi di fare la matta?

rma.roby ha scritto:

mietta ha scritto:

quietriot ha scritto:

Io credo che il bello dello scrittore é che può anche essere una Co-professione. Ovvero tu dici "spero di trovare un lavoro che mi permetta di scrivere", ma in realtà qualsiasi lavoro farai non ti sarà mai interdetta la scrittura! Tutto sta a te poi...

Concordo. La scrittura è une delle poche che ti può dare questa possibilità ma c'è anche da dire che ci sono persone che scrivono per arrivare a fine mese.

E chi fa della scrittura il suo (unico) lavoro? Secondo voi lo fa perchè tra virgolette non è portato per altro (non fraintendetemi, non sto dicendo che gli scrittori non sanno fare altro...), cioè si sente portato solo per la scrittura, o lo fa perché vuole avere tutto il tempo di cui ha bisogno per far fruttare al meglio la sua arte?

Utopia. Deve essere immensamente ricco o vivere d'un immenso niente. Tradotto: non deve aver bisogno di mangiare nè lavarsi nè vestirsi nè... non esiste. E si chiude il cerchio. Utopia.

Okay, non volevo essere così pessimistica, però ho notato che tutto porta a questo. è triste, ma non sempre si può fare tutto quello che si vuole, questo dice il mondo. E ciò porta miliardi di occupati frustrati a vivere male facendo qualcosa che non piace...


Non sempre si può fare tutto quello che si vuole... Per lo meno non subito. Questo dico io: compromessi, come sempre. Ma i migliori possibili, perchè che senso avrebbe un futuro che non soddisfa, non rende felici, non vale la pena d'esser vissuto? Quindi spero di riuscire a conciliare la mia indole, i miei sogni, le mie aspirazioni, e riuscire ad arrampicarmi sugli specchi e costruirmi il futuro che voglio, con le imprecisioni e le perfezioni imperfette e gli imprevisti che voglio. 'you may say I'm a dreamer but I'm not the only one' anche se Lennon queste parole le diceva in tutt'altro contesto sono appropriate, sono stanca della disillusione e delle rese, voglio combattere, se sono convinta ne valga la pena. E lo sono. Che Alessia sarei senza la mia pazzia...?

Si ma il bello della scrittura é che si può continuare anche facendo tutt'altro, quindi perché essere così pessimisti e rintanarsi nell'utopia deprimente.

quietriot ha scritto:

Si ma il bello della scrittura é che si può continuare anche facendo tutt'altro, quindi perché essere così pessimisti e rintanarsi nell'utopia deprimente.

Questo significa che sono sicura che sarò felice in futuro.

quietriot ha scritto:

Si ma il bello della scrittura é che si può continuare anche facendo tutt'altro, quindi perché essere così pessimisti e rintanarsi nell'utopia deprimente.

Non era il mondo dell'utopia deprimente quello a cui pensavo solo che... quale compromesso? Ecco, lì c'è bisogno di una potenza fantastica notevole, altro che virgilio e la sua psicosi ciclica...

... okay, sto definitivamente messa male..

Feldia (o Faida?) ha scritto:

cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v

Mi piacciono le domande che fanno riflettere! Sottolineando una cosa che hai già detto tu, cioè che siamo in continuo cambiamento, provo a rispondere...
Come ragazza mi interrogo sul mio futuro. Spesso. Forse anche troppo spesso, ma non posso evitarlo. Sto cercando di definire un percorso che faccia coincidere chi sono (persona) con quello che sarò (professione). Poi ci sono i sogni e i progetti a breve (anche brevissimo) e a lungo termine (feste, vacanze, scuola, lavoro, famiglia...)
Come giovane scrittrice... cosa voglio dal tempo che dedico alla scrittura? Sperimentare, prima di tutto. Credo fortemente che le possibilità offerte dalla scrittura siano pressochè infinite. Fusione di più generi, reticolo di immagini, lingua inventata, sovrapposizione di registri linguistici, imitazione dello stile o della lingua di secoli fa, giusto per citare qualche esempio. Poi... entrare in un altro mondo e la magia legata all'idea di poter creare un personaggio capace di "vivere" anche fuori dalle pagine del racconto/romanzo.
Come studentessa chiedo di ricevere la migliore istruzione possibile. Non mi riferisco a insegnanti privati, scuole elitarie o cose simili, ma penso che a TUTTI noi non possa essere negato il diritto di poterci attrezzare e munire degli strumenti necessari per poter affrontare bene gli studi successivi, il mondo del lavoro, le difficoltà della vita. Chiedo, penso a nome di tutti, che prima del voto venga lo studente. Sui problemi legati ai sistemi di valutazione si potrebbe scrivere un libro e ancora non basterebbe, ma sulla vita e il futuro di noi ragazzi non si dovrebbe giocare a ribasso. Non si dovrebbe.
Come amica e compagna di classe cerco di essere una persona su cui gli altri sanno di poter contare. Può sembrare banale, ma è così.

E voi? Cosa volete? *curiosa delle vostre risposte*

Feldia (o Faida?) ha scritto:

cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v

Cosa voglio...

come ragazza: vivere. E non sprecare mai il mio tempo. Fare in modo da poter dire, un giorno, che ho vissuto - nel senso letterale del termine. Accorgendomi di vivere.

come giovane scrittrice: continuare. Naturalmente, come è iniziata. Senza farmi condizionare. Perchè è tra le cose più belle con cui possa impiegare il mio tempo e completarmi, e capirmi...

come studentessa: essere filosofa. Amare il sapere, non semplicemente studiare perchè devo. Apprezzare la cultura, sempre e comunque, quella vera, non quella che propinano i libri. Saper distinguere tra verità somministrate e verità vere.


come aspirante a qualcosa: arrivarci


come amica: non deludere. essere sempre vera. ascoltare. essere meritevole di fiducia.

[b]come ragazza desidero sentirmi libera,scoprire,vivere al meglio la mia giovinezza potendo affermare a 100 anni: ho provato tutto!
come giovane scrittrice voglio scrivere,arrivare alla gente,denunciare la realtà,pubblicare miei libri -articoli di giornale e sicuramente se questo non accadrà non mollerò perchè scrivere è l'unica "azione" che mi fa sentire libera dagli incastri del mondo.
come studentessa voglio che la mia curiosità non mi abbandoni mai.
come aspirante a qualcosa pretendo me stessa di raggiungere gli obiettivi prefissati.
come amica desidero essere me stessa e non deludere gli amici che io stessa ho scelto. essere degna della loro fiducia ed essere meno permalosa.(anche riuscire a saper mantenere più segreti )
come compagna di classe vorrei essere meno puntigliosa, diffidente ed egoista. Ad esempio Spesso non credo ad alcune "scuse" di qualche membro della classe e finisco per apparire egoista e puntigliosa. Ammetto che è difficile farmi cambiare idea perchè ho un mio mondo ma se si lavora in gruppo mi adatto.
come figlia desidero che i miei genitori apprezzino qualsiasi mia scelta e mi lascino sbagliare.
come sorella desidero capire ed essere capita.
come partecipante a scrivoancheio voglio rientrare fra i finalisti. Anche confrontarmi e mettermi alla prova.
E' STATO DAVVERO DIVERTENTE RISPONDERE. Sono stata molto schietta affermando anche i miei limiti:)