ASPETTANDO LA QUINTA EDIZIONE... |
| | Scrittura e poi? | |
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+14Gloria97 Livia_Lil JKLover92 Toska quietriot ViPeMa Botan L. phos. andreaviscrive:) Demetra in Cenere Jethro J. Cohen Ombra Simona 2.0 Feldia (o Faida?) 18 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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Feldia (o Faida?) Admin
Messaggi : 627 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 39 Località : Alberobello tendente verso le stelle
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 2:12 pm | |
| Ma quante belle risposte! E quali altre domande vi frullano in mente rispetto al tema? e quali altri risposte? cosa dicono gli altri? | |
| | | Toska
Messaggi : 317 Data d'iscrizione : 07.10.12 Età : 28 Località : Chieri (TO)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 4:04 pm | |
| - Feldia (o Faida?) ha scritto:
- cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v
Che cosa voglio? Ah, questa sì che è una bella domanda, forse però prima di dare una risposta dovrei capirlo pure io! Sicuramente vorrei andare avanti nell'esercitare le mie passioni più grandi, vale a dire il canto e la scrittura... Però, essendo conscia che, purtroppo, non arriverò ad avere qualcosa in mano senza impegnarmi sul serio in entrambi i campi, ho deciso che, finito il liceo, mi iscriverò alla Scuola Holden di Torino per farmi delle conoscenze in ambito scrittura ed editoria, e -soprattutto- per cercare di migliorarmi ancora di più, e per crescere ancora come giovane scrittrice, perchè ne ho ancora tanta di strada da fare per arrivare a destinazione... Anzi. Oserei dire che una destinazione, un punto d'arrivo nemmeno ci sono, perchè non si smette mai di ingranare la marcia e di fare esperienza, quindi non si potrà mai giungere ad un'utopica perfezione. E, per quanto riguarda il campo, dato che in molti mi hanno detto che il diploma del conservatorio non è necessario per cominciare una carriera solistica come aspirante protagonista di spettacoli, continuerò ad andare a lezione dal mio maestro, e tra pochi anni (massimo uno o due) mi lancerò nell'ambiente dei concorsi per giovani cantanti lirici. Perchè penso sia giustissimo avere dei sogni e delle aspirazioni, ma bisogna pur soddisfare queste ambizioni con un po' di sano impegno, altrimenti, a mio avviso, non si può uscire dal soffocante mare della mediocrità, non si possono raggiungere le stelle, e sono dell'idea che sia a questo che puntano tutte le persone che hanno deciso di dedicarsi a ciò che ho scelto io per la mia vita | |
| | | andreaviscrive:)
Messaggi : 501 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 29 Località : Modugno(Ba)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 4:53 pm | |
| - Feldia (o Faida?) ha scritto:
- cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v
Da ragazzo vorrei una società meno ostruzionista nei miei confronti, in cui poter realizzare i miei sogni e le mie ambizioni, senza dover sentire alcun ministro che mi dice che sono "choosy" e devo arrangiarmi per il resto della mia vita; non vorrei più sentire anziani che mi dicono(attenzione, cosa REALMENTE accaduta!):"Eh, vu giovn, sit tutt quand scanzafatc, ma sciat a fatcà!". Per coloro che non comprendono il vernacolo barese, la traduzione è questa:"Eh, voi giovani, siete tutti quanti scanzafatiche, ma andate a lavorare!". Vorrei una società che mi guarda senza pregiudizi, perchè troppe volte il mio volto viene associato a una statistica. Il 50% dei giovani assume alcool, il 45% si droga, il 60% fuma eccetera eccetera, molto spesso limitandosi a una condanna senza alcun regolare processo. IO SONO UNA PERSONA, non una statistica, in ogni caso. Da giovane scrittore sarò un po'banale: voglio continuare a scrivere, a far leggere quello che scrivo, a sentirmi dire che è bellissimo o che fa schifo e va completamente rifatto, ma non voglio smettere, anche quando il tempo per potermi dedicare a questa passione sarà poco, causa lavoro o università. Insomma, non smettere mai e, se possibile, fare di questa passione qualcosa di più. Da studente vorrei una scuola senza televisioni a schermo piatto in aula ma con detersivo e carta igienica nei bagni e la carta per fare le fotocopie senza che a farle debba essere io per