Scrivere, scrivere, scrivere: non solo vomito di parole

Toska ha scritto:

Allora, non so se questo sia il topic giusto per parlarne (anche se dovrei essere una tutor, ergo sarei tenuta a saperlo )... In ogni caso. Di questi tempi sono parecchio invischiata con la scuola (il che è anche la causa della mia scarsa partecipazione al forum durante quest'ultimo periodo), che mi sta letteralmente sfiancando e sfinendo e distruggendo e depauperando, e ieri, vinta da questa legittimissima (xD) stanchezza, mi sono concessa un attimo di distrazione durato tutta l'ora di fisica, nel quale ho scritto una cosa.

...

Il punto è che non so cosa, e nemmeno come.
Sicuramente male, perchè ho unito e incastrato tra loro moltissime parole che apparentemente erano solo un'accozzaglia di suoni e significati strani, ma che per me, in quel momento, avevano un significato, e ce l'hanno tutt'ora.
E' che mentre lo scrivevo mi sembrava di essere come in trance, ho usato anche un'impostazione per quanto riguarda la pagina molto particolare, che non avevo mai provato a utilizzare, ho scritto come se stessi disegnando un'impronta digitale sul foglio. E, cosa più importante, mi è sembrato quasi di aver ritratto la mia essenza di Carly, su quel foglio, infatti penso che lo custodirò come una cosa molto intima e personale.

Tutta questa pappardella di concetti per chiedervi che cosa ne pensate dei flussi di coscienza? che rapporto avete con loro? ne avete mai scritto uno?

il flusso di coscienza è uno strumento molto interessante ma anche rischioso perchè può appesantire e rendere confusa la situazione. Non ricordo di everne mai scritto uno, ma mi capita di saltare le virgole quando voglio dare un senso di succesione veloce e incessante, ad esempio: "l'ansia prendeva il sopravvento: camminava girava gurdava l'orologio guardava la strada calciava un sasso, arriva? non arriva?"

Disinfinito Cinque ha scritto:

Toska ha scritto:

Allora, non so se questo sia il topic giusto per parlarne (anche se dovrei essere una tutor, ergo sarei tenuta a saperlo )... In ogni caso. Di questi tempi sono parecchio invischiata con la scuola (il che è anche la causa della mia scarsa partecipazione al forum durante quest'ultimo periodo), che mi sta letteralmente sfiancando e sfinendo e distruggendo e depauperando, e ieri, vinta da questa legittimissima (xD) stanchezza, mi sono concessa un attimo di distrazione durato tutta l'ora di fisica, nel quale ho scritto una cosa.

...

Il punto è che non so cosa, e nemmeno come.
Sicuramente male, perchè ho unito e incastrato tra loro moltissime parole che apparentemente erano solo un'accozzaglia di suoni e significati strani, ma che per me, in quel momento, avevano un significato, e ce l'hanno tutt'ora.
E' che mentre lo scrivevo mi sembrava di essere come in trance, ho usato anche un'impostazione per quanto riguarda la pagina molto particolare, che non avevo mai provato a utilizzare, ho scritto come se stessi disegnando un'impronta digitale sul foglio. E, cosa più importante, mi è sembrato quasi di aver ritratto la mia essenza di Carly, su quel foglio, infatti penso che lo custodirò come una cosa molto intima e personale.

Tutta questa pappardella di concetti per chiedervi che cosa ne pensate dei flussi di coscienza? che rapporto avete con loro? ne avete mai scritto uno?

il flusso di coscienza è uno strumento molto interessante ma anche rischioso perchè può appesantire e rendere confusa la situazione. Non ricordo di everne mai scritto uno, ma mi capita di saltare le virgole quando voglio dare un senso di succesione veloce e incessante, ad esempio: "l'ansia prendeva il sopravvento: camminava girava gurdava l'orologio guardava la strada calciava un sasso, arriva? non arriva?"

no, non credo di aver mai scritto un flusso di coscienza, anche se è una tecnica che mi affascina tantissimo, soprattutto dopo che ho studiato Joyce... anche se francamente mi spaventa un po', come ha detto Disinfinito c'è il rischio di rendere tutto più confuso...la cosa più simile ad un flusso di coscienza che ho scritto sono state poche righe in cui riferivo in discorso indiretto libero (sort of XD) i pensieri di un personaggio: c'erano le virgole ma c'erano i pensieri buttati lì nel modo più caotico possibile. In ogni caso credo che sia abbastanza comprensibile come pezzo...o almeno Sister mi ha detto così ò.ò XD

Lo potresti pubblicare o quì o nell'estemporanea per ricevere un paio di pareri...

Disinfinito Cinque ha scritto:

Lo potresti pubblicare o quì o nell'estemporanea per ricevere un paio di pareri...

ehm... cerrrto ^^ appena l'avrò battuto a computer ^^ sai, è l'ultimo racconto che ho scritto ( e a dire il vero non è neanche ancora finito ò.o) e devo ancora batterlo ^^

tornando a parlare di regole, vi viene in mente qualche altro "consiglio" di scrittori, sceneggiatori, registi, giornalisti ecc.???

Disinfinito Cinque ha scritto:

tornando a parlare di regole, vi viene in mente qualche altro "consiglio" di scrittori, sceneggiatori, registi, giornalisti ecc.???

Yes! Fabio Bonifacci: "Una buona storia è ciò che produce la domanda “E poi cosa succede?” in qualsiasi punto venga interrotta."