conto mio o il professore, cosa che mi sembra ingiusta per entrambi. Voglio una scuola pubblica che sia degna di questo nome, e per questo vorrei via tutti quanti i professori scanzafatiche o non in grado di adempiere perfettamente ai doveri che il loro lavoro implica, e nella scuola pubblica ce ne sono parecchi, e con qualcuno ho avuto esperienze dirette (ma non ditelo in giro, eh! XD) Da amico voglio mantenere integre tutte le amicizie che ho creato in questi anni con delle persona fantastiche, anche se so benissimo che le nostre vite potranno prendere strade diverse che portano verso città e nazioni diverse. Voglio anche continuare a far sì che queste persone possano affidarsi in qualsiasi momento a me, essere per loro una figura di riferimento come loro lo sono stati, lo sono e, si spera, lo saranno ancora per il sottoscritto. | |
| | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 5:22 pm | |
| Non so se questo sia il topic più adatto e non vorrei interrompere la discussione, ma oggi sono andata ad una conferenza sulla scrittura e alcune frasi mi sono rimaste particolarmente impresse. Le scrivo nel caso vi vada di commentarle... - Citazione :
- "Sono diventato un commercialista, lavoravo in un grosso studio in centro città... poi ho capito che stavo ingannando me stesso, ho venduto tutto, sono andato a vivere in montagna dove il tempo scorre diversamente e vivo di ciò che scrivo." (Francesco Vidotto)
- Citazione :
- "Un libro è una questione di funghi e di poltrone." (Francesco Vidotto)
Secondo me la seconda citazione è stupenda! (e la sua spiegazione ancora di più! Qualcuno la indovina? XD) | |
| | | andreaviscrive:)
Messaggi : 501 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 29 Località : Modugno(Ba)
| | | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 5:51 pm | |
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| | | andreaviscrive:)
Messaggi : 501 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 29 Località : Modugno(Ba)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 6:30 pm | |
| - rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Non so se questo sia il topic più adatto e non vorrei interrompere la discussione, ma oggi sono andata ad una conferenza sulla scrittura e alcune frasi mi sono rimaste particolarmente impresse. Le scrivo nel caso vi vada di commentarle...
- Citazione :
- "Sono diventato un commercialista, lavoravo in un grosso studio in centro città... poi ho capito che stavo ingannando me stesso, ho venduto tutto, sono andato a vivere in montagna dove il tempo scorre diversamente e vivo di ciò che scrivo." (Francesco Vidotto)
- Citazione :
- "Un libro è una questione di funghi e di poltrone." (Francesco Vidotto)
Secondo me la seconda citazione è stupenda! (e la sua spiegazione ancora di più! Qualcuno la indovina? XD) Illuminami, il lor senso m'è oscuro XD comunque la prima frase mi è piaciuta molto, secondo me ha fatto bene a manfare a quel paese tutti Funghi: chi va a funghi, li raccoglie finchè la cesta non è piena. A quel punto, la svuota. Ha paragonato i funghi alla vita: lo scrittore "raccoglie vita" finchè non ne è a tal punto carico da doverla "svuotare" nei suoi libri. Poltrone: un libro che vale la pena di essere letto si legge in poltrona, ritagliandosi quindi un po' di spazio e di tempo per esso. Che ne pensi? Il primo è un concetto che se non ricordo male enunciò anche Gennaro Nunziante durante lo stage dell'anno scorso. Chi deve scrivere, che sia un libro, un copione teatrale o cinematografico o qualsiasi cosa, deve prima aver vissuto, altrimenti di che parla? Sono d'accordo Beh, per la seconda, io se è per questo leggo ovunque: sulla poltrona, sulla sedia di fronte alla scrivania, in autobus, a volte anche seduto in bagno mentre... vabbè, diciamo che libero lo stomaco. Un libro che valga la pena di essere letto... si legge, altrimenti lo si abbandona, o lo si ricicla come regalo di Natale XD | |
| | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 6:37 pm | |
| - Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Non so se questo sia il topic più adatto e non vorrei interrompere la discussione, ma oggi sono andata ad una conferenza sulla scrittura e alcune frasi mi sono rimaste particolarmente impresse. Le scrivo nel caso vi vada di commentarle...
- Citazione :
- "Sono diventato un commercialista, lavoravo in un grosso studio in centro città... poi ho capito che stavo ingannando me stesso, ho venduto tutto, sono andato a vivere in montagna dove il tempo scorre diversamente e vivo di ciò che scrivo." (Francesco Vidotto)
- Citazione :
- "Un libro è una questione di funghi e di poltrone." (Francesco Vidotto)
Secondo me la seconda citazione è stupenda! (e la sua spiegazione ancora di più! Qualcuno la indovina? XD) Illuminami, il lor senso m'è oscuro XD comunque la prima frase mi è piaciuta molto, secondo me ha fatto bene a manfare a quel paese tutti Funghi: chi va a funghi, li raccoglie finchè la cesta non è piena. A quel punto, la svuota. Ha paragonato i funghi alla vita: lo scrittore "raccoglie vita" finchè non ne è a tal punto carico da doverla "svuotare" nei suoi libri. Poltrone: un libro che vale la pena di essere letto si legge in poltrona, ritagliandosi quindi un po' di spazio e di tempo per esso. Che ne pensi? Il primo è un concetto che se non ricordo male enunciò anche Gennaro Nunziante durante lo stage dell'anno scorso. Chi deve scrivere, che sia un libro, un copione teatrale o cinematografico o qualsiasi cosa, deve prima aver vissuto, altrimenti di che parla? Sono d'accordo Beh, per la seconda, io se è per questo leggo ovunque: sulla poltrona, sulla sedia di fronte alla scrivania, in autobus, a volte anche seduto in bagno mentre... vabbè, diciamo che libero lo stomaco. Un libro che valga la pena di essere letto... si legge, altrimenti lo si abbandona, o lo si ricicla come regalo di Natale XD In poltrona nel senso che ti prendi un po' di spazio, invece di leggere di corsa... in generale, vuol dire che è un libro che merita davvero di essere letto. Certo, alcuni si prendono un po' di tempo anche in bagno!!! XD | |
| | | andreaviscrive:)
Messaggi : 501 Data d'iscrizione : 05.10.12 Età : 29 Località : Modugno(Ba)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 6:40 pm | |
| - rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Non so se questo sia il topic più adatto e non vorrei interrompere la discussione, ma oggi sono andata ad una conferenza sulla scrittura e alcune frasi mi sono rimaste particolarmente impresse. Le scrivo nel caso vi vada di commentarle...
- Citazione :
- "Sono diventato un commercialista, lavoravo in un grosso studio in centro città... poi ho capito che stavo ingannando me stesso, ho venduto tutto, sono andato a vivere in montagna dove il tempo scorre diversamente e vivo di ciò che scrivo." (Francesco Vidotto)
- Citazione :
- "Un libro è una questione di funghi e di poltrone." (Francesco Vidotto)
Secondo me la seconda citazione è stupenda! (e la sua spiegazione ancora di più! Qualcuno la indovina? XD) Illuminami, il lor senso m'è oscuro XD comunque la prima frase mi è piaciuta molto, secondo me ha fatto bene a manfare a quel paese tutti Funghi: chi va a funghi, li raccoglie finchè la cesta non è piena. A quel punto, la svuota. Ha paragonato i funghi alla vita: lo scrittore "raccoglie vita" finchè non ne è a tal punto carico da doverla "svuotare" nei suoi libri. Poltrone: un libro che vale la pena di essere letto si legge in poltrona, ritagliandosi quindi un po' di spazio e di tempo per esso. Che ne pensi? Il primo è un concetto che se non ricordo male enunciò anche Gennaro Nunziante durante lo stage dell'anno scorso. Chi deve scrivere, che sia un libro, un copione teatrale o cinematografico o qualsiasi cosa, deve prima aver vissuto, altrimenti di che parla? Sono d'accordo Beh, per la seconda, io se è per questo leggo ovunque: sulla poltrona, sulla sedia di fronte alla scrivania, in autobus, a volte anche seduto in bagno mentre... vabbè, diciamo che libero lo stomaco. Un libro che valga la pena di essere letto... si legge, altrimenti lo si abbandona, o lo si ricicla come regalo di Natale XD In poltrona nel senso che ti prendi un po' di spazio, invece di leggere di corsa... in generale, vuol dire che è un libro che merita davvero di essere letto. Certo, alcuni si prendono un po' di tempo anche in bagno!!! XD Che poi, se vogliamo, anche quella è una poltrona. Ok basta così | |
| | | rma.roby
Messaggi : 734 Data d'iscrizione : 26.01.13 Età : 28 Località : Arcade (TV)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Lun Mar 25, 2013 6:43 pm | |
| - Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Andrea V. ha scritto:
- rma.roby ha scritto:
- Non so se questo sia il topic più adatto e non vorrei interrompere la discussione, ma oggi sono andata ad una conferenza sulla scrittura e alcune frasi mi sono rimaste particolarmente impresse. Le scrivo nel caso vi vada di commentarle...
- Citazione :
- "Sono diventato un commercialista, lavoravo in un grosso studio in centro città... poi ho capito che stavo ingannando me stesso, ho venduto tutto, sono andato a vivere in montagna dove il tempo scorre diversamente e vivo di ciò che scrivo." (Francesco Vidotto)
- Citazione :
- "Un libro è una questione di funghi e di poltrone." (Francesco Vidotto)
Secondo me la seconda citazione è stupenda! (e la sua spiegazione ancora di più! Qualcuno la indovina? XD) Illuminami, il lor senso m'è oscuro XD comunque la prima frase mi è piaciuta molto, secondo me ha fatto bene a manfare a quel paese tutti Funghi: chi va a funghi, li raccoglie finchè la cesta non è piena. A quel punto, la svuota. Ha paragonato i funghi alla vita: lo scrittore "raccoglie vita" finchè non ne è a tal punto carico da doverla "svuotare" nei suoi libri. Poltrone: un libro che vale la pena di essere letto si legge in poltrona, ritagliandosi quindi un po' di spazio e di tempo per esso. Che ne pensi? Il primo è un concetto che se non ricordo male enunciò anche Gennaro Nunziante durante lo stage dell'anno scorso. Chi deve scrivere, che sia un libro, un copione teatrale o cinematografico o qualsiasi cosa, deve prima aver vissuto, altrimenti di che parla? Sono d'accordo Beh, per la seconda, io se è per questo leggo ovunque: sulla poltrona, sulla sedia di fronte alla scrivania, in autobus, a volte anche seduto in bagno mentre... vabbè, diciamo che libero lo stomaco. Un libro che valga la pena di essere letto... si legge, altrimenti lo si abbandona, o lo si ricicla come regalo di Natale XD In poltrona nel senso che ti prendi un po' di spazio, invece di leggere di corsa... in generale, vuol dire che è un libro che merita davvero di essere letto. Certo, alcuni si prendono un po' di tempo anche in bagno!!! XD Che poi, se vogliamo, anche quella è una poltrona. Ok basta così Moooooolto "se vogliamo" | |
| | | mietta
Messaggi : 469 Data d'iscrizione : 14.01.13 Età : 28 Località : NOCI
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Mar Mar 26, 2013 5:11 pm | |
| Le domande poste da Feldia mi hanno creato uno scrupolo,forse banale ma.., che ora rivolgo a voi: Ma noi cosa facciamo per ottenere ciò che vogliamo?
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| | | quietriot
Messaggi : 1325 Data d'iscrizione : 07.10.12 Età : 29 Località : Bari
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Mar Mar 26, 2013 6:41 pm | |
| - Feldia (o Faida?) ha scritto:
- cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v
Cosa voglio?Voglio riuscire nei miei obiettivi, quali sono? potermi mantenere e crearmi un futuro facendo ciò che mi piace, facendo ciò per il quale sto studiando e per nel quale i miei genitori stanno investendo. Da Ragazza quale sono voglio imparare ad essere indipendente in tutti i sensi, voglio sapere che il "sogno" di andare dove voglio non rimanga solo un sogno ma sia solo un prossimo passo fruto di tempi e sacrifici. Come Scrittrice, giovane o non giovane, dilettante o aspirante, voglio riuscire a continuare a esserlo in tutti i sensi, magari riuscendo a far leggere qualcosa ad altri senza avere la pretesa di diventare best seller, anzi magari senza desiderarlo proprio! Come amica so già di non essere il massimo, so già che per me è difficile anche cambiare, voglio semplicimente qualcuno che magari mi accetti così...o che mi aiuti a migliorare. - mietta ha scritto:
- Le domande poste da Feldia mi hanno creato uno scrupolo,forse banale ma.., che ora rivolgo a voi:
Ma noi cosa facciamo per ottenere ciò che vogliamo?
io ci lavoro su, ci lavoro su in tutti i sensi. Per riuscire poi nel mio mestiere studio. Per mgliorare come persona e riuscire a realizzare i miei desideri cerco di impegnarmi. Per continuare a sìessere una scrittrice...beh continuo a scrivere. Per diventare una buona amica cerco di essere me stessa e contemporaneamente di esserlo il meno possibile! | |
| | | phos.
Messaggi : 626 Data d'iscrizione : 06.10.12 Età : 27 Località : Putignano (BA)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Mar Mar 26, 2013 9:41 pm | |
| - Toska ha scritto:
- Feldia (o Faida?) ha scritto:
- cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v
Che cosa voglio? Ah, questa sì che è una bella domanda, forse però prima di dare una risposta dovrei capirlo pure io! Sicuramente vorrei andare avanti nell'esercitare le mie passioni più grandi, vale a dire il canto e la scrittura... Però, essendo conscia che, purtroppo, non arriverò ad avere qualcosa in mano senza impegnarmi sul serio in entrambi i campi, ho deciso che, finito il liceo, mi iscriverò alla Scuola Holden di Torino per farmi delle conoscenze in ambito scrittura ed editoria, e -soprattutto- per cercare di migliorarmi ancora di più, e per crescere ancora come giovane scrittrice, perchè ne ho ancora tanta di strada da fare per arrivare a destinazione... Anzi. Oserei dire che una destinazione, un punto d'arrivo nemmeno ci sono, perchè non si smette mai di ingranare la marcia e di fare esperienza, quindi non si potrà mai giungere ad un'utopica perfezione. E, per quanto riguarda il campo, dato che in molti mi hanno detto che il diploma del conservatorio non è necessario per cominciare una carriera solistica come aspirante protagonista di spettacoli, continuerò ad andare a lezione dal mio maestro, e tra pochi anni (massimo uno o due) mi lancerò nell'ambiente dei concorsi per giovani cantanti lirici. Perchè penso sia giustissimo avere dei sogni e delle aspirazioni, ma bisogna pur soddisfare queste ambizioni con un po' di sano impegno, altrimenti, a mio avviso, non si può uscire dal soffocante mare della mediocrità, non si possono raggiungere le stelle, e sono dell'idea che sia a questo che puntano tutte le persone che hanno deciso di dedicarsi a ciò che ho scelto io per la mia vita della scuola Holden avevo sentito anch'io, Cà, ma... tu ci andresti direttamente dopo il liceo? La sostituiresti all'università? Non è tipo una scuola di perfezionamento, un qualcosa di aggiuntiv- oh, insomma, hai capito. Cosa faccio per il mio futuro? Beh, prima di tutto sono me stessa. Solo riuscendo ad ascoltarmi, per capire cosa mi piace davvero, per cosa sono portata, e come ho già detto da qualche parte, a non sprecare il mio tempo. Come si dice, la felicità è un viaggio, non una meta. Ragiono di conseguenza. Al momento il mio ruolo è anche essenzialmente quello di studentessa. Quindi studio. Ma fortunatamente ciò che mi piace, almeno in una buona percentuale. Dopotutto ho scelto io la mia scuola, ho scelto io di studiare, non mi ha forzata nessuno. E se dovessi tornare indietro rifarei la scelta di corsa cos'altro faccio? Come giovane scrittrice? Non c'è migliore risposta di quella di Quiet: scrivo. Non mi serve altro. E farmi leggere, di tanto in tanto. Per vedere che pensa il mondo esterno. | |
| | | Toska
Messaggi : 317 Data d'iscrizione : 07.10.12 Età : 28 Località : Chieri (TO)
| | | | Demetra in Cenere
Messaggi : 698 Data d'iscrizione : 12.10.12 Età : 28 Località : Muggiò (MB)
| Titolo: Re: Scrittura e poi? Dom Mar 31, 2013 8:01 am | |
| - Feldia (o Faida?) ha scritto:
- cosa vuoi? riuscire a rispondere a questa domanda, sempre e cogliendo il cambiamento che siamo, è già una capacità di una ricchezza incalcolabile. Quindi... cosa vuoi? cosa volete oggi in quanto ragazzi-giovani scrittori-studenti-aspiranti a qualcosa-amici-compagni/e ecc. ecc.?v
In quanto ragazza voglio essere una dea, e ci siamo. In quanto scrittrice voglio essere immortale, e ci stiamo lavorando. In quanto studentessa voglio terminare il Liceo, e vedo la luce. | |
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